Dagli ultimi dati ADS relativi ai mesi di luglio-agosto 2023 continua la crisi di vendite in edicola della Gazzetta del Mezzogiorno in Puglia e Basilicata regioni che insieme hanno un bacino potenziale di lettori costituito da 6milioni di residenti , sceso sotto le 5 mila copie al giorno (per la precisione 4.796 copie al giorno). Una crisi generata da un’infelice gestione editoriale-giornalistica che nel 2022 ha portato ad una perdita di oltre 4 milioni di euro, e da una direzione giornalistica appiattita sui legami politici ed interessi imprenditoriali del suo co-editore, il ragioniere Antonio Albanese, “patron” del gruppo CISA spa di Massafra il quale è imputato in due importanti processi penali (uno dinnanzi al Tribunale di Taranto ed uno in quello di Lecce) senza che la Gazzetta abbia pubblicato una sola riga.
Leader consolidato di vendite in Puglia, è il Nuovo Quotidiano di Puglia (gruppo Caltagirone Editore) nonostante esca e venga diffuso solo a Bari, Brindisi, Lecce e Taranto città in cui ha delle redazioni locali, con 6.890 copie vendute al giorno e delle punte domenicali che arrivano a circa 8.000 copie vendute in edicola grazie all’allegato inserto gratuito di annunci economici e di lavoro.
Sorpasso sulla Gazzetta del Mezzogiorno, effettuato anche dal quotidiano L’ Edicola del Sud edito dal gruppo Ladisa grazie all’ accoppiamento in edicola con La Gazzetta dello Sport, che vende una media di 4.997 copie al giorno con delle punte domenicali che arrivano a circa 6000 copie vendute in edicola. Un abbinamento strategico che durerà sino alla fine del 2024, creando non pochi problemi alla concorrenza.
Quello che i molti si chiedono con terrore all’interno della Gazzetta del Mezzogiorno cosa accadrà a breve, essendo decorso il periodo di garanzia occupazione (2 anni) dalla data dell’ 8 ottobre 2021 allorquando il Tribunale fallimentare di Bari con una discutibile decisione assegnò la testata alla società ECOLOGICA spa del gruppo Miccolis, che a sua volta l’ha conferita alla società EDIME srl (appena 10mila euro di capitale sociale) in cui è entrato al 50% la CISA spa del ragionier Albanese. Corrono voci infatti che la testata giornalistica sia stata conferita ad una nuova società, e che presto ci saranno grossi tagli occupazionali al suo interno. Si parla di oltre il 50% degli attuali dipendenti licenziati ed incentivati all’esodo.
Dal’ultimo bilancio al 31.12.2022 della CISA spa emergono alcuni dati preoccupanti, come la diminuzione di circa il 25% del valore della produzione (sceso a 42.082.192 nel 2022 rispetto ai 55.410.823 del 2021), nonostante la diminuzione del 30% dei costi della produzione (passati da 48.151.125 nel 2021 ai 35.578.989 del 2022), come la presenza di una nuova società Media Division Group s.r.l ( partecipata al 50%) concessionaria per la pubblicità della Gazzetta del Mezzogiorno che ha chiuso il suo ultimo bilancio con utile di appena 34.054 euro.
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