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22 Novembre 2024 00:05

Chiusa la seconda indagine su Visibilia: indagata Daniela Santanchè per falso in bilancio

La Procura di Milano ha chiuso il filone di inchiesta sul dissesto di Visibilia nel quale tra gli indagati figura la ministra del Turismo, in vista della richiesta di processo,

La Procura di Milano in vista dell’imminente richiesta di processo, ha chiuso oggi il filone di inchiesta sul dissesto della Visibilia nel quale tra gli indagati figura Daniela Santanchè. Alla ministra del Turismo, presidente di Visibilia Editore fino al gennaio 2022, i pm Marina Gravina e Luigi Luzi con l’aggiunto Laura Pedio contestano il reato di “falso in bilancio”. Nelle scorse settimane è stata chiusa la prima tranche dell’ indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria della Guarda di Finanza di Milano, nel quale invece la senatrice di FdI è accusata di “truffa aggravata” all’Inps per la gestione ed utilizzo dei fondi della cassa integrazione nel periodo del Covid.

I pm: “Santanchè tracce profitto con dati falsi nei bilanci”

Daniela Santanchè , assieme ad altri ex amministratori, consiglieri e sindaci di Visibilia Editore, tra il novembre 2014 e il dicembre 2021, ossia quando è stata prima consigliere, poi ad e presidente “nonché soggetto economico di riferimento del gruppo Visibilia, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso” avrebbe, con gli altri a vario titolo, “consapevolmente esposto nei bilanci di esercizio della società riferibili agli anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero per un ingiusto profitto“. E’ quanto scrivono i pm milanesi nell’avviso di chiusura delle indagini. 

Nel provvedimento si sottolinea come 15 delle 17 persone indagate, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, ciascuno in ragione delle cariche rivestite“, abbiano omesso “ogni attività di accertamento sulla corrispondenza del bilancio alle risultanze delle scritture contabili e sull’osservanza delle norme stabilite in tema di valutazione del patrimonio sociale, ed anzi esprimendo parere favorevole all’approvazione del bilancio” di Visibilia Editore spa, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, “al fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto (prosecuzione dell’attività di impresa nascondendo al pubblico le perdite, evitando sia la necessaria costosa ricapitalizzazione, sia la gestione meramente ‘conservativa’, ottenimento di liquidità mediante l’emissione di prestiti obbligazionari convertibili; mantenimento dei rapporti contrattuali, bancari e finanziari in essere; mantenimento della quotazione)“.

In tal modo, per gli inquirenti “consapevolmente esponevano” nei bilanci di esercizio della società – dal 2016 al 2022 – nelle relazioni o nelle altre comunicazioni sociali dirette ai soci o al pubblico, “fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore” si legge nel documento firmato dalla procura di Milano.

Venti indagati dalla procura di Milano

Sono 20 gli indagati, tra cui tre società, nell’inchiesta per falso in bilancio appena chiusa dai pm di Milano a carico della ministra del Turismo Daniela Santanchè sul capitolo Visibilia. Oltre alla senatrice di FdI sono indagati, tra gli altri, anche la sorella Fiorella Garnero, la nipote Silvia Garner, il compagno Dimitri Kunz e l’ex compagno Canio Mazzaro. Indagate per la responsabilità amministrativa degli enti anche Visibilia Editore spa, Visibilia Editrice srl e Visibilia srl ​​in liquidazione. Lo si evince dall’avviso di conclusione indagini appena notificato.

“L’ipotesi di reato di bancarotta è stata stralciata dal procedimento principale poiché per nessuna delle società del gruppo Visibilia è nel frattempo intervenuta dichiarazione di insolvenza”, spiega il procuratore di Milano Marcello Viola.

L’inchiesta su Visibilia

Visibilia Editore, tra l’altro, è finita in amministrazione giudiziaria lo scorso primo marzo su disposizione del Tribunale civile di Milano e dopo la causa intentata da un gruppo di piccoli azionisti. I giudici civili hanno parlato di una SpA (società per azioni) , ora in composizione negoziata della crisi, “quota” e che non sta più in piedi finanziariamente, con “irregolarità” e un “potenziale inquinamento” nei bilanci, senza più alcun dipendente e con una società formalmente esterna, di cui socia di maggioranza è Daniela Santanchè, ossia Visibilia Concessionaria, che “continua a gestire l’amministrazione e la tesoreria“, compiendo “scelte anche in ordine ai pagamenti” dei creditori. Il bilancio al 31 dicembre 2022 e la relazione semestrale al 30 giugno 2023 “non risultano correttamente” predisposti, era stato segnalato nell’ispezione. “L’avviamento – si legge – avrebbe dovuto essere completamente svalutato“, come hanno sempre sostenuto l’aggiunto Laura Pedio e il pm Marina Gravina. Sul fronte della presunta truffa, capitolo chiuso un paio di settimane fa, i pm hanno accertato, anche attraverso le testimonianze dei lavoratori, che in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022“, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e il compagno Dimitri Kunz.

Entrambi, assieme a Paolo Concordia “collaboratore esterno”, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente” la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid. La ministra ha sempre respinto tutte le accuse contestate. Nel frattempo, per definire pure l’ultimo filone del “pacchetto Visibilia“, con un ordine di esibizione è già stata raccolta nelle scorse settimane la documentazione bancaria relativa ai flussi di denaro che riguardano la compravendita della villa di Forte dei Marmi di proprietà di Francesco Alberoni sviluppato, quando il sociologo era ancora in vita, da Kunz e da Laura De Cicco, moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, per 2 milioni e 450mila euro. Villa che i due hanno rivenduto in un’ora per 3 milioni e 450 mila euro all’amico imprenditore Antonio Rapisarda con un utile di 1 milione di euro !

Daniela Santanchè, non ho nulla da commentare

“Non ho niente da commentare e nulla da dire”. ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè a Siracusa in occasione dell’ apertura degli stati generali del Cinema che si terranno al castello Maniace di Siracusa fino al prossimo 14 aprile, dopo aver appreso la notizia della chiusura delle indagini della Procura di Milano che ha in mano il fascicolo di inchiesta sul dissesto di Visibilia.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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