ROMA. Un terremoto dietro l’angolo. Non c’è pace per la nomina del procuratore di Roma. Il “caso Palamara”, e le migliaia di chat scambiate tra magistrati, potrebbe presto sfociare in decine di istruttorie per incompatibilità ambientale che riguardano altrettanti uffici giudiziari.
A commentare all’Adnkronos quanto scritto dal Fatto Quotidiano a proposito di un ricorso al Tar del Lazio per la nomina a procuratore capo di Rom è Marcello Viola, attuale procuratore generale di Firenze
“Ci sto ragionando, i termini sono ancora aperti, ma ancora non l’ho fatto, però ci sto pensando“. , che ha detto: “Mi ha molto sorpreso il titolo così sparato del Fatto Quotidiano anche se poi ho letto il testo dell’articolo e non dice che il mio ricorso è stato presentato, ma che starebbe per arrivare, affermazione un po’ forte perché al momento ci sto pensando, questo è vero“.
Viola ha poi aggiunto: “Il ricorso è un diritto, i termini per la presentazione mi pare scadano martedì, quindi c’è tempo, nell’arco di pochi giorni deciderò”.
Ed oggi il Procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, ha impugnato innanzi al Tar Lazio la nomina di Michele Prestipino Giarritta quale Procuratore della Repubblica di Roma. Lo rende noto l’avvocato di Viola, Girolamo Rubino.
Anche il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo ha formalmente presentato ricorso al Tar del Lazio contro la nomina di Michele Prestipino Giarritta a procuratore capo della Repubblica di Roma.
Secondo quanto emerso il ricorso sarebbe basato sul fatto che Creazzo, procuratore capo a Palmi (in Calabria) dal 2009 e a Firenze dal 2014, per essere designato all’incarico avrebbe più titoli del nuovo procuratore capo di piazzale Clodio Michele Prestipino.