ROMA – Dopo la squallida vicenda dei ricatti e delle molestie sessuali a seguito delle accuse sollevate nei confronti di Carlo Sangalli (81 anni) dalla sua ex segretaria Giovanna Venturini, che hanno visto contrapporsi lo scorso novembre lo “storico” presidente Sangalli ed il direttore generale Francesco Rivolta, che hanno creato un vero maremoto al vertice dell’ associazione dei commercianti, e dopo le modifiche statutarie volute da Sangalli e confermate dall’ assemblea generale tenutasi lo scorso dicembre, Rivolta a seguito del suo licenziamento non è stato ancora sostituito.
Per il presidente della Concommercio Sangalli si era trattato di un “complotto” ordito dalla sua stessa segretaria Giovanna Venturini, alla quale il presidente a gennaio 2018 aveva “donato” 216mila euro, senza però mai presentare alcuna denuncia. Il dg Rivolta, come lui stesso dichiarato, aveva acconsentito a fare da mediatore tra il presidente e la signora proprio per evitare lo scandalo: Sangalli avrebbe quindi pagato facendolo, su richiesta della Venturini e del marito, per “trasparenza” con un atto notarile alla presenza di Rivolta, che era stata chiesta da entrambi.
La vicenda era esplosa con la richiesta a Sangalli da parte di Rivolta e anche dei vice presidenti di Confcommercio di dimettersi per ragioni “etico-morali”. Ma il presidente ottantunenne aveva risposto che non c’era motivo per lasciare la poltrona su cui siede dal 2006 scagionandosi da ogni accusa, arrivando persino a a querelare Rivolta, l’ex segretaria Giovanna Venturini (sotto nella foto)e i tre vice presidenti per estorsione e diffamazione e chiedendo inoltre il sequestro dei 216 mila euro che aveva “donato”… alla segretaria.
Risultato: il vicepresidente Paolo Uggè, presidente di Fai-Contrasporto è rimasto sulla sua poltrona, mentre a Maria Luisa Coppa, presidente di Confcommercio Torino, è stato ritirato il mandato, mentre Renato Borghi, attuale commissario prorogato per ulteriori tre mesi di Confcommercio Roma e presidente di Federmoda ha rassegnato le proprie dimissioni.
Ripristinata la figura ed il ruolo del segretario generale, con il ritorno di Luigi Taranto, 58 anni, palermitano che aveva già ricoperto lo stesso incarico prima di entrare in parlamento eletto nelle liste del Partito Democratico. Nell’ultimo consiglio generale tenutosi nei giorni prima di Natale, sono state decise alcune novità, sopratutto per i tre vicepresidenti che avevano chiesto le dimissioni di Sangalli, il cui mandato termina metà giugno 2020.
Nuovo vicepresidente vicario è stato nominato il milanese Lino Stoppani, presidente della Fipe, la federazione dei pubblici esercizi, che è l’organizzazione più “pesante” aderente a Confcommercio, in termini di numero di associati