Con una comunicazione chiara e documentata inconfutabilmente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni con una diretta streaming da Palazzo Chigi ha fatto chiarezza sul “caro-benzina” evidenziando molti aspetti che alla stampa “schierata” e politicizzata erano sfuggiti, e che evidenziano che il prezzo della benzina era ancora più alto sotto il Governo Monti e sotto il Governo Draghi, ancor prima quindi della guerra fra Russia ed Ucraina. I dati mostrati peraltro sono pubblici in quanto presenti per legge sul sito dell’ ex-Mise, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Quindi consultabili da tutti.
Per arginare le condotte illecite dei soliti “furbetti” del settore , che speculano sul prezzo di benzina presso i distributori la Guardia di Finanza assicurerà per il 2023 un’attività di “enforcement” strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi.
Il prezzo determinato dal ritorno della accise ha dato a tanti “furbetti” (o ladroni ?) l’occasione di speculare dalle pompe di benzina fino al costo del trasporto delle merci e, quindi, del prodotto finale, e purtroppo nel nostro benedetto Paese quando i prezzi salgono difficilmente tornano più giù.
La Guardia di Finanza ha reso noto ieri il numero delle contestazioni sollevate per violazione della disciplina dei prezzi dei carburanti nel 2022: su 5.187 interventi, sono state 2.809 le violazioni riscontrate. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al ministero, il che dimostra che il settore della benzina va sempre tenuto sotto continua osservazione.
Arriva un apposito decreto per informare in tempo reale gli automobilisti ed i traspostatori sull’andamento del costo dei carburanti, con l’obiettivo di combattere le speculazioni: le stazioni di servizio avranno l’obbligo di esporre «con specifica evidenza» accanto al prezzo praticato il prezzo medio nazionale (giornaliero) pubblicato dal ministero delle Imprese. Per chi non si adegua si rafforzano le sanzioni, comminate dal prefetto.
In caso di recidiva si rischia la sospensione dell’attività «per un periodo da 7 a 90 giorni». Con un apposito decreto ministeriale il governo Meloni introdurrà anche un tetto massimo al prezzo praticabile dalle stazioni di servizio che operano lungo la rete autostradale. Si rafforzano inoltre “i collegamenti tra Garante prezzi e Antitrust, per reprimere sul nascere condotte speculative”. E si “irrobustisce” la collaborazione tra Antitrust e Guardia di Finanza.
Il presidente dell’Autorità Garante Roberto Rustichelli ha scritto ieri al Gen. Giuseppe Zafarana comandante generale della Guardia di Finanza chiedendo la documentazione dei recenti controlli sui prezzi dei carburanti, “con particolare riferimento alle violazioni accertate”. Anche il premier Giorgia Meloni ed il ministro Giancarlo Giorgetti hanno incontrato a Palazzo Chigi il comandante Zafarana per fare il punto e valutare ulteriori azioni di contrasto alle speculazioni.