di Silvia Signore
Dopo giorni di Silenzio, Chiara Ferragni è tornato sui social e chiesto scusa per il caso del pandoro Balocco per il quale le è stata data una multa dall’antitrust. Una Ferragni completamente diversa dal solito è apparsa su Instagram con la voce tremolante, trattenendo le lacrime con difficoltà. Il volto sofferente, struccata, con un maglioncino grigio senza nessuna mise elegante o griffata.
Le scuse arrivano dopo la sanzione per “pratica commerciale scorretta” che riguarda il Pandoro Pink Christmas lanciato da Balocco a novembre 2022 “firmato” Chiara Ferragni, in vendita al costo di oltre 9 euro (rispetto ai circa 3,70 euro del pandoro classico): l’operazione lasciava credere ai consumatori che acquistando il pandoro avrebbero contribuito a un’operazione benefica, mentre invece la Balocco ben prima dell’iniziativa aveva già effettuato la donazione di 50mila euro .
La nota influencer Chiara Ferragni per uscire dalla gogna mediatica in relazione alla vicenda legata al pandoro Balocco griffati con il suo nome e la sanzione inflitta dall’Antitrust ha chiesto scusa e dichiarato. “Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Ed e quello che voglio fare ora. Chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini“.
“Ma non basta” ha aggiunto la Ferragni “lo faccio pubblicamente” perché mi sono resa conto di aver commesso un errore di comunicazione. Un errore di cui farò tesoro in futuro, separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali. Perché anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci” .
“Come ho già detto nei giorni scorsi impugnerò il provvedimento dell’Agcm perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione una attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio. Ma, se la sanzione definitiva dovesse essere – come spero – inferiore a quella decisa dall’ Agcm, la differenza verrà aggiunta al milione di euro. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far si che da questo errore si generi qualcosa di costruttivo e di positivo” ha concluso.
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