Incuranti delle critiche e folli lamentele della associazioni agricole tarantine Confagricoltura in testa, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Taranto, delle Compagnie di Taranto, Martina Franca, Massafra, Castellaneta e Manduria, congiuntamente e con la collaborazione dei funzionari ispettivi della Direzione Territoriale del Lavoro di Taranto, e del personale ispettivo dello SPESAL/ASL di Taranto su disposizione dei superiori comandi, sono stati impegnati in un controllo straordinario del territorio, finalizzato al contrasto del fenomeno del “caporalato” dell’intermediazione e dello sfruttamento del lavoro nell’ambito delle attività agricole.
L’operazione di controllo che ha interessato l’intera provincia jonica, si è articolato mediante un orientato controllo sia nelle aree rurali che lungo le arterie di collegamento con le località d’impiego della manodopera ed ha interessato un arco esteso che parte da Avetrana passando da Grottaglie e San Giorgio Jonico, comuni crocevia e sede di partenza di mezzi di trasporto, giungendo a Castellaneta e Ginosa, centri in cui insistono numerose aziende agricole operanti nel ramo delle colture stagionali di frutta e verdura.
Nello specifico, la “Task Force” ha provveduto a controllare 24 aziende agricole, di cui 21 sono risultate irregolari e sono state verificate 290 posizioni lavorative di cui 90 sono risultate irregolari (cioè una media di 1 su 3). Durante il corso dell’operazione sono stati trovati 17 lavoratori completamente “in nero” e un lavoratore “clandestino”. Sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria complessivamente 19 persone. In totale sono state contestate sanzioni amministrative per euro 91.806,00 e sono state comminate ammende per euro 634.246,00.