Cronaca Giudiziaria

Le anomalie di quanto accade nella Cittadella della Carità di Taranto, non sono una novità per il CORRIERE DEL GIORNO, unico organo di informazione che ha sempre puntualmente denunciato quanto accadeva dietro le quinte, mentre la stampa locale correva a fare il baciamano al vescovo Santoro, che finalmente è andato in pensione

ALL’INTERNO IL RICORSO AL RIESAME DEL PM CIARDO Nel frattempo è sempre più assordante il silenzio del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, che sinora non ha speso una sola parola sull’indagine affidata dalla Procura di Taranto agli investigatori della Polizia di Stato.

Sui siti dei quotidiani locali sui siti dei quotidiani locali (Buonasera Taranto, il Nuovo Quotidiano di Puglia, La Gazzetta del Mezzogiorno, L’ Edicola del Sud) ) non viene data alcuna notizia dell’ assoluzione. Probabilmente per non irretire qualche magistrato “amico” che voleva far condannare Ippazio Stefàno. Ma per fortuna anche a Taranto esistono e lavorano dei giudici sereni ed equilibrati, che non cercano protagonismo mediatico. E giornalisti che fanno cronaca giudiziaria correttamente.

Resta da chiedersi a questo punto quanto sono costate inutilmente allo Stato, e quindi al contribuente, tutte queste indagini che si sono sciolte come neve sotto al sole, mentre i magistrati salentini hanno fatto carriera…

ESCLUSIVA ! ALL’INTERNO L’ORDINANZA CAUTELARE INTEGRALE CON TUTTI I NOMI E LE INTERCETTAZIONI Le indagini della Squadra mobile, coordinate dalla procura di Taranto, avevano infatti portato alla luce il ruolo ed il modo di agire dello spregiudicato commerciante di auto che vantava amicizie fra le diverse organizzazioni della criminalità ionica.

La nave di Sos Mediterranée aveva deviato dal suo tragitto verso il porto sicuro del capoluogo pugliese per soccorrere alcuni migranti, fa sapere l’Ong

AGGIORNAMENTO: LA PROCURA RICORRE AL RIESAME E CHIEDE L’ARRESTO DI MATICHECCHIA E PISANO ndagati il direttore generale del Comune di Taranto, Carmine Pisano, il comandante della Polizia Locale Michele Matichecchia entrambi “fedelissimi” del sindaco Melucci, per i quali la Procura aveva chiesto l’arresto. ALL’INTERNO L’ORDINANZA INTEGRALE

I NOMI DEGLI ARRESTATI E L’ORDINANZA INTEGRALE DI ARRESTO Il questore di Taranto, Massimo Gambino, in precedenza aveva emesso una serie di Daspo nei confronti di alcune decine di tifosi del Foggia per quanto avvenuto allo stadio Iacovone.

Le richieste di pena riguardano anche altri nomi noti come l’ex-deputato Italo Bocchino, l’imprenditore Alfredo Romeo e l’ex ufficiale del Noe Gianpaolo Scafarto

I documenti saranno visionati nell’ambito dell’inchiesta esplorativa senza ipotesi di reato sul pandoro sponsorizzato dall’influencer

Il collegio difensivo del procuratore Capristo ha contestato con decisione l’infondatezza delle contestazioni della pubblica accusa rappresentata dalla pm Anna Gloria Piccininni della Procura di Potenza, ed infatti l’avvocato Angela Pignatari ha affermato nella precedente udienza che “sono basate solo su suggestioni”

L’operazione, nel suo sviluppo, aveva consentito l’arresto di 27 affiliati e il sequestro di oltre 3,3 tonnellate di droga (marjuana, cocaina ed eroina).

Risulta difficile anche per gli investigatori accertare e quantificare il tesoro del boss di Cosa Nostra . Si parla di quasi 4 miliardi di euro, stima per difetto, dei guadagni di una vita piena di traffici di droga, estorsioni, riciclaggio, di guadagni illeciti nei settori fuorilegge più diversi, una quantificazione sulla base di quel che lo Stato, negli anni, è riuscito a sequestrare e confiscare al padrino di Castelvetrano e ai suoi numerosi prestanome. 

Il tribunale di Latina ha disposto il rinvio a giudizio per la moglie e la suocera del parlamentare eletto con l’alleanza verdi-sinistra. A gennaio la prima udienza

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano ha eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per l’importo complessivo di 86.469.931,21 euro nei confronti di Ups-United Parcel Service Italia srl società leader nel settore della logistica, per somministrazione illecita di manodopera.

Secondo il Tribunale degli Emirati non è necessaria la custodia cautelare in carcere perché non c’è pericolo di fuga. Si attende la richiesta di estradizione dall’Italia

Le pene proposte sono state considerate manifestamente sproporzionate per difetto. Ma anche la considerazione del danno come particolarmente tenue è stata ritenuta incongrua e non accoglibile. I festeggiamenti di Gedi e dei loro legali, ma anche dei giornalisti, sono rimandati a tempi migliori.

Destinatario di un ordine di esecuzione di pena emesso nel 2022, deve scontare una pensa residua di quasi 6 anni e mezzo

La settimana scorsa Amara è stato già rinviato a giudizio  in un’altra vicenda connessa ai suoi interrogatori un merito alla loggia Ungheria ed al complotto Eni: a seguito della richiesta dei pm Stefano Civardi e Monia Di Marco la Gip Angela Minerva del Tribunale di Milano lo ha mandato a processo, per rispondere dell’accusa di avere prima del 17 febbraio 2020  filmato in Procura con una microcamera nascosta il 25 gennaio 2020, consegnandone dopo almeno una pagina dei propri allora segretissimi verbali su “loggia Ungheria” e “Eni” al suo sodale Vincenzo Armanna.

Si è svolto oggi il primo faccia a faccia con la famiglia dell’omicida dall’assassinio di Giulia Cecchettin dell’11 novembre