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25 Novembre 2024 01:01

Buon voto a tutti !

Si tratta di scegliere, di decidere per quale strada la nostra democrazia possa uscire più forte e autorevole. Il bicameralismo perfetto oggi indebolisce i governi in carica, li costringe a defatiganti negoziazioni e alla decretazione d’urgenza, che non è il modo migliore per tener conto del Parlamento.

di Michele Santoro

Non smetterò di ragionare. Né mi fermeranno gli insulti. Ho parlato al telefono con Massimo Bottura, lo chef italiano al primo posto nel mondo. Era terrorizzato dalla violenza che si è scatenata sul Web dopo la sua dichiarazione di voto per il . Oltre ai soliti riferimenti ai soldi, ha ricevuto minacce tipo “ti veniamo a prendere sotto casa”. È ignobile.

A me tocca l’accusa di essermi “venduto”, naturalmente senza indicare quando, come e perché. Ho invitato Grillo e Carla Ruocco a venire a controllare di persona i nostri conti. Non lo hanno fatto. Quindi non saprete mai la verità su di me. Ma sappiamo di sicuro che loro sono dei vigliacchi, peraltro coinvolti in quella cloaca massima delle accuse che è il sito TzeTze. Insultare gratuitamente chi non la pensa come te è, fra l’altro, un’offesa alla Costituzione che considera sacra la libertà d’opinione. Julie Conegliaro parla di “presidenzialismo” a proposito della riforma Boschi che, a suo dire, avrebbe portato a termine l’opera di Gelli e di Berlusconi. E mi rinfaccia, dopo aver avversato la P2, di aver cambiato radicalmente idea.

schermata-2016-12-04-alle-12-34-41Purtroppo per lui, anche i più accaniti critici della riforma evitano di definirla presidenzialista. Il Presidente del Consiglio, nel caso la riforma venisse approvata, riceverà la fiducia dalla Camera dei Deputati, e non per elezione diretta; e la Camera dei Deputati potrà togliergliela quando lo riterrà necessario, come avviene in una democrazia parlamentare. In realtà a difendere la Costituzione così com’è, oltre a una schiera di prestigiosi costituzionalisti, di artisti e giornalisti, c’è un mare di gente che nei valori fondamentali che professa non ci crede. Il ripudio del razzismo, l’avversione per il fascismo e la fiducia nella democrazia rappresentativa non mi sembrano cavalli di battaglia di Salvini, della Meloni e di Grillo. Saranno loro determinanti quando si tratterà di tradurre in politica l’esito del referendum.

Liberi di pensare che basterà togliere di mezzo Renzi per aprire la strada a un futuro radioso. Io non lo penso. E aspetto che i Cinque Stelle ci dicano cosa faranno dopo l’eventuale vittoria del No. Alcuni di voi non lo ritengono necessario e giustificano il loro silenzio, insulti e calunnie a parte. Ho sentito Di Maio dichiarare che loro una proposta di legge elettorale ce l’hanno e sono pronti a presentarla. Ma se gli altri non fossero disponibili a votarla, loro si siederanno con gli altri partiti per trovare una soluzione?

Poi ci sono i pentiti di aver votato a sinistra che mi considerano un nostalgico, come se mi fossi innamorato di Sofia Loren 50 anni fa e non mi facessi una ragione del fatto che la sua bellezza è sfiorita, mentre, sottinteso, apparivano sulla scena i grandi seduttori Di Battista, Di Maio, Meloni e Salvini. Io non ne subisco il fascino ma li aspetto alla prova dei fatti. Li trovo preparatissimi a parlare di scrofe ferite ma incapaci di farci comprendere quali bestie si propongono di allevare in alternativa. A meno che la Raggi, oltre a sfoggiare un inglese perfetto, stia rivoltando Roma come un calzino senza che me ne sia accorto. Intanto non capisco di quale incoerenza sarei colpevole. Berlusconi vota NO, ma chiunque conosca veramente la mia storia sa che sono stato sempre favorevole a cambiare la seconda parte della Costituzione, che non nei principi fondamentali ma nella parte attuativa risente di essere nata quando c’era ancora l’Unione Sovietica e la principale forza d’opposizione non era legittimata a governare. Quindi la necessità di percorsi più tortuosi per legiferare serviva anche a tener conto del Partito Comunista Italiano. Il bicameralismo perfetto oggi indebolisce i governi in carica, li costringe a defatiganti negoziazioni e alla decretazione d’urgenza, che non è il modo migliore per tener conto del Parlamento.

Le mie trasmissioni in passato raramente hanno potuto contare sulla sinistra, dalla quale non sono mai stato premiato. Invece hanno dato voce al movimento referendario di Mario Segni e Marco Pannella che imposero il superamento del perverso sistema delle preferenze a cui era molto affezionata la mafia. Riguardo alle regole fondamentali su cui si basa una società e alla lotta alla criminalità non ho mai distinto tra destra e sinistra ma tra battaglie giuste e sbagliate. Dunque distinguere i poteri del Senato da quelli della Camera non è sbagliato, non è sbagliato avere un Senato che non sia eletto alla stessa esatta maniera della Camera. Se avessero la stessa fonte di legittimazione non si potrebbe lasciare soltanto ai deputati il potere di dare e togliere la fiducia al governo. Ma ho sempre avversato l’Italicum perché pretendo di essere io a scegliere chi mi deve rappresentare.

Renzi ha compiuto errori abissali, ha personalizzato questa campagna oltre ogni limite, ma si è impegnato a cambiare la legge elettorale con un consenso ampio. Mi auguro che si scelga la strada dei collegi uninominali dove si possa scegliere il candidato migliore per rappresentare un territorio. Se Renzi dovesse vincere non ci saranno dittature ma libere elezioni. Il Movimento Cinque Stelle, Berlusconi e Salvini potranno batterlo con un programma credibile. Se invece perderà non sappiamo cosa accadrà perché nessuno ha voluto dircelo. Si tratta di scegliere, non tra l’abisso o il fallimento delle banche, e la continuità senza scosse, ma di decidere per quale strada la nostra democrazia possa uscire più forte e autorevole. Grillo vuole che votiate con la pancia, con la rabbia, col disprezzo per i vostri avversari, io vi auguro di votare con la testa. Come farò io. In modo da poter controllare successivamente l’esito del vostro voto e comprendere se avete sbagliato o avete visto giusto.

In alternativa sarebbe meglio votare col culo, lanciando in aria una monetina, così almeno potremo prendercela con la cattiva sorte. Buon voto a tutti!

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