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3 Luglio 2024 07:45
3 Luglio 2024 07:45

Conto alla rovescia per la Morselli: riuscirà a mentire ancora ?

I problemi sono ben noti nell'indotto pugliesi, a seguito dei miseri acconti pagati ad alcuni imprenditori dell' appalto, a fronte di fatture scadute per circa 40 milioni di euro alla fine di luglio (a cui si dovranno aggiungere quelle in scadenza oggi) stanno mettendo a serio rischio la sopravvivenza di queste imprese che hanno avuto non pochi problemi a pagare i loro dipendenti e fornitori, e di giorno in giorno rischiano sempre di più di essere costretti a portare i libri in Tribunale per la dichiarazione di auto-fallimento

di ANTONELLO de GENNARO

Il pressing esercitato da Confindustria Taranto, spalleggiata dalla Confapi e della presenza “istituzionale” della Camera di Commercio di Taranto nei confronti di Arcelor Mittal, sta portando il gruppo franco-indiano in un angolo se non cieco, sicuramente buio. Dopo la vergognosa assenza della Morselli, amministratore delegato di Arcelor Mittal Italia, alla riunione del 10 agosto dove si erano presentati Arturo Ferrucci direttore del personale (ma le imprese forse sono dei dipendenti del gruppo indiano?) e dei loro consulenti legati per affrontare la vertenza indotto siderurgico, aveva provocato non poco sdegno ed “incazzature” negli ambienti del Governo.

Lucia Morselli, AD di Arcelor Mittal Italia

I problemi sono ben noti nell’indotto pugliesi, a seguito dei miseri acconti pagati ad alcuni imprenditori dell’ appalto, a fronte di fatture scadute per circa 40 milioni di euro alla fine di luglio, a cui si dovranno aggiungere quelle in scadenza oggi) stanno mettendo a serio rischio la sopravvivenza di queste imprese che hanno avuto non pochi problemi a pagare i loro dipendenti e fornitori, e di giorno in giorno rischiano sempre di più di essere costretti a portare i libri in Tribunale per la dichiarazione di auto-fallimento.

Fra 48 ore, mercoledì il 2 settembre, Lucia Morselli amministratore delegato di ArcelorMittal, dovrà essere presente a questo nuovo incontro con il Prefetto di Taranto, Demetrio Martino affiancato dal consigliere per il Sud della presidenza del Consiglio, Gerardo Capozza, i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Mario Turco e sua collega del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, ed i presidenti della Camera di Commercio, Confapi e Confindustria Taranto.

La nostra richiesta più volte reiterata nel tempo ha avuto successo e la riunione la annovero come un successo di Confindustria, e sono convinto che questo incontro di mercoledì è la conseguenza del grande lavoro che abbiamo svolto con le istituzioni. L’impegno preso dai sottosegretari Todde e Turco a convocare ArcelorMittal in Prefettura a Taranto è un segnale importante.

“La vicenda è ormai arcinota e molto chiara – dice Marinaro presidente di Confindustria Taranto al CORRIERE DEL GIORNO noi abbiamo solo la certezza dei dati: nonostante i recenti pagamenti dichiarati anche dalle nostre associate, lo scaduto di luglio è poco sotto di 40 milioni di euro. “Ci limitiamo a una lettura asettica non abbiamo contezza della strategia o dell’orientamento di ArcelorMittal . La massa debitoria nei confronti delle imprese dell’indotto jonico è un dato “ridotto” in quanto molte imprese sono ancora chiuse per ferie” aggiunge il presidente di Confindustria Taranto.

Se dallo scorso mese di novembre 2019 la situazione è sempre la stessa sino ad oggi , le cause bisogna chiederle ad ArcelorMittal” continua MarinaroLoro sostengono che la causa sia imputabile al Covid, ma dimenticano che a novembre 2019 non c’era alcuna pandemia. Sostengono che di subire dei ritardi sui pagamenti dei loro dichiarati clienti, che è una giustificazione non giustificabile per non ottemperare agli impegni con le nostre imprese, ma nella misura in cui ArcelorMittal riceve soldi. Lungaggini e giustificazione queste inaccettabili“. 

La “rigida” posizione assunta da Confindustria Taranto per tutelare le imprese associate, nei confronti di Arcelor Mittal, sin dalla passata gestione confindustriale dell’ex presidente Cesareo, confermata dall’attuale numero uno Marinaro, è loro costata cara. Infatti le loro rispettive aziende sono state inserite dalla Morselli nella “black-list ” aziendale che li ha estraniati dall’intrattenere ulteriori rapporti di lavoro con la filiale italiana della società franco-indiana guidata da Lucia Morselli.

