Il Consiglio dell’Ue ha adottato la decisione di esecuzione che approva il piano modificato per la ripresa e la resilienza dell’Italia. Il piano modificato dell’Italia riguarda 10 misure, tra cui gli incentivi all’efficienza energetica nell’ambito del cosiddetto “Superbonus“, l’aumento delle strutture per l’infanzia, lo sviluppo dell’industria spaziale e cinematografica e il trasporto sostenibile, tra le altre cose.
Le modifiche riguardano in particolare la quarta rata. L’11 luglio 2023 l’Italia – si legge nella nota del Consiglio – ha chiesto di modificare il proprio Pnrr in quanto parzialmente non piu’ realizzabile a causa di circostanze oggettive. “La decisione si basa sulla valutazione della Commissione secondo cui le modifiche proposte dall’Italia sono giustificate e non incidono sulla pertinenza, l’efficacia, l’efficienza e la coerenza del suo piano di ripresa e resilienza”, afferma il Consiglio. Il costo totale stimato del Pnrr modificato rimane invariato, pari a 191,5 miliardi di euro, di cui 68,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti.
“L’attuazione del Pnrr dell’Italia è in corso, ma con un crescente rischio di ritardi. Italia ha presentato tre richieste di pagamento, corrispondenti a 151 tappe fondamentali e obiettivi del piano e con un esborso complessivo di 42 miliardi di euro (riferiti alle prime due richieste di pagamento presentato)”. E’ quanto si legge nel rapporto della Commissione europea sull’avanzamento del programma del Recovery.
Dall’inizio del programma Next Generation Eu la Commissione europea ha ricevuto 34 richieste di pagamento da 21 Stati membri e ha erogato 153,4 miliardi di euro per la realizzazione degli investimenti e delle riforme concordate. È quanto emerge dal secondo rapporto annuale sull’applicazione della Recovery and Resilience Facility, la parte del piano Next Generation Eu dedicata al sostegno degli Stati membri attraverso 800 miliardi di euro tra sussidi e prestiti.
“Il Consiglio ha già adottato quattro piani rivisti, compresi i capitoli RepowerEu, e altri 17 piani modificati” dagli Stati membri “sono in fase di valutazione da parte della Commissione”, si legge nel rapporto. Finora oltre 6 milioni di persone hanno partecipato a programmi di istruzione e formazione finanziati dal Recovery, 1,4 milioni di aziende hanno ricevuto sostegno, 5,8 milioni di persone hanno beneficiato di misure di protezione contro i disastri legati al clima, quali inondazioni e incendi, e si e’ risparmiato un consumo di energia pari a 22 milioni di megawatt grazie all’attuazione dei Piani di ripresa e resilienza degli Stati membri.