Fabrizio Corona dopo il ritrovamento di un milione e 700mila euro in contanti nel controsoffitto di casa della sua collaboratrice Francesca Persi ha respinto oggi le accuse davanti al gip di Milano Paolo Guidi sostenendo “Non ho mai guadagnato un euro in modo illecito in vita mia – ha detto il re dei paparazzi – Avrei pagato le tasse su quei soldi“. Dichiarazioni strumentali alle quali si allinea l’ avvocato Cristina Morrone, difensore della Persi: “Chi non ha la cassaforte nasconde i soldi nel controsoffitto”. Resta da capire a che servano le banche…
“Quei soldi – ha dichiarato Corona durante l’interrogatorio di garanzia – sono frutto del mio lavoro frenetico di 10 mesi avevo intenzione di pagare le tasse e mettermi in regola“. Secondo il suo legale non si tratterebbe di evasione fiscale al momento, “perché i termini per pagare le tasse sono ancora aperti”. Corona rispondendo al gip ha ribadito più volte di non aver “mai guadagnato un solo illecito, quello che si dice è tutta una favola”. E ha sostenuto che se avesse voluto davvero far sparire “quel denaro, ci avrei messo poco“. Come non dare ragione al procuratore Boccasini ?
Il sospetto fondato degli inquirenti come documentato nell’ultima puntata del programma televisivo LE IENE, è che quei soldi sarebbero i compensi in nero per le sue serate nei locali. Contabilità irregolare come costume italiano del business della notte richiamata dalla difesa della Persi: “Purtroppo in Italia nelle discoteche e nei locali gira molto nero per i pagamenti e quei soldi sequestrati sono il nero della società Atena“, ha detto Cristina Morrone, avvocata della donna che viene considerata a giusto titolo la “prestanome” dell’ex-agente fotografico fotografo. Non a caso è nel controsoffitto di sua casa infatti che è stata trovata la montagna di contanti.
“C’è chi mette i soldi in cassaforte e chi non ce l’ha e li nasconde nel controsoffitto” ha spiegato la legale aggiungendo che “Persi è stata lucidissima, ha risposto a tutte le domande e spiegato che quelli erano soldi in nero frutto del lavoro della società Atena, che è una società di comunicazione e voi non avete idea quanto guadagni. Lei e Corona dovevano pagare l’Iva e non l’hanno fatto ma erano ancora nei termini per versare quanto dovuto“. La Morrone ha reso noto che la sua cliente si è dimessa dalla carica di amministratore delegato della società Atena e che chiederà al gip un’attenuazione della misure cautelare in quanto la Persi è preoccupata per i due figli.
La difesa di Corona ha preannunciato che nelle prossime ore depositerà un’istanza di scarcerazione, avanzata anche dai legali di Francesca Persi. La donna, nell’interrogatorio, si è difesa spiegando che i soldi trovati nel controsoffitto della sua abitazione “sono della società Atena, guadagnati in nero e bisognava solo trovare un modo per versare l’Iva e i termini per versarla erano ancora aperti“. Allo stesso modo, i contanti portati in Austria e versati su un conto “non sono soldi di Corona, ma della società“, di cui la donna era amministratrice.
Via libera alla rogatoria in Austria . Nel frattempo Fabrizio Corona per alleggerire la sua difficile posizione processuale ha dato il suo assenso alla rogatoria inoltrata dai pm in Austria, dove avrebbe portato soldi in contanti. Lo ha reso noto il suo legale, l’avvocato Ivano Chiesa, aggiugendo che proprio Corona ha rivelato che in Austria “ci sono due conti” dove sono depositati “circa 900 mila euro“. L’obiettivo della Procura di Milano (nell’ordinanza di custodia cautelare si parla di 1-1,5 milioni di euro) è di arrivare al sequestro di queste somme , che si aggiungono agli oltre 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto della casa della Persi.