di Valentina Taranto
Nella mattinata odierna i finanzieri del Gruppo di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto, Dott. Martino Rosati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr.ssa Giovanna Cannarile nei confronti di un ragioniere commercialista, revisore legale e consulente del lavoro (iscritto solo in questo albo), Mauro Mongelli di anni 54, titolare di uno studio professionale in via Ovidio 22 a Taranto al quale sono stati contestati i reati di “falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici” (art. 482 C.P.), “truffa aggravata” (art. 640 commi 1 e 3 C.P.), “falsità in scrittura privata” (art. 485 C.P.), “dichiarazione infedele” (art. 4 D.Lgs 74/2000) e “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte” (art.11 D.Lgs 74/2000) reati accertati a seguito delle accurate indagini svolte dagli uomini guidati dal Ten.Col. Domenico Mallia dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Taranto. Il commercialista arrestato Mongelli è assistito dall’ Avv. Michele Rossetti
Le indagini eseguite dalla Guardia di Finanza sono state avviate a seguito della denuncia di una coppia di imprenditori che hanno segnalato il pagamento di sanzioni ed imposte, a loro contestato da Equitalia, imposte già a suo tempo corrisposte al professionista per il versamento all’Erario. Le attività investigative effettuate dalle Fiamme Gialle si sono sostanziate in approfonditi controlli del professionista, anche con lo strumento delle indagini finanziarie, all’esito delle quali è stato accertato che lo stesso, in un arco temporale compreso tra il 2005 ed il 2013, ha contraffatto n. 98 modelli F24, così da far risultare i versamenti delle imposte come effettuati, facendosi consegnare a fronte di tali attestazioni di pagamento una somma pari a circa € 1.109.000 truffando gli ignari clienti. Non contento il commercialista ha evaso le imposte dirette per circa €. 1.253.000 e l’imposta sul valore aggiunto per circa €. 430.000.
E’ stato eseguito, anche un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, emesso dallo stesso G.I.P. nei confronti del medesimo professionista, concernente beni e disponibilità finanziarie dell’indagato, fino alla concorrenza di circa €. 900.000. In particolare, sono stati sequestrati al commercialista una barca a vela, un appartamento, tre motocicli e depositi bancari.
Il commercialista amava la “bella vita” e frequentava giornalisti (estranei alla vicenda giudiziaria n.d.r.) come Giuseppe Mazzarino (ex Gazzetta del Mezzogiorno, ora in pensione), Simona Giorgi la pubblicista-addetta stampa della Confcommercio di Taranto e sua sorella Debora Giorgi titolare della Sirio una società di comunicazione, specializzata in promozioni con hostess che opera davanti ai supermercati Pam di Taranto e provincia, e ci risulta molto “affezionata” ai contributi pubblici comunitari e regionali percepiti attraverso le delegazioni della Confcommercio di Taranto.