di REDAZIONE CRONACHE
L’ex presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, avvocato Angelo Esposito è stato condannato dal giudice Benedetto Ruberto a due anni con il beneficio della sospensione della pena, grazie alla scelta di rito abbreviato nel processo in cui era imputato chiamato a rispondere del reato di peculato aggravato, a seguito della denuncia a suo carico per aver utilizzato i fondi dell’ Ordine per spese personali.
La somma, quantificata inizialmente 240.000 euro e rideterminata ieri in 184.000 euro, che all’ avvocato Esposito ha parzialmente restituito versando 100mila euro nel corso del procedimento inducendo l’ Ordine degli Avvocati di Taranto a ritirare la costituzione di parte civile da parte dell’Ordine . I difensori di Esposito nella loro arringa hanno evidenziato come l’ex presidente sin dal primo momento avesse manifestato l’intenzione di verificare la contabilità dei dodici anni del suo mandato e di rifondere eventuali pagamenti non riconosciuti.
Esposito ha ha optato per il rito abbreviato che gli ha consentito di ottenere una pena più leggera grazie anche alla concessione delle attenuanti concesse dal giudice che lo ha condannato a due anni e sospensione della pena. La condanna è stata in linea con la richiesta di patteggiamento avanzata in passato dagli avvocati Fausto Soggia e Paolo Tata, difensori dell’ avvocato Angelo Esposito, i quali subito dopo la sentenza hanno annunciato appello.
L’istanza di patteggiamento dei difensori di Esposito si era scontrata con il parere negativo della pubblica accusa, motivo per cui si è ritornati in camera di consiglio dove il pm aveva richiesto la sua condanna a due anni e mezzo. La decisione del giudice Ruberto ha stabilito la condanna di Esposito a due anni con il beneficio della sospensione della pena.