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22 Novembre 2024 06:45

Chiuso il ristorante “Osteria del Cozzaro nero” in Corso Due Mari per carenze igieniche

Oltre tre quintali di prodotti alimentari, due dei quali di frutti di mare, sono stati sequestrati  la sera di giovedì scorso nel ristorante “Osteria del Cozzaro Nero” del centro cittadino di Taranto , di cui non sono stati forniti elementi identificativi, ma che abbiamo saputo essere “il Cozzaro Nero” che si affaccia sul ponte girevole in corso Due Mari. In occasione dell’accertamento effettuato con il supporto di personale del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale , il ristorante era affollato da clienti ignari, del rischio di intossicazione alimentare che stavano correndo , a causa delle pessime condizioni igieniche della cucina e dell’annesso deposito.

Il controllo molto stranamente è stato effettuato dalla Guardia Costiera di Taranto, mentre è ben noto a tutti che certi controlli nei ristoranti in realtà sono più di competenza dei Nas, il nucleo antisofisticazione dell’ Arma dei Carabinieri. Le verifiche dei militari della Capitaneria di Porto, legittima solo per accertare la provenienza del pesce e dei frutti di mare, ha quindi reso necessario l’immediato intervento sul posto in supporto,  di personale del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale . L’ Autorità Giudiziaria, contatta dai militari ed ufficiali sanitari ha disposto la  chiusura immediata al pubblico del ristorante, è avvenuta la sera del 22 scorso. Contestualmente è stato intimato al titolare dell’esercizio commerciale l’obbligo di ripristinare con la massima urgenza urgenza le condizioni igieniche del locale, e posto il divieto di riaprire al pubblico l’attività senza il necessario  sopralluogo preventivo e parere favorevole espresso dal personale della competente ASL. Quindi si è provveduto al sequestro, con  apposizione di sigilli alle celle frigorifere ivi presenti, contenenti tre quintali di provviste alimentari,  due dei quali di prodotti ittici,.

Le pessime condizioni igienico-sanitarie sono emerse subito ai militari accertatori , in quanto oltre alle scadenti condizioni igieniche generali riscontrate nel locale cucina e deposito, sono state riscontrate le pareti perimetrali ed il soffitto dei locali sporchi, con pannelli del controsoffitto pericolanti ed  in parte divelti in parte , nonchè i quadri elettrici completamente aperti e cavi elettrici volanti e quindi non a norma delle vigenti leggi.

Il titolare dell’esercizio commerciale è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato consistente nella detenzione e commercio di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione oltre che nocive per la salute pubblica. Nella tarda serata di sabato 23, su richiesta del titolare dell’esercizio commerciale, alla presenza personale della Capitaneria di porto e della ASL, è stato effettuato un sopralluogo per di verificare il repentino ripristino delle condizioni igienico sanitarie minime necessarie che potessero consentire la riapertura al pubblico del locale, e quindi verificate le stesse è stato consentito il normale esercizio dell’attività commerciale.

Quello che non si capisce è la competenza in materia della Guardia di Costiera sul quìntale di derrate alimentari sequestrati che non erano nè pesce, nè frutti di mare , e sopratutto la reticenza dal rendere pubblico il nome del ristorante (che noi abbiamo già identificato autonomamente) . I consumatori hanno il sacrosanto diritto di sapere qual’era il ristorante che metteva a rischio la loro salute. E magari decidere di non andarci più.

Il ristorante peraltro era anche in convenzione con l’Università degli Studi di Bari, in particolar modo con l’A.D.I.S.U. Puglia, ente per il diritto allo studio, ora la domanda sorge spontanea, prima di assegnare l’appalto ci si accerta su ciò che viene somministrato agli studenti, o si assegnano appalti a chi offre meno in tutti i sensi? E’ possibile riaprire un locale il giorno dopo se nel servizio che hanno mostrato in tv vi era lo sfacelo totale? Questo è il ristoratore “serio” quello che “divora” la salute della gente, Taranto non è solo distrutta dall’ ILVA ma come ci ha scritto una nostra lettrice, anche da fantomatici personaggi che si improvvisano imprenditori e ristoratori !

(Ultimo aggiornamento Lunedì 25 Agosto 2014: h. 16:30 )

 

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