E un’iniezione di amore la storia di cuore che arriva finalmente da Taranto, dove un bimbo di nome Giuseppe è nato da poche ore grazie a due angeli custodi in divisa. Sono i poliziotti che hanno aiutato la mamma a partorirlo nel cuore della notte in auto, perchè il bambino non voleva aspettare di arrivare in ospedale per venire al mondo. La mamma quarantenne è stata quindi costretta ad un parto super rapido in macchina, con due angeli-agenti della Squadra Volante di Taranto che l’aiutavano, facendole da ostetrici. Poliziotti che sono stati eccezionali, provvidenziali, per freddezza ma soprattutto per il proprio gran cuore. Sono state le loro divise a dare il benvenuto al mondo a quel bimbo appena nato che strillava come un matto,sul sedile posteriore della macchina di papà.
Il tutto è avvenuto fra le due della notte tra sabato e domenica, in viale Unità d’Italia a Taranto. Una notte cominciata come tante, per i due assistenti capo della Polizia di Stato che erano in servizio di pattugliamento in città, tra il gracchiare della radio di bordo ed i soliti interventi , ma destinata a rimanere indimenticabile nel loro cuore. La pattuglia del 113 stava percorrendo passo d’uomo viale Unità d’Italia, quando ha incrociato una vettura che gli ha subito lampeggiato con i fari. I poliziotti si sono fermati ed hanno immediatamente compreso subito che c’era alcun secondo da perdere.
il papà con il tono stravolto dall’emozione ha detto tutto al volo “Vi prego accompagnateci in ospedale, mia moglie sta partorendo” . I poliziotti sono saltati sulla loro Volante ed hanno aperto la strada a sirene spiegate per fare strada, ma hanno potuto percorrere pochi chilometri, perché il papà da dietro ha ricominciato a lampeggiare insistentemente con gli abbaglianti. Nuovo stop della pattuglia e questa volta “vitale”. “Mia moglie sta già partorendo non ce la fa.” ha detto il marito l’uomo. Ed ai poliziotti è bastato un secondo per intuire che aveva assolutamente ragione. I due poliziotti hanno quindi chiesto immediatamente l’intervento del 118, ma L’ambulanza non è riuscita ad arrivare in tempo, e quindi i due agenti hanno capito che toccava proprio a loro fare da ostetrici, ed i due agenti non si sono tirati indietro. Indossato i guanti di lattice in dotazione alle pattuglie della Volante, si sono messi accanto alla neo-mamma, che urlava dal dolore.
Il bimbo, era già pronto per venire alla luce e sul sedile macchina del suo papà aveva già tirato fuori la propria testolina, guardando con i propri occhi le luci della notte di una Taranto che dormiva inconsapevole del lieto evento. Il parto è avvenuto in pochi minuti e Giuseppe è nato tra le braccia dei suoi due angeli in divisa che lo hanno accolto al mondo, avvolgendolo subito con una copertina, che il papà del bimbo aveva con se dal bagaglio che la moglie aveva preparato per il lieto evento, che immaginavano entrambi ben diverso da come è avvenuto
Il piccolo è stato messo fra le braccia della mamma e si è immediatamente tranquillizzato smettendola di strillare così come la donna che aveva appena partorita, che dopo il dolore forte ed improvviso è riuscita anche a sorridere. Nel frattempo sono arrivati sul posto i medici del 118 che ha provveduto a tagliare il cordone ombelicale in ambulanza, e l’ambulanza è ripartita subito di corsa verso l’ospedale Santissima Annunziata, dove la mamma ed il bimbo sono stati subito visitati.
In ospedale sono arrivati anche i due agenti che hanno incontrato ed abbracciato il papà del bimbo, il quale per forte emozione vissuta non riusciva neanche a trovare le parole per ringraziarli. E, poco dopo, hanno rivisto quel bimbo che hanno aiutato nascere in auto, e sono tornati in servizio con la propria Volante in una notte di lavoro nelle strade di Taranto che non dimenticheranno mai