Silvio Berlusconi prolungherà la sua permanenza all’ospedale San Raffaele di Milano dove è stato ricoverato dopo uno scompenso cardiaco, nonostante i comunicati stampa siano rassicuranti come ha dichiarato ieri il suo medico Alberto Zangrillo :”Il quadro clinico generale è buono. Stanno procedendo positivamente gli accertamenti clinico-diagnostici programmati“, ma secondo il Corriere della Sera spunta l’ipotesi di un intervento chirurgico al cuore per il leader di Forza Italia.
Secondo notizie non confermate, sarebbe stato individuato il malfunzionamento di una valvola cardiaca, che impedisce al cuore di pompare il sangue al meglio: questa potrebbe essere stata la causa dello scompenso cardiaco che Berlusconi ha avuto domenica sera a Roma.
Il medico, però, in serata aveva risposto così alla notizia pubblicata dal sito del Corriere della Sera, secondo il quale l’ex Cavaliere verrà sottoposto a un intervento chirurgico: “Non commento quanto scrive il Corriere, le indiscrezioni riportate sono deduzioni del giornale“.
Oggi in una conferenza stampa il suo medico personale Alberto Zangrillo, durante una conferenza stampa convocata questo pomeriggio all’ospedale San Raffaele di Milano, dove il leader di Forza Italia è stato ricoverato lo scorso 7 giugno per scompenso cardiaco, ha annunciato che Silvio Berlusconi sarà operato al cuore. Quindi aveva ragione il Corriere della Sera.
Nel frattempo in queste ore continua un intenso traffico di figli e famigliari più stretti, tutti in visita al sesto piano del palazzo Diamante, dove si trova la camera che ospita di Berlusconi: l’amico di sempre Fedele Confalonieri insieme con l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, dai figli Marina e Piersilvio ai più giovani Barbara e Luigi, dalla compagna Francesca Pascale all’avvocato Ghedini, che già ieri era rimasto per tutta la mattina nella stanza di Berlusconi – una suite privata che occupa buona parte del sesto piano del padiglione D del San Raffaele , insieme con la Pascale compagna del leader di Forza Italia, e la figlia primogenita Marina, che è tornata dal padre verso le 12.30.
L’ex premier è apparso “molto affaticato“ a chi gli ha fatto visita. Gli accertamenti condotti in questi giorni dai medici cercano di capire e valutare meglio le cause dello scompenso cardiaco che si è verificato la sera di domenica 5 giugno, giorno delle elezioni a Roma . In un primo momento i controlli medici erano stati programmati al rientro a Milano per il pomeriggio del lunedì. Ma dopo i primi accertamenti, i medici del San Raffaele hanno deciso di ricoverare Berlusconi a partire dal giorno dopo, cioè martedì. I tempi del ricovero, all’inizio in un paio di giorni al massimo, si sono poi allungati più del previsto
Lo staff medico che segue Berlusconi (con Alberto Zangrillo in testa), questa mattina ha avuto un consulto molto importante al San Raffaele con diversi luminari di cardiologia e cardiochirurgia, per stabilire la strada migliore intraprendere.
“Berlusconi ha rischiato di morire. È indispensabile agire“, ha dichiarato il dottor Zangrillo. Un intervento che avverrà “verosimilmente entro metà della settimana prossima” durerà quattro ore e verrà eseguito da Ottavio Alfieri, primario di cardiochirurgia al San Raffaele. Berlusconi quando martedì è arrivato in ospedale era consapevole che le sue condizioni erano “severe e preoccupanti“. Lo scompenso cardiaco “si è manifestato nella notte fra sabato e domenica. Già da qualche giorno non si sentiva bene ed era stanco, ma domenica, benché si sentisse male, ha voluto esercitare il diritto-dovere di votare”, ha raccontato Zangrillo che da anni lo ha in cura.
Gli accertamenti condotti in questi giorni sull’ex presidente del Consiglio hanno evidenziato problemi alla valvola aortica. Si tratta di “una patologia di grado severe” ed è per questo che si è resa necessaria la sostituzione della valvola. La famiglia dell’ex premier è già stata informata. “Entro un mese potrà tornare a fare quello che vuole“, ha aggiunto Zangrillo spiegando ai giornalisti i tempi della riabilitazione del fondatore di Forza Italia. “Non so se tornerà a fare il leader di partito, io glielo sconsiglio da tempo“, ha scherzato Zangrillo aggiungendo che dopo l’intervento Berlusconi dovrà “trascorrere almeno uno o due giorni in terapia intensiva“.