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22 Luglio 2024 14:14
22 Luglio 2024 14:14

Berlusconi e le escort baresi & : condannati Tarantini a 7 anni e 10 mesi e Sabrina Began a 16 mesi

Per Berlusconi il tribunale ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura nei confronti di Silvio Berlusconi per "intralcio alla giustizia". Assolte Francesca Lana e Letizia Filippi.

CdG sentenza Tarantini BariSono state necessarie 5 ore di camera di consiglio ai giudici della seconda sezione penale (presidente Luigi Forleo) del Tribunale di Bari, per emettere la sentenza del processo ‘Escort‘ che si è concluso oggi a Bari, con cui Gianpaolo Tarantini  è stato condannato a 7 anni e 10 mesi, mentre Sabina Beganovic (in arte Began), ‘l’ape regina’ delle feste organizzate dall’ex premier Silvio Berlusconi se l’è cavata con una condanna 16 mesi. Al pierre milanese Peter Faraone sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi, a Massimiliano Verdoscia 3 anni e sei mesi. Claudio Tarantini, il fratello di Gianpaolo, è stato assolto così come aveva chiesto chiesto il pubblico ministero, cioè l’accusa.  Assolte anche Francesca Lana e Letizia Filippi. Il Tribunale ha escluso la sussistenza del reato di “associazione a delinquere“. Nella mattinata il pm Eugenia Pontassuglia aveva preso la parola nell’aula al piano terra del palazzo di giustizia di via Nazariantz per chiedere ai giudici di respingere la questione di legittimità costituzionale della Legge Merlin sollevata dall’avvocato di uno degli imputati.

Il tribunale barese ha trasmesso gli atti alla procura per l’eventuale esercizio dell’azione penale nei confronti di Silvio Berlusconi ai sensi dell’articolo 377 del Codice penale (intralcio alla giustizia), e quello di falsa testimonianza a cinque delle ragazze che, tra il 2008 e il 2009, parteciparono alle ‘feste elegantì nelle residenze dell’allora premier e che, forse in cambio di danaro, avrebbero mentito ai giudici baresi. Sono Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro, Ioana Visan, e Dino Mastromarco, l’ ex autista di Gianpaolo Tarantini.

Io la vivo molto tranquillamente perchè mi sono state fatte domande e ho risposto per quello che so, ho sempre detto la verità” dice  una delle 26 ragazze che sarebbero state reclutate da Tarantini per partecipare alle serate nelle residenze dell’ex premier Silvio Berlusconi, commentando la disposizione del Tribunale di Bari di restituire gli atti alla Procura perchè valuti alcune presunte false testimonianze, fra le quali appunto anche la sua.

Non mi sono mai sentita danneggiata da questa storia – ha detto la ragazza barese – e quando sono stata chiamata a testimoniare ho risposto alle domande che mi hanno fatto dicendo la verità. Ho partecipato a quelle serate perchè facevo la ragazza immagine e sono stata pagata con un gettone di presenza per questo. A casa di Berlusconi – aggiunge – ci tornerei perchè mi sono trovata bene. Lui è una persona garbata e gentile. Era il mio lavoro, dovevo vestirmi bene, sorridere e chiacchierare. Se i magistrati hanno bisogno di maggiore chiarezza e di farmi altre domande, io sono qui“.

La corte ha ritenuto non sussistente il reato di associazione per delinquere e quindi conseguentemente non ha riconosciuto alcun risarcimento dei danni in favore alle quattro donne (Patrizia D’Addario, Cinzia Caci, Graziana Capone e Terry De Nicolò) costituitesi parte civile e che reclamavano risarcimenti complessivi per quasi 1,5 milioni. La sola Patrizia D’Addario aveva chiesto un milione di euro per danni morali, di immagine e di salute. La donna, dopo la lettura della sentenza, è stata colta da malore mentre si trovava nel piazzale del Tribunale di Bari, immediatamente soccorsa da sanitari del 118 ,  è stata portata con codice rosso, in ambulanza, al policlinico di Bari.

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nella foto, la disperazione di  Patrizia D’ Addario

La D’Addario è la donna barese che con le sue dichiarazioni nel 2009 fece scoppiare il caso del giro di ragazze a pagamento gestito da Tarantini per le feste a casa dell’allora premier Silvio Berlusconi, ha reagito in modo disperato, alla lettura della sentenza: Non mi resta che il suicidio, ditelo” in un pianto a dirotto davanti alle telecamere spiegando che si aspettava un risarcimento dei danni. Il suo legale, l’ avv. Fabio Campese, ha poi spiegato ai giornalisti che la D’Addario, in preda alla delusione per il mancato risarcimento, ha ingerito 40 compresse di Eutirox, un farmaco per la tiroide, ed ha lasciato una lettera nella quale gli scrive “Fai giustizia e aiuta la mia famiglia“.  La escort barese più famosa in Italia ha subito una lavanda gastrica, ed è stata comunque dichiarata fuori pericolo. Verrà dimessa tra due giorni.

Tarantini, ha detto  di essere “sconvolto e dispiaciuto per come è andata. Credo  che la pena sia stata davvero molto alta, pesante”, motivo per cui il suo legale ha preannunciato che farà ricorso in Appello (confidando nella prescrizione n.d.r.) . Parlando di Berlusconi, che lo ha mantenuto economicamente a lungo, Gianpi ha detto : “E’ una persona buona e generosa, quando sei in difficoltà ti dà una mano, come è successo a me, ma non mi ha mai chiesto di mentire“. Sulle donne ha aggiunto con sfacciataggine “se c’è una cosa che nella mia vita ho sempre rispettato sono le donne, figuriamoci se avrei mai fatto quello di cui mi accusano, obbligarle a prostituirsi“. Peccato che le intervettazioni, dichiarazioni testimoniali abbiano comprovato l’esatto contrario. Ricordando le serate con Berlusconi ha sostenuto che “chiunque, uomini e donne, mi chiedevano di partecipare alle feste a casa di Berlusconi o almeno di conoscerlo, perchè Berlusconi non è solo un politico, è un mito“.

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