Dei comportamenti questi che si potrebbero facilmente definire come “ripicca” o “punizione per aver infastidito il “manovratore” cioè la gestione Morselli che si è contraddistinta sinora per l’assunzione di consulenti squalificati ed il contestuale licenziamento di esponenti di primo livello (provenienti dal Gruppo RIVA prima ed ILVA in a.s. dopo) dopo la fuga ed il rientro alle rispettive basi e sedi di provenienza del top management di Arcelor Mittal Europa, sbarcato a Taranto all’atto della presa in consegna (in locazione da ILVA in a.s. ) dello stabilimento siderurgico di Taranto.

il negoziato del Governo Conte con la famiglia Mittal a Palazzo Chigi

Corre voce ricorrente dietro le quinte delle imprese tarantine, che riportiamo con il beneficio del dubbio (anche se nei Tribunali italiani si ritiene che due indizi analoghi costituiscono una prova !) data l’affidabilità e serietà della nostra fonte, secondo le quali gli incaricati dell’ ufficio acquisti di Arcelor Mittal abbiano “consigliato” ad alcuni fornitori di inviare delle lettere ai giornali sostenendo di non vantare crediti.

Le lettere di alcune ditte che hanno smentito la versione dei sindacati che sono arrivate in numero a dir poco esiguo ed ininfluente ai quotidiani difendendo la committente Arcelor Mittal, rispetto al lungo elenco di creditori delle imprese aderenti a Confindustria Taranto, di cui il CORRIERE DEL GIORNO è entrato in possesso, e che elenchiamo di seguito in esclusiva:

Abrescia Domenico & C. srl; Allestimenti Elettrici Martucci s.r.l; Alpier s.r.l. ; Ben Eco s.r.l. ; Bi-Service s.r.l. ; C.A.A. s.r.l. ; C-T-M- Sud s.r.l. ; Castiglia s.r.l. ; CMR s.r.l. ; Comes s.p.a. ; D.R. Costruzioni ; Delcom & Rotec ; Ecoservice di Tommaselli Fabio; Elsac Engineering s.r.l. ; Eredi Forciniti di Remo Forciniti; Faver s.p.a. ; FC Unipersonale s.r.l. ; Fer Plas s.r.l. ; Gamit s.r.l. ; Gruppo Ormeggiatori del Porto; Idrotecnica; Impresa D’ Onghia; IRIS s.r.l.; Isolanti Sevice s.r.l.; Italenergy s.r.l.; Lacaita Pietro s.r.l.; Lubritalia s.r.l. ; Studio Ingegneria Ludovico Maurizio; Massucco T. s.r.l. ; MIB s.r.l. ; M.A.D. s.r.l.; M.A.R.R.A. s.r.l.; Metal Tirrena s.r.l. ; Minermix s.r.l. ; Mondomec Ambiente s.r.l.; Modomec s.r.l. ; Nuova Gamma s.r.l. ; Nuova ITES s.r.l. ; Nuovo C.J.A. ; O-M.C.A. Service s.r.l.; Officine Jolly ; Officine Pichierri ; Peyrani s.p.a.; Pienne Impianti s.r.l.; Pitrelli Francesco s.r.l.; Priver Industriale; Promosimar s.r.l. ; Quadrato Divisione Industria; Ribelt Sud Nastri s.r.l. ; Ribelt Sud Servizi s.r.l.; Rima Fluid s.r.l. ; Rima Impianti s.r.l.; SEA Servizi Ecologici Ambientali s.r.l. ; S.E.S.A. s.r.l. ; SATA; SCM s.r.l. ; Semat Engineering s.r.l. ; Semat s.p.a.; Serveco s.r.l.; SMEA Impianti s.r.l. ; SOGECO s.r.l.; Stim Consult Engineering; Stoma Engineering s.p.a.; Stoma System s.p.a.; Tecnogal Service s.r.l. ; Temet s.r.l. ; Tir Groups s.r.l.; TMP Termomeccanica Pompe; Toor4 s.r.l. ; TPS Taranto s.r.l. ; Triton (ex Impresa Portuale Neptunia); TSM s.r.l. ; Unicalce s.r.l. VP Service .

Avrà la Morselli il coraggio, l’onestà intellettuale ed imprenditoriale di portare e mostrare al tavolo istituzionale di confronto di mercoledì prossimo in Prefettura, le copie dei bonifici disposti in favore di queste aziende ? Abbiamo più di qualche dubbio che questo possa accadere, avendo conosciuto ormai sin troppo bene il “modus operandi ” e le strategie della Morselli.

