Gli investigatori della Squadra Mobile di Taranto riuscirono a ricostruirne la dinamica e a individuare i responsabili del duplice omicidio Attorre-Petruzzelli grazie ad una microspia che era stata installata alcuni giorni prima proprio nella vettura di Attorre (una delle vittime ), ritenuto un “boss” di spicco della malavita locale, il quale peraltro era appena stato scarcerato. I corpi di Domenico Attorre e Domenico Petruzzelli vennero ritrovati il primo giugno, ma il loro omicidio avvenne circa un mese prima e cioè il 9 maggio come già detto . L’arresto di Fronza e Mancini avvenne qualche giorno dopo alla scomparsa delle due vittime, e fu possibile effettuarle proprio grazie alla microspia.
Infatti i corpi erano stati sotterrati e la vettura, venne ritrovata completamente bruciata qualche giorni dopo nelle campagne di Palagiano, mentre il 5 febbraio del 2012 venne rintracciato ed arrestato Pietro Cisternino ( difeso dagli avvocati Ignazio Dragone e Salvatore Maggio) il quale durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Patrizia Todisco ed ai pm Pietro Argentino e Giovanna Cannarile si avvalse della facoltà di non rispondere . Cisternino la cui latitanza era stata favorita da alcuni fiancheggiatori, venne scovato in una villa di Castellaneta dopo circa 9 mesi di latitanza, .
In occasione delle indagini e del processo di primo grado, Carla Maria Fornari aveva collaborato con gli investigatori per le indagini sull’omicidio di suo marito Domenico Petruzzelli