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22 Dicembre 2024 17:09

Casalino e la sua frase contro i down: la ricostruzione sul video

Un video del portavoce M5S e del premier Conte a Palazzo Chigi è diventato "virale" e sta facendo discutere tutto il web . Abbiamo cercato di ricostruire come siano andate le cose.

ROMA – Rocco Casalino, portavoce di Palazzo Chigi, “baricentro” della comunicazione del Movimento Cinquestelle,  in un video pubblicato in rete  si lascia andare a commenti sgradevoli su  anziani, bambini e down, che gli “fanno schifo come fa schifo un ragno“, lo “irritano” e   gli “danno fastidio” . Nel video ormai diventato virale nel web e nei socialmedia,  Casalino  sottolinea: “Non ho nessuna voglia di relazionarmi a loro, non ho nessuna voglia di aiutarli, poveretti che gli è capitata ‘sta cosa. Che ci posso fare è così“.

L’estratto di un filmato del 2004, che è stato rilanciato da numerosi organi di informazione e sul web, ha scatenato una vera propria tempesta politica sul portavoce di Palazzo Chigi, già finito nell’occhio del ciclone. Da tutti i partiti. eccetto la maggioranza di governo  viene chiesto al premier Conte di rimuoverlo dal vertice del suo ufficio stampa: “E’ indegno di ricoprire quel ruolo“. L’ ex partecipante alla 1a edizione del Grande Fratello, è fuori di sè, ed attacca la stampa, cioè i suoi colleghi (Casalino è giornalista professionista iscritto all’ Ordine Regionale della Lombardia n.d.r. )  sostenendo che si tratta di “vere e proprie bufale sul mio conto, con il solo obiettivo di colpirmi – si difende sul Blog dei 5 Stelleper infangarmi e mettere in dubbio la mia professionalità“. Ma dall’opposizione il senatore Edoardo Patriarca (Pd) rincara la dose “Non è la prima volta che lo sentiamo pronunciare frasi offensive e discriminatorie; l’imbarazzo di Conte si palesi in un licenziamento per il portavoce di Palazzo Chigi“.

 

 

Casalino per giustificare gli insulti proferiti nei confronti delle persone anziane e dei disabili si difende: “È stato pubblicato un video che risale ad oltre 10 anni fa  quando frequentavo il Centro Teatro Attivo di Milano, come si vede benissimo dalla lavagna alle mie spalle. In quel corso si sviluppava lo studio dei personaggi, li si interpretava, forzandone i caratteri in maniera anche paradossale e provocatoria. Le mie parole sono inserite in quel contesto e non rappresentano assolutamente il mio pensiero, né oggi né allora. Non capirlo è un atto di assoluta malafede“.

Il filmato originale del video  incriminato, che integralmente dura circa un’ora e mezza (con alcuni tagli) è stato pubblicato nel maggio scorso  da Enrico Fedocci, attualmente giornalista Mediaset, che a quel tempo era direttore di un corso di formazione professionale della Provincia di Milano organizzato all’Istituto Bauer, è presente online su YouTube, dove si vede Rocco Casalino seduto in cattedra raccontava di se stesso, di chi era, di quello che faceva, e rispondendo alle domande dei ragazzi, parlava la sua vita, della sua carriera, spiegando i meccanismi che mette in atto per raggiungere il successo con il suo personaggio costruito anche sull’arte, o meglio sul mestiere, della provocazione.

Casalino nel filmato risponde alla domanda di una studentessa “come fai a dire mi fanno schifo i bambini, gli handicappati, i vecchi? Come fai, la fratellanza o ce l’hai o non ce l’hai. E non è né di destra né di sinistra”, confessando i propri sentimenti nei confronti delle persone con sindrome di Down : “poverini non capiscono niente”   e parlando degli anziani diceva : “Ma poi chi ci va in un centro di handicappati. Diciamo diciamo… poi stiamo tutto il giorno a fottercene. Sai quante volte mi hanno chiamato in questi centri! Ci sono persone che si dedicano, vanno, aiutano, io non sono fatto così. Mia madre quando sarà anziana? La porterò in una casa di cura, pagherò per non sopportare mia madre da vecchia“.

Il collega Fedocci ha anche fatto un tweet per chiarire la vicenda e la sua posizione “Ho invitato Rocco Casalino come esercitazione per i ragazzi, come simulazione di una conferenza stampa/intervista, un incontro con un personaggio. Non si trattava di recitazione, raccontava se stesso agli studenti”.   “Dopo l’incontro mi resi conto che Casalino aveva suscitato in loro grande antipatia. Una antipatia, che molti di loro fecero emergere in maniera molto evidente negli articoli scritti come esercitazione. Rendendo di per se il pezzo non pubblicabile, perché scritto di pancia. Ricordo che agli studenti, spiegai che compito del giornalista era anche quello di distinguere tra provocazione – come quella messa in atto da Casalinoe la realtà“, aggiunge Fedocci.

Casalino aveva già chiesto mesi fa a Fedocci, di cancellare il video in questione da web, intuendo che prima o poi sarebbe venuto a galla. “In un primo momento Casalino mi diede l’ok, poi mi disse ‘mi stanno equivocando tutti’. Prima di entrare in aula gli chiesi di sollecitare i ragazzi. Era in un momento nel quale Casalino provava ad uscire dal dimenticatoio dei reality televisivi e dopo quella esperienza intraprese una nuova carriera da giornalista“.

“Ho portato tra i vari Mario Moretti, ex capo delle Brigate Rosse, Platinette, l’inviato di guerra Ettore Mo, lo speaker radiofonico Zap Mangusta ma anche dirigenti della  Polizia per simulare conferenze stampa su omicidi, operazioni antidroga, affinché gli studenti imparassero a gestire vari argomenti, in modo tale che nel successivi stage nei giornali sapessero trattare più temi. Faccio presente che Rocco Casalino, ai tempi reduce dalla Casa del Grande Fratello, era un personaggio tv, piuttosto discusso per le sue ospitate a Buona Domenica ai limiti col trash“, spiega Fedocci.

Con riferimento  all’indirizzo del Centro Teatro Attivo che appare nel video alle sue spalle sulla lavagna Fedocci spiega che “non c’entra nulla è riferito a un corso di dizione tenuto da un docente prima del suo incontro, una indicazione per i ragazzi che avessero voluto frequentare corsi specifici”Enrico Fedocci  successivamente ha dedicato alla spinosa questione anche un post Facebook,  in cui spiega di aver sollecitato Casalino ad essere provocatorio nel suo intervento.

Il docente del corso che ha scritto il messaggio sulla lavagna è il doppiatore Pino Pirovano. che al quotidiano La Repubblica ha dichiarato  “Il Centro Teatro Attivo dove lavoro ancora oggi non ha nulla a che fare con quella situazione. Strano che sia stato fatto lavorare su un personaggio così sopra le righe. Contrasta profondamente con la nostra politica didattica“. Annina Pedrini direttrice del Centro teatrale, infastidita dal clamore  dopo essere stato coinvolto  anche in occasione dell’intervista alle ‘Iene‘, quella “sull’odore dei poveri”  ha precisato e di fatto smentito il giornalista grillino : “Questo video non è stato girato presso la nostra sede. Centro Teatro Attivo è una scuola che da sempre promuove l’inclusione attraverso il teatro e si dissocia completamente dai contenuti espressi dal sig. Casalino,  confermando che lo stesso era iscritto ad un loro corso. Senza però aver spiegato quale.

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