Fuochi d’artificio, botti e petardi sono purtroppo immancabili nella notte di San Silvestro, specialmente al sud, e costituiscono sono una vera e propria tortura per gli animali che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata e sensibile della nostra. La Fondazione Amici dei Cani onlus, presieduta da oltre 15 anni dal nostro direttore Antonello de Gennaro lancia un appello a tutti a non utilizzare i botti e fornisce alcuni consigli dedicati a chi possiede un animale perché il Capodanno non diventi una notte da incubo per gli amici a quattro zampe. I botti possono causare negli animali diversi stati d’animo: dal semplice disorientamento alla paura, al terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione. Non tenete assolutamente i cani legati a catena: nella foga di scappare o di liberarsi, si potrebbero strozzare da soli;
La prima regola, quindi, è di non lasciarli soli né all’aperto ma custodirli in luoghi tranquilli e protetti. Nei casi di animali anziani, cardiopatici o particolarmente sensibili ai rumori, rivolgersi con anticipo al proprio veterinario di fiducia.
Altra regola fondamentale, assicurarsi che abbiano tutti gli elementi identificativi possibili (microchip e medaglietta con un recapito) per facilitare le ricerche in caso di fuga dell’animale spaventato dal rumore. Nel caso, denunciare subito lo smarrimento alla Polizia Municipale o alla Asl.
Se il cane è all’aperto: sistemarlo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro, con il suo giaciglio e alcuni oggetti familiari: giochi, ciotole, qualcosa da rosicchiare. Eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel caso tentasse di fuggire e non tenerlo legato alla catena perché potrebbe ferirsi. Quando il rumore dei ‘bottì si fa più forte, è bene stare con il proprio animale e cercare di sdrammatizzare distraendolo con il gioco senza dar peso alle sue ansie. Insomma, è più efficace la “cura dell’allegria“.
Se il cane resta a casa da solo: lasciare le luci accese, le porte aperte e almeno due stanze a disposizione; il suo giaciglio deve essere ben raggiungibile; non lasciare oggetti che lo possano ferire; inibire i nascondigli troppo angusti per evitare che si ferisca per entrarci; lasciare liberi i soliti nascondigli; lasciare a disposizione i suoi giochi, qualcosa da rosicchiare e la ciotola dell’acqua (anche se, quando un cane è spaventato, non mangia e non beve); cercare di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o Tv.
Se il cane è in casa con il proprietario: informare gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere (è meglio se rimangono passivi lasciando al proprietario il controllo della situazione); lasciare le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben raggiungibile; inibire i nascondigli troppo angusti; se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza, deve farlo di sua iniziativa; non controllarlo, non deve pensare di essere al centro dell’attenzione e deve muoversi liberamente; se abbaia, ulula o guaisce, distrarlo; non tenere radio o televisione con volume molto alto. Soprattutto non guardateli negli occhi: il rischio è di intimorirli ed aumentare così la loro paura.
Attenzione ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie di fuga. Cercare di sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; proteggerlo o confortarlo senza dar peso alle sue ansie.