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22 Novembre 2024 00:48

Berlusconi protagonista dall’ aldilà. Lo squallore delle “olgettine” e la disinformazione dei giornalisti

E' finito il tempo dei ricatti, ed è arrivata l'ora che queste "signorine" si trovino un lavoro o qualche "sponsor" e lascino riposare in pace il povero Silvio Berlusconi, che hanno si troppo sfruttato e ricattato nel corso degli anni, minacciando dichiarazioni, e registrando conversazioni telefoniche
di Diego de La vega

Povero Cavaliere, anche da defunto, continua ad essere perseguitato da un gruppo di donnine senza scrupoli alla ricerca solo di soldi, le quali non si danno pace e non hanno ancora capito che dopo il 12 giugno la festa è finita e che qualche “azzeccagarbugli” pur di avere un pò di visibilità e pretendere qualche parcella le stanno illudendo.

Dopo la morte di Silvio Berlusconi, dagli eredi della famiglia è stato chiesto alle “Olgettine” di liberare le ville ed appartamenti occupati che il Cavaliere con la sua nota generosità aveva messo a loro disposizione con un contratto, che come previsto dal Codice Civile può anche essere verbale, che si chiama “comodato gratuito”: in poche parole il proprietario di un immobile permette ad un’ altra soggetto di utilizzarlo ed abitarlo senza dover pagare nulla il pagamento . Di fatto allorquando il proprietario muore il comodato termina automaticamente a meno che on fosse stata prevista una scadenza fissa circostanza questa da escludersi in quanto non risulta essere il caso delle “Olgettine“.

Barbara Guerra, una ex-ragazza immagine della discoteca “Pineta” di Milano Marittima dove faceva coppia ai tavoli con la sua collega brindisina Antonella (estranea a questa vicenda) allietando i clienti della nota discoteca della riviera romagnola che per ronia della sorte recentemente ha chiuso i battenti, , la quale si spaccia figlia di un imprenditore, una delle “Olgettine” che il Cavaliere aveva voluto agevolare ed ospitare in una villetta in comodato, ha consentito ai propri legali di diffondere ignobilmente ai giornali un audio contenente una conversazione con Silvia Berlusconi, annunciando di non avere intenzione di abbandonare la villa in Brianza che secondo la sua fantasia, sulla base di quella conversazione , dovrebbe diventare di sua legittima proprietà. Circostanza non prevista neanche nel gioco del “Monopoli”.

Le aspettative della Guerra e della sua amica-collega Alessandra Sorcinelli contrastano con la legge, che assolutamente chiara in materia di disposizioni testamentali : una donazione dimubene, iun particolar modo di un immobile, deve essere sempre effettuata in forma scritta, davanti a un notaio ed alla presenza di due testimoni per essere valida. Quando manca anche uno solo di questi elementi la eventuale donazione di fatto non ha alcun valore, cioè non esiste. Peraltro risulta che le ville non fossero di proprietà di Berlusconi ma di una società (la Dueville srl) e quindi non è minimamente immaginabile la donazione di un immobile di un’altra persona .

Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli e Marystelle Polanco

Peraltro nessuna valenza potrebbe essere conferita all’impegno verbale di Berlusconi , desumibile da quella conversazione, di regalare la villa a Barbara Guerra: infatti la sezione civile della Suprema Corte di Cassazione ha stabilito nel 2020 in maniera inconfutabile che la promessa di donare non è vincolante, men che meno per gli eredi di colui che promette.

La situazione si complica peraltro come risulta, essendo le villa di Bernareggio di proprietà della società Dueville srl, e non direttamente di Silvio Berlusconi, pertanto il decesso del Cavaliere non ha prodotto automaticamente il termine del contratto. Poi Indipendentemente dalla questione della proprietà, qualora Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli o Marystelle Polanco (che annuncia rivelazioni alla fine di un procedimento pendente in Cassazione) o una delle altre ragazze dovessero rifiutarsi di rilasciare l’immobile loro concesso, gli eredi Berlusconi o le società quali legittimi proprietari dell’immobile dovranno rivolgersi al giudice del Tribunale, per ottenere una pronunzia simile allo sfratto e quindi mandare l’ufficiale giudiziario per lo sgombero. Tutto ciò si concluderebbe in un arco di tempo di circa un anno.

Concetti questi che l’ avvocato Alessandro Simeone, membro del Comitato scientifico della collana giuridica “Il Familiarista” edita dalla casa editrice Giuffré Francis Lefebvre, ha ben spiegato e chiarito in suo intervento sul quotidiano La Repubblica.

Silvio Berlusconi ed i suoi cinque figli

Dubitiamo seriamente che gli eredi Berlusconi, in particola modo Marina e Piersilvio si siedano ad un tavolo con le “Olgettine” o i loro avvocati per trovare una via di uscita , partendo dal presupposto giuridico che nessuna delle ragazze potrà mai vantare in giudizio alcuna pretesa sulla proprietà degli immobili avvalendosi dichiarazioni di intenti che mai possono costituire donazione per la Legge italiana.

Vedere poi i soliti “giornalisti” insultare la memoria di una persona che è passata aldalilà è qualcosa di squallido e vergognoso. Ma cosa aspettarsi da chi da credibilità alle rivelazioni del pluripregiudicato ex-carcerato Fabrizio Corona che si spaccia come giornalista senza essere mai stato iscritto all’ Ordine e le Olgettine che fingono di piangere davanti alle telecamere . Questa, lasciatecelo dire, è la stampa spazzatura, da cui preferiamo restare il più lontano possibile. E tapparci il naso.

E’ finito il tempo dei ricatti, ed è arrivata l’ora che queste “signorine” si trovino un lavoro o qualche “sponsor” e lascino riposare in pace il povero Silvio Berlusconi, che hanno si troppo sfruttato e ricattato nel corso degli anni, minacciando dichiarazioni, e registrando conversazioni telefoniche. Un comportamento al limite dell’ estorsione. In fin dei conti, alla fine, Ruby in confronto a loro si è comportata da “signora”.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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