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22 Novembre 2024 06:14

Calendario 2020 Polizia di Stato: il lavoro dei poliziotti raccontato in bianco nero

Il calendario realizzato con gli scatti del fotografo  Paolo Pellegrin, una delle più ammirate firme della fotografia italiana e fotoreporter di guerra, nonché, vincitore di dieci edizioni del World Press Photo, è stato dedicato dal Capo della Polizia Gabrielli a Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, i due agenti uccisi nella sparatoria avvenuta nella questura di Trieste lo scorso 4 ottobre. ALL'INTERNO IL CALENDARIO ED IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE

di Antonello de Gennaro e Paolo Campanelli

Si è svolta ieri la presentazione del calendario della Polizia di Stato 2020, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con la partecipazione del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli e del presidente dell’Unicef italia Francesco Samengo .

 Il vice direttore del Tg1 Filippo Gaudenzi, ha moderato la presentazione, a cui hanno partecipato  la photoeditor Tiziana Faraoni, ed il giornalista Lirio Abbate vice direttore del settimanale “L’Espresso” . Fra gli ospiti, l’attore Cesare Bocci, interprete del vice commissario Mimì Augello nella fiction “Il commissario Montalbano“, l’attrice Tosca d’Aquino, interprete del ruolo di una poliziotta con un figlio autistico nella fiction “I bastardi di Pizzofalcone”  prodotta e trasmessa dalla RAI, ed i poliziotti ritratti nelle foto del calendario , i quali hanno raccontato la loro esperienza vissuta spalla a spalla con il fotografo Paolo Pellegrin, una delle più ammirate firme della fotografia italiana e fotoreporter di guerra, nonché, vincitore di dieci edizioni del World Press Photo.

Paolo Pellegrin come ama definirsi è un fotografo-artigiano, da sempre in prima linea; per i suoi reportage nei territori martoriati dai conflitti, in luoghi di dolore e desolazione è entrato a pieno titolo a far parte della celebre Magnum Photos, l’Agenzia di Robert Capa e di Henry Cartier-Bresson. Uno dei più noti al mondo, dalla caratteristica cifra stilistica del bianco e nero, un tratto tipico della sua agenzia e di chi lavora “sul campo”, ha realizzato numerosi reportage con le forze dell’ordine, soprattutto negli Stati Uniti; è la prima volta che si cimenta in un progetto simile.

Per realizzare questo progetto ha seguito la traccia delle tre parole chiave che sono il focus della professione della Polizia – passioneimpegno e servizio – e le ha tradotte nel suo linguaggio diretto ed essenziale, lasciando scorgere volti, espressioni e azioni di chi è intento a svolgere una professione complessa, che richiede attenzione, professionalità e grande abnegazione. “Ho cercato per quanto possibile, di ricreare le condizioni di lavoro che mi appartengono: situazioni reali, operative. Non volevo che venissero prodotte delle scene ad hoc per me. Lo spirito di questo lavoro, in questi 12 scatti, è stato quello di raccontare sul campo in modo veritiero il lavoro della polizia”  ha spiegato Pellegrin.

I dodici scatti che ci accompagneranno per l’anno che verrà non sono pose plastiche o dinamismi elaborati, bensì veri e propri scatti rubati da Paolo Pellegrin, tutti rigorosamente ì in bianco e nero,  una scelta che sta ad indicare la presenza invisibile ma costante degli agenti fra le luci e ombre della quotidianità. Scatti che non devono essere letti in maniera individuale – anche se poi ogni singola immagine ha un ben preciso soggetto e significato – ma come un reportage, “una somma di istantanee specifiche che messe insieme hanno l’ambizione di formare un racconto”, racconta il fotografo. Del resto questo è proprio lo stile e la tipologia di lavoro che contraddistingue la carriera di Pellegrin.

Il calendario è stato dedicato dal Capo della Polizia Gabrielli a Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, i due agenti tragicamente morti in occasione della sparatoria avvenuta nella Questura di Trieste lo scorso 4 ottobre. Colleghi che “ci hanno lasciato in maniera tragica – sottolinea Gabriellima anche con quel video registrato durante un servizio in piena notte che racconta la nostra voglia di essere sempre al servizio della gente“; le foto che non sono state inserite nel calendario sono state raccolte in una piccola mostra

Anche quest’anno il ricavato della vendita del calendario andrà all’Unicef, con la quale il Dipartimento ha una partnership ormai ventennale, per sostenere il progetto connesso alle celebrazioni del trentesimo anniversario della convenzione dell’Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e al Fondo di assistenza per il personale della Polizia, per finanziare il “piano Marco Valerio rivolto alle famiglie, figli e a ex dipendenti affetti da gravi patologie croniche.

La partnership con Unicef ha permesso di raccogliere, dal 2001 ad oggi, circa 2 milioni e 650mila euro e grazie a quei fondi sono stati completati diversi progetti, tra cui “Yemen”, realizzato col contributo di 176.949 euro da parte della Polizia di Stato. Come per la precedente edizione, il Comitato italiano per l’Unicef ha deciso di riservare parte del ricavato delle vendite del calendario al Fondo assistenza per il personale della Polizia di Stato, per finanziare il Piano “Marco Valerio”, rivolto ai figli minori dei dipendenti ed ex dipendenti della Polizia di Stato affetti da gravi patologie croniche.

Dove acquistare il calendario della Polizia di Stato

L’acquisto del Calendario della Polizia di Stato, è possibile presso il Museo delle Auto della Polizia, sito in Roma, via dell’Arcadia 20 e presso gli URP (uffici relazioni con il pubblico) delle Questure, previa prenotazione ed un versamento, di € 8.00 per l’edizione da parete e di € 6.00 per quella da tavolo, sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Comitato italiano per l’Unicef”, avendo cura di inserire nella causale Calendario della Polizia di Stato 2020 per il progetto Unicef “Trentesimo anniversario della Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

A partire da oggi  tutti i cittadini potranno anche acquistarlo anche online sul sito www.unicef.it nella sezione “Regali e prodotti” o presso il sito della Polizia di Stato. La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli Uffici relazioni con il pubblico di tutte le questure d’Italia che forniranno dettagli sulla consegna.

 

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Grazie, Antonello de Gennaro

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