La scorsa notte qualche “manina telepilotata” ha incendiato a Statte (Taranto) l’ auto di Luciano De Gregorio dirigente provinciale del Partito Democratico ionico la cui candidatura a Sindaco che gode di un ampio consenso popolare molto probabilmente non è gradito a tutti. Questo è il risultato di una campagna di delegittimazione e diffamazione messa in piedi dagli attivisti del Movimento 5 Stelle e da frange delle associazioni ambientaliste e pseudo tali, infarcite da ex-sindacalisti epurati e politicanti dell’estrema sinistra che vanno a braccetto con un gruppetto di giornalisti molto esperti di “fango quotidiano” .
Il consigliere regionale Michele Mazzarano, capogruppo del Pd al Consiglio Regionale pugliese ha espresso “la mia solidarietà personale e la mia vicinanza politica a Luciano De Gregorio per il vile gesto intimidatorio subito la scorsa notte. Alle porte della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Statte, atti intimidatori come l’incendio dell’automobile di un protagonista della vita pubblica locale devono destare preoccupazione per i rischi che può correre la competizione elettorale. Quando il conflitto politico raggiunge tali livelli di esasperazione, è l’intera comunità locale a pagare un prezzo alto. Sono certo che le forze dell’ordine sapranno garantire la necessaria sicurezza a De Gregorio, alla sua famiglia e all’intera comunità stattese“.
Per Walter Musillo segretario provinciale del Pd, “è evidente che si è trattato di un atto di intimidazione. Come democratici ci stringiamo intorno a Luciano e ci uniamo alla richiesta alle autorità preposte affinché si faccia luce, al più presto, su questo episodio inquietante, in modo da assicurare i responsabili alla giustizia quanto prima e favorire il ritorno alla tranquillità nella comunità di Statte“.
Domani mattina si svolgerà un sit-in di solidarietà organizzato dal Pd a Statte in corso Vittorio Emanuele. “Vigliacchi! Hanno incendiato la mia auto. Il consenso popolare – si sfoga De Gregorio sulla sua pagina Facebook – registrato in questi giorni, a proposito della mia candidatura, molto probabilmente non è gradito. Alle forze dell’ordine il compito di scoprire i colpevoli ed in particolare i mandanti“. Sull’episodio indagano i Carabinieri e la Digos della Questura di Taranto
Alle Forze dell’Ordine un pò troppo addormentate in materia di controllo sulle attività politiche e sindacali locali, il compito di scoprire i colpevoli ed in particolare i mandanti. Che molto spesso hanno dei precedenti. E sopratutto di garantire una regolare civile attività politica, che non può e non deve subire condizionamenti o strumentalizzazioni ad opera dei soliti “noti”.