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12 Aprile 2025 20:26

Campania, stop al terzo mandato. Per la Consulta La legge è incostituzionale

Secondo la Corte Costituzionale la legge che consentirebbe al governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi per la terza volta è incostituzionale perché viola l'articolo 122 della Costituzione

La legge della Regione Campania che consentiva al presidente della Giunta regionale uscente, che ha già svolto due mandati consecutivi, di candidarsi per un terzo mandato è incostituzionale . Lo ha sancito la Corte costituzionale, dopo la camera di consiglio tenutasi oggi pomeriggio

La motivazione: violato l’articolo 122

L’articolo 1 della legge regionale n. 16/2024 della Regione Campania, spiega Palazzo della Consulta, dopo aver previsto il principio generale di non immediata rieleggibilità dopo due mandati consecutivi, ha tuttavia stabilito che, “ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”. Con tale ultimo inciso, secondo i giudici costituzionali, “il legislatore campano ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato consecutivo posto dal legislatore statale con la legge statale n. 165/2004“. Così facendo, ha violato l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, che attribuisce al legislatore regionale il compito di disciplinare le ipotesi di ineleggibilità del presidente della Giunta regionale nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica.

Divieto per tutte le Regioni ordinarie

E i giudici concludono:  “Il divieto del terzo mandato consecutivo opera per tutte le Regioni ordinarie, dal momento in cui esse hanno adottato una qualsiasi legge in materia elettorale, nel contesto di una scelta statutaria a favore dell’elezione diretta del presidente della Giunta regionale”. Lo afferma la Corte Costituzionale, dichiarando incostituzionale la legge della Regione Campania. L’avvocato difensore della Regione, Giandomenico Falcon, dice in premessa: “Il quadro è complesso ma nel ricorso non compare. Mi hanno colpito alcune cose: non capisco perché le leggi di Marche, Veneto e Piemonte vadano bene e quella della Regione Campania no”.

Le eccezioni mosse nel ricorso del governo

Il governo ha impugnato la norma regionale e ha chiesto ai giudici costituzionali di decidere sul “limite al numero dei mandati consecutivi alla carica di presidente della giunta regionale”, sulla “previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo (ovvero sul divieto di terzo mandato)“, ma anche “sul computo dei mandati a decorrere da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della legge regionale 16 del 2024″. Oggetto del contendere sono infine anche la “denunciata introduzione di una previsione elusiva del divieto di terzo mandato consecutivo” ed “il contrasto con il principio di eguaglianza nell’accesso alle cariche elettive”

De Luca: “Dalla Consulta una straordinaria performance”

“Straordinaria performance giuridica dell’alta corte”. Inizia così la nota della Regione Campania con la dichiarazione del presidente della giunta, Vincenzo De Luca, dopo la decisione della Consulta che ha bocciato la legge regionale sul terzo mandato. “Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti. La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”, la dichiarazione del ‘governatore’ campano.

Pd: “Ora una pagina nuova, anche con De Luca”

“Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale. Ora abbiamo la responsabilità di aprire tutti insieme, anche con chi ha guidato la Regione Campania in questi anni e con il partito campano, una pagina nuova, lavorando al progetto e alla coalizione di governo per la prossima legislatura, nella consapevolezza che quella campana sarà la sfida più importante della prossima tornata di elezioni regionali. Il nostro obiettivo come abbiamo detto chiaramente ben prima di oggi e partendo dal lavoro importante messo in campo in questi dieci anni di governo della regione, è la costruzione di una coalizione progressista che unisca tutte le forze politiche e civiche alternative alla destra, sul modello dell’alleanza che nel 2021 ha portato alla vittoria a Napoli e sulla base della condivisione di un programma di governo per la Campania“. Così Antonio Misiani, commissario Pd Campania

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