ROMA – A contendersi il titolo di Capitale italiana della cultura 2021 sono sette comuni della regione pugliese: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani e poi l’Unione dei Comuni della Grecìa salentina con i suoi 12 centri. Un derby pugliese fra le 7 città (44 città in tutto il Paese che hanno avanzato la propria candidatura. Ecco le candidature regione per regione:
Abruzzo: L’Aquila; Basilicata: Venosa; Calabria: Tropea; Campania: Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano; Emilia Romagna: Ferrara, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Unione dei Comuni della Romagna Forlivese; – Friuli Venezia Giulia: Pordenone; Lazio: Arpino, Cerveteri; Liguria: Genova; Lombardia: Vigevano; Marche: Ancona, Fano; Molise: Isernia; – Piemonte: Verbania; Puglia: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, Unione Comuni Grecia Salentina; Toscana: Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra; Sardegna: Carbonia, San Sperate; Sicilia: Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Trapani; Veneto: Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.
La competizione è aperta e bisognerà aspettare il 10 giugno per la decisione, quando il Governo emetterà il suo verdetto assegnando un premio da un milione di euro. La parte più difficile e decisiva, in realtà si determina fra poche settimane. Infatti entro il prossimo 2 marzo dovranno essere stati consegnati i dossier da tutte le città candidate al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini. che verranno esaminati da una giuria di 7 esperti “di chiara fama“, precisa il Mibact, per arrivare entro il 30 aprile alla selezione di un massimo di 10 progetti finalisti da invitare poi in audizione. Dossier che saranno fondamentali per l’esito finale. Per questa ragione in ogni Comune è iniziata una vera e propria competizione per predisporre e consegnare le migliori progettualità per prevalere sulla concorrenza. La Capitale italiana della Cultura sarà quindi scelta sulla scorta di questi colloqui entro il 10 giugno prossimo nel corso di un evento pubblico. La città vincitrice riceverà 1 milione di euro per la realizzazione di un ricco programma di eventi.
“Dal 2014 da quando abbiamo avuto l’idea di istituire anche in Italia – sottolinea il Ministro Franceschini – il titolo di Capitale della Cultura, ogni edizione ha avuto effetti concreti e positivi sullo sviluppo turistico e sulla fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale dei territori e delle città vincitrici”.
Il capoluogo pugliese Bari punta tutto su San Nicola e sul culto millenario che unisce Oriente e Occidente nel segno dell’accoglienza e dell’integrazione oltre le diversità come ricorda Ines Pierucci Assessora alle Culture del Comune di Bari : “Ho proposto al sindaco Antonio Decaro di candidarci su modello di Galway, la città irlandese che quest’anno, dopo Matera, sarà capitale europea della cultura. Loro hanno puntato tutto su san Nicola e sulla chiesa medievale più grande del Paese a lui dedicata. Noi potremo fare altrettanto. E abbiamo già avviato le pratiche per un gemellaggio“.
Negli anni precedenti il titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018. Per quest’anno la capitale sarà Parma dove il prossimo 12 gennaio avverrà l’apertura ufficiale dell’anno di “reggenza” alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.