di Antonello de Gennaro
A fine anno è sempre tempo di bilanci e riflessioni. Il Corriere del Giorno entra nel suo quarto anno di attività dopo aver remato e battagliato contro tutto e contro tutti senza fare sconti a nessuno. Senza contributi pubblici, senza padrini politici e sponsor occulti. Abbiamo cercato di fare del buon giornalismo di denuncia, d’inchiesta, sempre dalla parte dei cittadini , dei lettori, che in un giornale è il vero ed unico editore. Chiaramente sono arrivate le ritorsioni della “macchina del fango“, cioè di quelle persone e faccendieri vari che si sono sentiti colpiti dai nostri articoli, persino con denunce penali nei nostri confronti naufragate nel mar del nulla. Abbiamo dovuto combattere (noi legalmente !) persino contro qualche magistrato. Si proprio contro coloro che dovrebbero tutelare i cittadini applicando le leggi, e non utilizzandola ad uso personale o per sostenere i propri “amichetti” di campagna.
Abbiamo cercato di fare del sano giornalismo, lasciando parlare i fatti, i documenti acquisendoli legittimamente senza “veline” o le pendrive USB che circolano negli ambienti giudiziari. Al contrario di altri che vivono di comunicati e conferenze stampa esaltando il magistrato, poliziotto, carabiniere o finanziere di turno, abbiamo fatto delle inchieste rivelato fatti e circostanze come ad esempio quelli sull’ “affare” del circolo sportivo Magna Grecia(già coinvolto una vicenda di mafia), sulle consulenze “allegre” dell’ AMIU di Taranto, sul voto di scambio, che hanno determinato l’intervento della nuova procura tarantina (sotto la guida del nuovo “capo” Carlo Maria Capristo) e della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura di Lecce.
Abbiamo anticipato fatti e circostanze meritevoli di denuncia che a distanza di mesi sono state confermate da azioni della magistratura e delle forze dell’ ordine, mentre gli altri si esibivano a passeggiate sotto braccio con giudici e magistrati nel bar e corridoi del tribunale per esibire una confidenza a dir poco equivoca, imbarazzante, o si dilettavano nei loro articoli a citare i nomi dei giudici componenti del collegio giudicante, o degli avvocati, guarda caso sempre gli stessi e più disponibili a far circolare copie degli atti.
Abbiamo raccontato e scoperto altari ed altarini, a partire dal “movimentismo” affaristico-politico della Curia Arcivescovile che ha manifestato sin troppo ingerenza nella vita pubblica e negli affari, persino nella politica., con un ufficiale che sembrava essere diventato il “deus ex machina” della città di Taranto, dove cercava di pilotare e decidere su tutto e tutti approfittando della sua divisa e ruolo, ma anche della connivenza di un magistrato andato per fortuna in pensione da un anno. Non a caso molti fascicoli giudiziari che erano stati chiusi a chiave nei cassetti di una scrivania sono diventati fascicoli di procedimenti giudiziari.
Abbiamo bloccato affari equivoci come quelli del Comune di Taranto, utilizzando fondi strutturali europei erogati dalla Regione Puglia, con una società informatica, prossima al fallimento, di proprietà di una famiglia di bottegari e professorini di scuola, per importi che oscillavano intorno ai 2 milioni di euro, ci cui l’ 80% di consulenza…Pseudo (im)”prenditori” che cercavano di fare le sanguisuga dei denari pubblici, dello Stato, del Comune, dei contribuenti, Abbiamo anticipato e poi svelato i nomi di famiglie che si credono “per bene”, e che invece altro non erano che degli evasori fiscali “incalliti”. Abbiamo fatto bloccare concorsi illegali com quello ultimo del CTP (all’insaputa dell amministratore unico che lo ha immediatamente bloccato ed annullato) per assumere furbescamente la moglie di un politicante di bassa lega.
Abbiamo sempre pubblicato nomi e cognomi delle persone responsabili di fatti e reati, mentre gli altri giornali li nascondevano per ovvi motivi… dimostrando di essere capaci di saper lavorare, di fare del sano giornalismo indipendente. Cioè di quello che in Puglia latita da troppo tempo. E questo ha dato fastidio a molti. Troppo fastidio.
Abbiamo fatto giornalismo. E lo abbiamo fatto grazie a voi cari lettori, che siete cresciuti di giorno, manifestandoci sempre la vostra fiducia ed interesse al nostro lavoro. E’ bello vedere un giornale nato a Taranto nel 1947 entrare nel suo 70° anno di vita. in cui stiamo preparando tante sorprese per voi tutti.
Buon anno nuovo ! E consentici di dirlo, buon 70° compleanno Corriere del Giorno. !