MENU
22 Luglio 2024 19:41
22 Luglio 2024 19:41

Condannato per tangenti l’ex senatore Lino Nessa (Forza Italia)

L’ex senatore di Forza Italia  Lino Nessa , difeso dagli avvocati-deputati Francesco Paolo Sisto e Gianfranco Chiarelli, è stato condannato in primo grado a tre anni di reclusione. La pubblica accusa rappresentata dal pm Giovanna Cannarile ne aveva chiesti 5 La vicenda è relativa ad una concessione edilizia per la quale il Nessa avrebbe chiesto e ottenuto una mazzetta da centomila euro dall’impresa Itacasa.  L’ex senatore è stato anche interdetto per cinque anni dai pubblici uffici e condannato al pagamento delle spese processuali, nonchè al risarcimento dei danni nei confronti di Martino e Michele  Lodeserto, imprenditori edili vittime della concussione, del Comune di Martina Franca (che si era costituito parte civile) e della società  CLC srl. Il giudice ai sensi dell’ art. 530 c.p. ha invece assolto Camillo Dell’Anno, che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di dirigente del settore Urbanistica dell’Ufficio Tecnico Comunale  “perchè il fatto non sussiste“.

CdG Imputati Nessa
i politici e funzionari martinesi coinvolti nel processo . da sinistra: Nessa, Marraffa, Simeone, Mutinati e Dell’Anno

Gli altri imputati, Eligio Mutinati, Martino Carbotti, Evasio Montanaro, Giovanni Simeone e dell’ex sindaco Leonardo Conserva, si sono salvati in quanto  il reato a loro carico di “abuso d’uf­ficio” è andato in prescrizione ed infatti il pubblico ministero aveva chiesto che venisee riconosciuta la prescrizione dei reati contestati.

La vicenda risale al lontano 2003. l’Itacasa srl aveva chiesto una concessione edilizia per poter costruire a Martina Franca , precisamente in via Taranto 57.  In pratica si trattava di una maxilottizzazione, che prevedeva la realizzazione di appartamenti ma anche di locali commerciali. Secondo la Procura della repubblica  di Taranto,  l’ex-senatore di Forza Italia si sarebbe prodigato per fare accorciare i tempi burocratici per la concessione edilizia , previo una tangente di 100.000 euro che l’ex parlamentare – durante un una conversazione nella propria abitazione – garantì ad un costruttore di “assicurare la propria disponibilità a mettere qualcosina…” e, quindi, gli sottoponeva un foglietto con su annotata la somma di centomila euro. Il colloquio, venne integralmente registrato dall’imprenditore edile. Per questa vicenda il gip Ciro Fiore chiese la custodia cautelare per Nessa, all’epoca senatore, e per questo si dovette pronunciare la Giunta delle Elezioni e dell’Immunità parlamentare, (leggi gli atti parlamentari QUI)

Lo svolgimento del dibattito, ha superato i dieci anni, in quanto si è perso tempo per le dovute autorizzazioni del Parlamento e per il motivo che la Corte giudicante era la stessa del processo Misseri, assise diretta dal giudice  Rosa Trufio.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

La DIA di Milano arresta 2 imprenditori contigui ad un "clan" di Cosa Nostra. Sequestri per 5 milioni di euro
Giovanni Canio Mazzaro, ex della ministra Santanchè, condannato a due anni e mezzo.
Trovato il covo trapanese di Messina Denaro, fermato un suo fiancheggiatore
Alla ricerca del covo trapanese di Matteo Messina Denaro
Corruzione, ecco perchè hanno arrestato il generale dei carabinieri Oreste Liporace e l’imprenditore Ennio De Vellis
Ancora una volta i magistrati si sentono degli intoccabili: imputazione coatta per i giornalisti Milo Infante e Angelo Maria Perrino per il caso Denise
Cerca
Archivi
Temporali in arrivo oggi, poi torna l'alta pressione e il sereno
Nel Salento un intero paese senza acqua. La sindaca: “Abbiamo paura per anziani e bambini”. Per l' Acquedotto Pugliese: "è tutto a posto"
Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca
Il Csm, il vero porto delle nebbie della giustizia italiana
Giorgia non è stata una vera democristiana

Cerca nel sito