AM-2020-half-year-report-1

Siamo andati a spulciare anche il Report del 1° semestre 2020 di Arcelor Mittal agli azionisti ed analisti finanziari, ed abbiamo scoperto queste dichiarazioni (xche la Morselli non racconta !) : “Sono grato che siamo entrati nella crisi del COVID-19 in una forte posizione finanziaria, essendoci concentrati per diversi anni sul miglioramento della forza finanziaria della nostra attività, impostazione che noi stessi preventivavamo un obiettivo di indebitamento netto di $ 7 miliardi. Anche se abbiamo fatto forti progressi verso tale obiettivo, data l’incertezza creato da COVID-19, abbiamo ritenuto che fosse prudente accelerare il nostro progresso e quindi ha intrapreso un aumento di capitale di $ 2 miliardi in maggio. I proventi di questa raccolta fondi hanno contribuito a ridurre la nostra rete debito al 30 giugno 2020 a $ 7,8 miliardi, un minimo storico” parole queste riportate sotto la firma del n° 1 del Gruppo: Lakshmi N. Mittal !

Ed in questa relazione, si parla anche di Taranto….


Con questi comportamenti di Arcelor Mittal Italia il destino della siderurgia di Taranto, è sempre più incerto, a causa anche dell’imbarazzante tavolo di negoziato tra il Governo Conte sempre più “ostaggio” delle arroganti strategie dei Mittal , che per restare in Italia pretendono l’ingresso dello Stato (attraverso Invitalia) nell’azionariato, dopo aver fatto saltare in aria senza rispettarlo, il contratto di aggiudicazione della gara vinta a suo tempo contro la cordata di Jindal (che guarda i casi della vita era guidata proprio dalla Morselli) , rifiutandosi di pagare sinora i canoni di locazione dello stabilimento siderurgico di Taranto ad ILVA in A.S., così come del nuovo piano industriale non c’è alcuna certezza ed attuazione.

Michele Emiliano, Lucia Morselli e Rinaldo Melucci

“Se il governo vuole attendere l’esito delle prossime elezioni regionali e del referendum del 20 settembre – conclude Marinarosul dossier manca una soluzione fondata sulla consapevolezza del problema. Manca anche il confronto del Governo con gli imprenditori, noi di Taranto non siamo mai stati convocati dai ministri Patuanelli o Gualtieri per dare il nostro contributo da valutare o meno. Questo comportamento è molto preoccupante. Se continuiamo a incrementare il dossier con idrogeno o prospettive che hanno bisogno di vent’anni, allora stiamo consumando male e quindi perdendo il nostro tempo. La decisione non adotta, non è mai la migliore. Serve solo a calpestare ed infierire ulteriormente sul territorio, sulle imprese ed i lavoratori di Taranto“.

Perdonateci di ricordare ai lettori in conclusione la letterale “presa per i fondelli” del governatore uscente pugliese Michele Emiliano, con il fido “scudiero” Rinaldo Melucci sindaco di Taranto nella conferenza stampa congiunta con la Morselli.

Ecco cosa dichiarava Emiliano alla fine dello scorso novembre 2019 : “Primo risultato importante. Mi auguro cambio di paradigma su salute e tecnologia fabbrica… Io non potrò dimenticare questa giornata, perché è la prima volta in quattro anni che accedo in questi uffici della fabbrica… ringrazio sia l’ad Morselli e i suoi uffici per l’accoglienza…”. A cui si aggiungeva Melucci: “Ricuciti rapporti… Oggi in qualche modo abbiamo scoperto che le distanze sugli obiettivi finali e sulle soluzioni che stiamo tutti quanti ricercando sono meno ampie di quello che immaginavamo prima”.

Ciliegina sulla torta…. le dichiarazioni della Morselli : L’acciaieria non finisce con un perimetro, esce da questa cerchia in cui sembra definita ed entra nelle case di tutti i dipendenti  abbiamo costruito una comunione d’intenti e sappiamo che stiamo insieme“. aggiungendo sulla questione pagamenti (novembre 2019 !!!) che “c’è stata qualche difficoltà nei giorni scorsi, non voglio minimizzare perché sono cose molto serie. Con l’aiuto del Presidente Emiliano e del Sindaco Melucci siamo riusciti a trovare rapidamente una soluzione. Una soluzione anche immaginando un percorso di coordinamento tra realtà produttiva locale e acciaieria di Taranto“ annunciando la costituzione una specie di “task force” tra i fornitori dell’indotto ed appalto e l’amministrazione di Arcelor Mittal che per evitare malintesi e difficoltà si incontreranno con cadenza mensile “ma faccio un invito a loro per qualsiasi chiarimento, dubbio: siamo aperti e disponibili tutti i giorni”.

Concludendo perdonateci una domanda: ma siamo sul fortunato programma tv “Scherzi a parte” (Canale5) ? O invece abbiamo sinora assistito ad una vergognosa presa per i fondelli a danno delle imprese e dei lavoratori di Taranto ? Il comico Guzzanti direbbe “buona la seconda !“.

E noi la pensiamo come lui ! Purtroppo.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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