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22 Luglio 2024 12:31
22 Luglio 2024 12:31

Colloquio con Draghi e appello dei leader dei partiti per un bis al Presidente Mattarella : “Se serve una mano sono a disposizione”

Lo stallo superato con un incontro di 40 minuti tra il Capo dello Stato e il premier al Colle. Vertice della maggioranza e via libera alla riconferma. Salvini annuncia: "Gli italiani non meritano altri giorni di confusione". Berlusconi: "L'unità un dovere". Renzi: con Mattarella-Draghi Paese in sicurezza. L'ottavo scrutinio sarà quello decisivo e comincera' alle 16.30.

di Redazione Politica

La decisione di convergere sul capo dello Stato arriva dopo una mattinata di incontri e consultazioni tra i leader, il premier e lo stesso presidente della Repubblica che, raccontano in ambienti parlamentari, avrebbe ricevuto diverse telefonate dai leader di partito stamane mentre si trovava nella sua nuova casa di Roma. Mario Draghi ha fatto da “trait d’union” tra il Colle e le forze politiche dopo un colloquio con Mattarella a margine del giuramento al Quirinale di Filippo Patroni Griffi come giudice della Corte Costituzionale. È opportuno che Mattarella resti al Colle “per il bene e la stabilità del Paese” avrebbe affermato il premier – secondo quanto si è appreso da fonti autorevoli – allo stesso presidente della Repubblica e ai leader politici, che ha sentito nella mattinata. Dopo un vertice dei leader della maggioranza l’annuncio dell’intesa per chiedere a Mattarella di restare.

È durato circa un quarto d’ora l’incontro fra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i capigruppo della maggioranza, ricevuti al Colle poco prima della votazione con cui il Parlamento dovrebbe rieleggere il capo dello Stato. Secondo quanto riferito dai partecipanti, hanno preso la parola tre capigruppo. Al termine, Mattarella ha ricevuto una delegazione delle Regioni.

I capigruppo della maggioranza sono usciti assieme dal Palazzo del Quirinale, al termine dell’incontro col presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  “Il Presidente Mattarella ci ha detto che aveva altri piani per il suo futuro, ma vista la situazione ha detto che serve una mano lui c’è, si è messo a disposizione“. Lo ha dichiarato la capogruppo delle Autonomie al Senato Julia Unterberger lasciando il Quirinale. “Lo abbiamo pregato, vista la situazione, di restare per un altro mandato” ha riferito ancora Unterberger al termine del colloquio chiesto dai capigruppo al Capo dello Stato.

I PRESIDENTI DELLE REGIONI DOPO IL COLLOQUIO AL QUIRINALE

“È andato tutto bene”, ha confermato ai cronisti la senatrice Simona Malpezzi capogruppo del Pd al Senato.  Parole che hanno sbloccato lo stallo. “A questo punto Mattarella va fatto nella votazione di oggi pomeriggio, non ha senso aspettare”, hanno detto fonti parlamentari mentre i centristi che hanno lavorato fino all’ultimo, anche in queste ultime ore, per la candidatura di Pier Ferdinando Casini hanno visto sfumare la possibilità. Una previsione confermata dal fonti della maggioranza. “Si può chiudere su Mattarella già stasera“.

“Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente. #Mattarella #Quirinale“. Lo scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.   Lunga e affettuosa la telefonata intercorsa tra Berlusconi e Mattarella. Il presidente Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione.  “Questo è il momento dell’unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l’unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell’interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato.” Così Silvio Berlusconi, dal San Raffaele di Milano dove è ancora ricoverato.

Il segretario Pd Enrico Letta all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. “L’intero sistema politico-istituzionale si regge attorno al Capo dello Stato e al capo del Governo, che sono sopra la mischia“, ha aggiunto Letta. “Quel fragilissimo equilibrio retto attorno a due personalità straordinarie può essere modificato solo se c’è una intesa complessiva che tiene e, affinché ci sia, c’è bisogno della nostra logica del né vincitori né vinti. Questa logica per adesso ispira noi, ma non tutti gli altri“. “Altrimenti, il Parlamento ha una sua saggezza e mi sembra che si stia esprimendo. Assecondare questa saggezza è anche questa democrazia“. 

Alle 16.30 si torna quindi in Aula per l’ottava votazione del presidente della Repubblica. E, salvo sorprese, sarà quella decisiva: l’intesa è stata raggiunta nel vertice di maggioranza e i capigruppo delle forze politiche hanno incontrato e chiesto al presidente Sergio Mattarella la disponibilità per una sua rielezione al Quirinale.

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