Il giudice dr. Pietro Genoviva del Tribunale di Taranto ha depositato la sentenza relativa alla causa intrapresa dai 140 proprietari di abitazioni del rione Tamburi che avevano chiesto in sede giudiziaria il risarcimento dei danni prodotti dalle polveri provenienti dagli adiacenti parchi minerari dello stabilimento siderurgico dell’ ILVA di Taranto , che hanno contribuito alla riduzione del valore commerciale dei propri immobili e quindi un conseguente danno economico-patrimonale
Ai cittadini è stato riconosciuto un risarcimento intorno al milione e duecentomila euro, ma poiché l’ILVA si trova amministrazione straordinaria è per Legge inattaccabile, e non a caso e la stessa Legge non prevede ed identifica un soggetto obbligato al pagamento dei suoi debiti. Pertanto, paradossalmente si tratta di una sentenza inapplicabile e le famiglie che hanno vinto la causa quindi non potranno incassare alcunchè. Per ironia della sorte dovranno retribuire i propri avvocati ! L’ avv. Aldo Condemi che ha curato le cause civili delle famiglie dei tamburi ha così commentato la sentenza : “ben venga il salvataggio dell’industria, proteggiamo pure l’occupazione, ma i costi per raggiungere tale scopo non devono essere ricavati omettendo il pagamento dei crediti delle imprese e dei risarcimenti riconosciuti da sentenze, come in questo caso. In una Nazione in cui le leggi in generale, ma soprattutto quelle di valore Costituzionale, vanno comunque rispettate, proprio lo Stato fa in modo che non valgano più nulla“.