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6 Febbraio 2025 23:14

Berlusconi in visita dalla Meloni per un chiarimento: “Centrodestra unito al Quirinale”. Accordo anche sui ministri

Unità di intenti tra il Cav e la leader di FdI dopo il vertice a due: "Centrodestra insieme alle consultazioni. Al lavoro per avere subito un governo forte, coeso e di alto profilo". I nomi dei ministri concordati fra i partiti del centrodestra, sui quali la Meloni ha dettato legge.

L’ accordo politico è stato raggiunto al termine del vertice faccia a faccia tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, che si sono incontrati questo pomeriggio nella sede di Fratelli d’Italia a Roma. L’incontro “si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione“. Da quanto si apprende, la leader di Fdi Giorgia Meloni incontrando Silvio Berlusconi a proposito delle tensioni giorni scorsi avrebbe detto: “Quello che è accaduto consideriamolo come passato, una cosa superata. Non torniamoci più, ora pensiamo a dare un governo al Paese“. Il centrodestra si ricompatta e si muove unito per la formazione del nuovo governo, a partire dalle consultazioni con il capo dello Stato.

Berlusconi accolto da Giorgia Meloni nella sede di Fratelli d’ Italia

Non c’era nessuno dello staff dei fedelissimi di Silvio Berlusconi all’incontro con Giorgia Meloni. Non c’è il suo storico braccio destro Gianni Letta, né la “fedelissima” assistente-senatrice Licia Ronzulli (esiliata dal futuro governo e causa della frattura iniziale tra Berlusconi e Meloni), che in precedenza lo hanno sempre accompagnato nei colloqui decisivi. È stata proprio la senatrice forzista a smentire le indiscrezioni e a fare chiarezza: “Il caso Ronzulli non è mai esistito, e comunque non esiste più. Nei prossimi giorni il centrodestra si presenterà unito al Colle, per proporre al presidente della Repubblica di conferire l’incarico a Giorgia Meloni“.

Silvio Berlusconi è arrivato in via della Scrofa in auto senza collaboratori. Ad attenderlo all’interno della sede di FdI, Giorgia Meloni. Si è trattato di un vero e proprio faccia a faccia organizzato per ricomporre la rottura che si era creata dopo la pubblicazione della foto degli appunti di Berlusconi in cui definiva la Meloniarrogante“.

L’incontro si è reso necessario dopo le incomprensioni dei giorni scorsi, che ha comportato la necessità di un chiarimento tra i due leader per far cadere gli ultimi ostacoli verso la nascita di un esecutivo di centrodestra e fare “il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo”.

“Ho incontrato Giorgia Meloni a Roma. Stiamo lavorando insieme per dare il più presto possibile all’Italia un governo forte, coeso e di alto profilo che sappia affrontare le urgenze sin da subito”. Lo scrive Silvio Berlusconi su Facebook dopo l’incontro con la leader di FdI. “Per questo motivo – aggiunge – Fratelli d’Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “.

Silvio Berlusconi all’uscita dalla sede di Fratelli d’ Italia

“Al lavoro per dare il più presto possibile all’Italia un governo forte, coeso e di alto profilo impegnato subito ad affrontare le urgenze”. Così una nota diffusa da FdI e Forza Italia riferisce sull’incontro, durato poco più di un’ora, tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni nella sede di Fratelli d’Italia, in via della Scrofa a Roma. 

Questi nomi in pectore per il futuro governo

Presidente del Consiglio: Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia)

Sottosegretario alla Presidenza: Giovanbattista Fazzolari (Fratelli d’Italia)

Vice Presidente e Ministro degli Esteri: Antonio Tajani (Forza Italia)

Vice Presidente e Ministro delle Infrastrutture: Matteo Salvini (Lega)

Ministro dell’ Interno: prefetto Matteo Piantedosi (in quota Lega)

Ministro di Giustizia: Carlo Nordio (Fratelli d’Italia)

Ministro della Difesa: Adolfo Urso (Fratelli d’Italia)

Ministro del Lavoro: Marina Calderone (in quota Fratelli d’Italia )

Ministro dell’ Economia e Finanze: Giancarlo Giorgetti (Lega)

Ministro Sviluppo Economico: Guido Crosetto (Fratelli d’Italia)

Ministro Transizione Ecologica: Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia)

Ministro Università: Annamaria Bernini (Forza Italia)

Ministro Riforme istituzionali: Elisabetta Casellati (Forza Italia)

Ministro Affari Europei: Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia)

Ministro Affari regionali e Autonomie: Roberto Calderoli (Lega)

Ministro del Mezzogiorno: Nello Musumeci (Fratelli d’Italia)

Ministro della Pubblica Amministrazione: Alessandro Cattaneo (Forza Italia)

Ministro della Salute : Francesco Rocca (Presidente Croce Rossa Italiana)

Ministro dell’ Istruzione: Giuseppe Valditara (Fratelli d’Italia)

Ministro per la Famiglia e la Natalità: Alessandra Locatelli (Lega)

Ministro per i Rapporti con il Parlamento: Maurizio Lupi (Noi Moderati)

Ministro per la Gioventù e Sport: Chiara Colosimo (Fratelli d’Italia)

Ministro alla Transizione ecologica: Antonio D’Amato (tecnico – Fratelli d’Italia)

Ministro dell’ Agricoltura: Gianmarco Centinaio (Lega)

Ministro della Disabilità: Simona Baldassarre (Lega)

In tutto dovrebbero essere 23 ministri, esattamente come il governo Draghi. 5 ministeri a Forza Italia, 6 alla Lega, 9 o 10 a Fratelli d’Italia, con 2 o al massimo 3 tecnici a completare la squadra. 

“La settimana prossima con ogni probabilità avremo un governo. L’incontro tra Meloni e Berlusconi è andato nel migliore dei modi possibili e smina le polemiche dei giorni scorsi” . Lo dice Francesco Lollobrigida di FdI dopo aver parlato con la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, di cui è il cognato. Se Meloni avrà l’incarico dal presidente Mattarellanon ci vorrà molto tempo prima che” sia formato il nuovo governo e “la prossima settimana ci sarà la fiducia delle Camere“, ha aggiunto.

Giuseppe Conte, Enrico Letta, Carlo Calenda e Matteo Renzi

Nel frattempo infiamma accende intanto lo scontro interno all’opposizione sui ruoli di vice presidenti di Camera e Senato, con il Partito Democratico che chiarisce: se non si trova l’accordo politico all’interno dell’opposizione, si peserà la rappresentanza in parlamento così come è uscita dalle urne. Un messaggio a Matteo Renzi che anche oggi è tornato a paventare un accordo sottobanco fra i Dem e il Movimento 5 Stelle. “Se Pd e Cinque Stelle ci tenessero fuori sarebbe un atto di gravità inaudita, atto che dovremmo immediatamente porre alla attenzione del Presidente della Repubblica”, avverte il leader di Italia Viva. E Carlo Calenda segretario di Azione aggiunge: “Se il Pd e il M5s, come sembra, faranno l’accordo per spartirsi tutte le vicepresidenze di Camera e Senato destinate all’opposizione, noi non parteciperemo al voto“.

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