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3 Luglio 2024 09:44
3 Luglio 2024 09:44

Beni per 20 milioni di euro confiscati ai Casamonica

Il provvedimento di confisca, sulla base delle indagini patrimoniali hanno evidenziato una sproporzione notevole tra i beni e i redditi dichiarati, nonché l'origine illecita dei proventi utilizzati per acquisire il compendio patrimoniale oggi confiscato agli stessi.

Questa mattina è stato eseguito a Roma un decreto di confisca di beni a carico di Giuseppe Casamonica, di suo figlio Guerrino noto come “Pelè“, e di Christian Casamonica, figlio di Ferruccio Casamonica per un valore complessivo stimabile in oltre 20 milioni di euro. La confisca odierna segue il provvedimento di sequestro dei beni disposto ed eseguito lo scorso 16 giugno 2020, dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione ,  contestualmente ad ordinanze di custodia cautelare nei confronti di appartenenti al “clan Casamonica“.

Il provvedimento di confisca, sulla base delle indagini patrimoniali hanno evidenziato una sproporzione notevole tra i beni e i redditi dichiarati, nonché l’origine illecita dei proventi utilizzati per acquisire il compendio patrimoniale oggi confiscato agli stessi.

I soggetti colpiti dal provvedimento sono risultati coinvolti in attività usurarie e di esercizio abusivo del credito organizzate ed estese, nonché in condotte estorsive e di intestazione fittizia di beni, reati per i quali era stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere. Il 16 luglio 2021, in sede di giudizio abbreviato, il Gup presso il Tribunale di Roma ha emesso sentenza di condanna, tra gli altri, nei confronti di Guerrino Casamonica (10 anni e due mesi di reclusione), Cristian Casamonica (8 anni di reclusione), riconoscendo la sussistenza del “clan Casamonica” come associazione a delinquere di stampo mafioso.

Nei confronti di Giuseppe Casamonica è attualmente in corso il processo pendente dinnanzi al Tribunale di Roma. La confisca riguarda “Villa Sonia” con piscina di via Roccarbernarda 8, nella disponibilità di “PelèCasamonica, l’altra storica villa con piscina appartenente alla famiglia, che si trova in Via Flavia Demetria 90, nella disponibilità di Giuseppe Casamonica, ed una villa a Monterosi, nel Viterbese.

Due delle tre ville confiscate sono state assegnate per finalità sociali: quella di via Roccabernarda 8 è sede di un progetto per neo-maggiorenni, ex ospiti di case famiglie, gestito dalla Regione Lazio – Azienda Pubblica Servizi alla Persona “Asilo Savoia” , mentre quella di Monterosi è stata affidata alla locale Amministrazione Comunale. Tra gli altri immobili colpiti dal provvedimento anche la villa in uso a Christian Casamonica e tre appartamenti situati a Roma e provincia. Il Tribunale di Roma, oltre alle ville indicate, ha confiscato inoltre i seguenti beni: totalità delle quote di 5 società di capitali; totalità delle quote di 2 società di persone e 1 ditta individuale; complessi aziendali tra cui una stazione di servizio a marchio “IP” con bar tabacchi, situata a San Cesareo (RM), nonché un bar tabacchi ubicato a Montecompatri, in provincia di Roma.

Confiscato anche un contratto di concessione del godimento di un complesso immobiliare, con diritto di acquisto ai sensi del D.L. 12/9/2014 n. 133 (“rent to buy“); un veicolo e oggetti preziosi per un valore di oltre 30 mila euro; dieci polizze di pegno per un valore di oltre 30 mila euro; disponibilità bancarie per un valore di 65 mila euro presso vari Istituti di credito. Provata la pericolosità dei soggetti, il Tribunale Misure di Prevenzione ha applicato la misura personale della sorveglianza speciale da parte delle Forze dell’ ordine con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di anni 3 nei confronti di Giuseppe e Guerrino Casamonica e di anni 2 nei confronti di Christian Casamonica.

 
 

 

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