Il cantautore romano è tornato a Taranto sette anni dopo al “Palamazzola” con il suo concerto-evento. La scenografia di Claudio Baglioni è rappresentata da un cantiere, simbolo della ricostruzione ideale che si rimette in viaggio, per una nuova straordinaria stagione di appuntamenti dal vivo. L‘originale spazio-scenico – un multiforme mondo in continua, sorprendente evoluzione – nel quale Baglioni ha voluto ambientare il “ConVoiTour 2014“, serve a sottolineare il messaggio trainante del suo show: l’arte della ricostruzione.
Baglioni è di certo uno degli artisti più amato dal pubblico italiano, quello che mette d’accordo tre, anche quattro generazioni, considerando che ai suoi concerti prende parte un pubblico “over quaranta”, anche se fra i suoi più accaniti sostenitori non mancano i ventenni, segno di un repertorio ed una scrittura musicale che lega le varie generazioni.
«La ricostruzione – ha detto Claudio Baglioni illustrando il suo progetto-bis musicale – non è un fatto individuale, ma un processo collettivo; tutti sono chiamati a fare la propria parte, a mettere in gioco idee, valori, volontà, in una parola: se stessi, perché il futuro è una città che si disegna e si costruisce insieme; ognuno di noi è operaio di questa opera». Uno spettacolo di suoni, luci e scene, esaltante e coinvolgente, affidato alla bellezza di melodie immortali che non smettono di appassionare generazioni di fan, all’intensità dei testi, alla forza di nuovi, trascinanti arrangiamenti che rivelano un’anima decisamente rock, alla sensibilità verso ogni genere musicale e al sound ricco, solido e sapiente di una band che non si concede e non concede un solo attimo di tregua alla fabbrica delle emozioni. Un cantiere no-stop di energie e di meraviglie.
Al suo fianco da oltre 20 anni, la compagna e motore della sua attività, la tarantina Rossella Barattolo, una manager che per amore del cantante romano ha lasciato un’importante carriera manageriale nel settore petrolifero per affiancarlo nello sviluppo della sua carriera. Claudio Baglioni, ed il suo super-gruppo formato da 13 polistrumentisti, con intera “comunity” di 90 carovanieri, ritornano sulla strada, con la voglia di realizzare un tour che vada incontro alla gente, percorrendo già seimila chilometri, con trentuno concerti e novanta ore di musica, in un eccezionale repertorio con tutti i più grandi successi e gli inediti dell’album “ConVoi” che hanno allietato il pubblico accorso numeroso nonostante il prezzo elevato dei biglietti