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22 Dicembre 2024 07:05

Carabinieri e Guardia Costiera di Taranto denunciano 6 persone per produzione, detenzione e commercializzazione di “cozze nere” in cattivo stato di conservazione

I pescatori tarantini sorpresi dai militari mentre trasportavano 400 kg. di “cozze nere” appena raccolti dagli impianti del 1° seno del Mar Piccolo, in violazione dell’ordinanza regionale che disciplina la coltivazione e la movimentazione dei mitili nello specchio acqueo.

TARANTO –  I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale e del N.A.S. di Taranto affiancati dai militari della Sezione Polizia Marittima della locale Guardia Costiera, nel corso della mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad un’attività di controllo in materia di coltivazione e commercializzazione dei prodotti ittici.

Le attività di controllo si sono svolte anche mediante servizi di osservazione eseguiti a bordo di unità navale della Guardia Costiera, e  venivano individuati e bloccati due pescatori tarantini che venivano sorpresi dai militari mentre, a bordo di imbarcazioni del tipo gozzo a motore, trasportavano complessivamente 400 kg. di “cozze nere” appena raccolti dagli impianti del 1° seno del Mar Piccolo, in violazione dell’ordinanza regionale che disciplina la coltivazione e la movimentazione dei mitili nel citato specchio acqueo.

Nell’ambito dell’ attività svolta, i carabinieri del N.A.S. di Taranto hanno sorpreso 4 soggetti mentre commercializzavano per la strada , in diversi quartieri della città, mitili e prodotti ittici, allo stato sfuso, in cattivo stato di conservazione, privi di bollo sanitario, di etichettatura e certificazione attestante la zona di provenienza e di produzione, sequestrando complessivamente 110 kg. di “cozze nere” e 30 kg. di prodotti ittici di vario tipo.

Le persone identificate sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria tarantina, venendo ritenuti responsabili, a vario titolo, di produzione, detenzione e commercializzazione di sostanze alimentari nocive, nello specifico frutti di mare, di inottemperanza ad un provvedimento dell’Autorità e di commercializzazione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Le due imbarcazioni ed i relativi motori fuori bordo sono stati sottoposti a sequestro e collocati in apposita area portuale vigilata, mentre i mitili ed i prodotti ittici immediatamente distrutti a mezzo autocompattatore.

 

 

 

 

 

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