Divieti ed ordinanze sono rimaste delle parole inutili della burocrazia pubblica che ancora una volta ha dimostrato di non riuscire a fronteggiare il fenomeno dei botti di Capodanno. I dati del Ministero dell’ Interno sul bilancio della prima notte del 2023, contenuto nel report del dipartimento della pubblica sicurezza sono preoccupanti: nessuna vittima, ma ben 180 feriti (di cui 48 ricoverati) 11 dei quali gravi. L’anno scorso si registrarono zero vittime e 124 feriti (31 ricoverati), dei quali 14 gravi. Un “significativo aumento” il dato dei minori feriti: 50 a fronte dei 20 dell’anno scorso.
“Questo fine anno si sono registrati 11 ferimenti da colpi d’arma da fuoco, in lieve aumento rispetto ai 10 del 2022″ informa il report del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. In relazione alla gravità delle lesioni riportate, “si registra un aumento nel numero di feriti con prognosi inferiore o uguale a 40 giorni (169 a confronto dei 110 dello scorso anno). Per quanto riguarda invece i feriti gravi, con prognosi superiore a 40 giorni, si registra una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (11 a fronte dei 14 del 2022)”.
Sono stati 646 gli interventi dei vigili del fuoco stanotte per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 558. Molti interventi hanno riguardato incendi di cassonetti e alcune autovetture parcheggiate in strada. Il numero maggiore si è verificato in Emilia Romagna, dove sono stati 96. Gli altri interventi sono stati in Puglia 75, Veneto e Trentino Alto Adige 71, Campania 57, Lazio 52, Piemonte 50, Lombardia 47, Liguria 45, Toscana 45, Sicilia 31, Sardegna 26, Friuli Venezia Giulia 16, Marche 13, Molise 7, Abruzzo 6, Umbria 5, Calabria 4 . La regione più virtuosa la Basilicata, senza interventi.
Il caso più grave di ferimento è stato finora registrato a Taranto: una mano è stata amputata a un bambino di 10 anni la scorsa notte nell’ospedale “Santissima Annunziata” a Taranto a causa delle ferite riportate per l’esplosione di un petardo. Il bambino è stato trasportato in ospedale circa un’ora dopo la mezzanotte con delle ferite alla mano destra. A causa delle condizioni riscontrate, i medici hanno dovuto amputarla. Il bambino al momento è ricoverato nel reparto di Ortopedia. Al suo arrivo in ospedale – a quanto si apprende da fonti sanitarie – è stato operato “immediatamente”. E’ stato eseguito un “intervento chirurgico al moncone a livello del polso” del bambino che viene “seguito con particolare attenzione, come tutti i bambini, dal personale sanitario”. Anche un ragazzo di vent’anni di Palagianello, sempre nella notte, è rimasto ferito anche lui dall’esplosione di un petardo.
Questa mattina nel quartiere Paolo VI un bambino di otto anni ha raccolto un petardo inesploso che è scoppiato in quel momento ed è rimasto ferito ad una mano.S occorso è stato condotto in ospedale dove i sanitari hanno disposto il suo trasferimento a Bari per sottoporlo ad un intervento alle dita della mano destra. Anche lui purtroppo ha perso una mano. Decine e decine i cassonetti danneggiati dai vari incendi causando un grave danno economico che andrà a carico di tutti i cittadini, perché i cassonetti, totalmente inutilizzabili, dovranno essere sostituiti come ricorda con una nota Kyma Ambiente (ex AMIU Taranto spa) , società partecipata al 100% dal Comune di Taranto.
I Carabinieri di Taranto ieri hanno arrestato e posto ai domiciliari un 42enne residente nel quartiere Paolo VI che nascondeva nella sua abitazione 66 chili di materiale pirotecnico illegale, di vario genere, di fattura artigianale. Il materiale è stato sequestrato e consegnato agli artificieri della sezione investigazioni scientifiche che provvederà a distruggerlo.
Sempre in Puglia è stato ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce un uomo di Ruffano (Lecce), 80 anni compiuti proprio ieri, che è grave in codice rosso per emorragia a causa dello scoppio di un petardo vicino alla testa. E’ attualmente in prognosi riservata. A Copertino (Lecce) un 35enne è stato medicato e dimesso con prognosi di dieci giorni per ferite a mani, testa, gambe e piedi a seguito dell’esplosione di un petardo.
Sono 16 le persone ferite solo tra Napoli e provincia: cinque di queste sono minori. Un dato in aumento rispetto allo scorso anno quando furono otto. La maggior parte dei feriti, 12, è concentrata nella città di Napoli: di questi tre sono minorenni. In provincia sono tre le persone colpite dai botti e di queste due sono minori. C’è poi chi ha perso un dito della mano per aver raccolto un botto in strada. Un ragazzino, sempre a Napoli, era a bordo di un’auto quando lo scoppio di un grosso petardo sotto il veicolo ha fatto esplodere l’airbag che lo ha colpito in pieno volto: è stato ricoverato per un grave trauma oculare.
Un sedicenne di Caivano sarebbe stato ferito – secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri – da un colpo d’arma da fuoco al volto mentre festeggiava con i familiari sul balcone. Il giovane è stato comunque già dimesso dall’ospedale con una prognosi di 10 giorni. Un ventiduenne di San Tammaro (Caserta) che non è in pericolo di vita. ha perso due dita della mano e ha riportato una lesione all’occhio destro.
A Milano in piazza Duomo nonostante fosse “blindata” dalle forze dell’ ordine , un 21enne per un petardo rischia di perdere le falangi di una mano; in periferia a Cinisello Balsamo un 46enne è stato portato all’ospedale con lesioni a occhio, viso e mani. Nel capoluogo lombardo cinque persone sono state denunciate a vario titolo (furto o possesso di armi).
Anche a Roma quest’anno la festa è degenerata. L’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri contro i botti si è rivelata pressochè inutile contro petardi e fuochi d’artificio esplosi da una parte all’altra della capitale per dire addio al 2022 ed annunciare l’ingresso del 2023. E anche quest’anno sono stati tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco per domare incendi provocati proprio da botti o anche dalle cosiddette lanterne cinesi, altra usanza tipica di fine anno che può avere conseguenze molto pesanti. Moltissime le auto danneggiate a causa dell’esplosione di petardi e fuochi d’artificio. Decine anche le segnalazioni per cassonetti in fiamme.
A Parma un 30enne è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maggiore per una ferita a un occhio a seguito dello scoppio di un petardo. A Reggio Emilia, invece, un 44enne ferito al polpaccio dallo scoppio di un petardo ha avuto bisogno del pronto soccorso. Nel Reggiano, a Cerreto Laghi, i Carabinieri hanno fermato un 20enne che in tasca aveva una ‘bomba’ artigianale da oltre un etto. È scattato il sequestro e la denuncia per detenzione illecita dell’esplosivo. Mentre alcune persone hanno esploso petardi tra la folla che festeggiava in piazza e sono state danneggiate auto in sosta.