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22 Novembre 2024 08:48

Coronavirus. I fatti smentiscono Emiliano e Turco: anche la moglie ed il fratello del 33enne di Torricella sono “positivi”

Salgono a tre i casi in Puglia: il primo contagiato è un uomo di 43 anni di Torricella rientrato da Codogno con un volo easyJet il 24 febbraio. Positivi al tampone anche la moglie e il fratello, i passeggeri del suo volo saranno sottoposti a permanenza domiciliare

ROMA – Due nuovi contagiati in Puglia del Coronavirus: sono il fratello e la moglie di Massimo Mezzolla, un carpentiere 33enne originario di Manduria e residente a Torricella,  risultato “positivo” al test dopo il suo rientro con un volo EasyJet  da Milano Malpensa a Brindisi, lo scorso 24 febbraio, dopo una breve permanenza a Codogno, “focolaio” del virus in Lombardia . Dall’aeroporto milanese è stato accompagnato a casa dove sarebbe entrato in contatto con pochissime persone.

Il carpentiere di Torricella era partito il 19 febbraio dalla Puglia per la Lombardia recandosi un primo momento a casa di suo fratello residente in un comune del Lodigiano, e successivamente il 21 febbraio è andato a trovare la madre a Codogno, una delle principali zone-focolaio del virus. .

Attualmente si trova sottoposto a terapia, come da protocollo, ed è ricoverato nella stanza a pressione negativa dell’ Ospedale Moscati di Taranto, dove è giunto nella mattinata del 25 febbraio scorso, accompagnato da un’ambulanza del 118.

Ho fatto il tampone e sto bene – scrive Mezzolla sui social network  – voi sapete tutto e io ancora devo avere conferma. Sono io la persona che più odiate in questo momento, il primo caso del coronavirus in Puglia“. “Sono salito il giorno 19, con volo Ryanair delle 14,55 – continua il racconto  – arrivato a Lodi ho soggiornato presso casa di mio fratello in un comune chiamato Caselle Lurani. Il giorno successivo sono rimasto tutto il tempo a casa. Poi mi sono recato a Codogno (non all’ospedale dove sono stati poi successivamente individuati i casi) ma nello stesso comune, a trovare mia madre, che era stata ricoverata in un centro nelle vicinanze“.

La ricostruzione dei fatti

Domenica 23 febbraio: Codogno è diventata zona rossa, teoricamente è impossibile entrare o uscire. Massimo Mezzolla sostiene di aver  ha chiamato i numeri a disposizione, cioè il 112 e il 1500. Così sostiene: “Mi hanno detto di partire perché non sono stato a contatto con le persone malate. Per una premura mia abbiamo chiamato il medico di base di mia cognata il 23 febbraio, che mi ha mandato la mail con tutte le indicazioni che ho seguito alla lettera e nella quale diceva, essendo io asintomatico, che potevo partire, ma in via precauzionale mettermi in quarantena“.

Lunedì 24 febbraio: Massimo Mezzolla sale sul volo Easyjet Milano Malpensa-Brindisi,  con partenza alle 15: “Nessun blocco, nessuna strada chiusa, nessun controllo all’aeroporto“. Una volta arrivato a Brindisi, viene prelevato in auto ed accompagnato a casa dal fratello, ed ha scritto alla pagina Facebook del Comune di Torricella per avere un contatto telefonico della Asl di riferimento, ma gli è stato risposto che gli unici numeri erano “quelli nazionali indicati dal ministero“.

Mezzolla sostiene di aver contattato anche i vigili (???), ai quali ha raccontato la sua situazione, ed il medico Giuseppe Turco, anch’egli di Torricella, consigliere regionale. È stato lui (non si capisce con quale autorità e competenza – n.d.r. ) a confermare la quarantena. “Non mi sono più mosso. Durante la notte ho sentito i brividi, ho controllato la febbre e ho informato subito il dottor Turco, il quale ha avviato immediatamente le procedure“.  Legittimo chiedersi : cosa aspettava Turco ad avvisare le Autorità sanitarie competenti ?

Martedì 25 febbraio:  Mezzolla  raggiunge con un’ambulanza del 118 l’ospedale Moscati di Taranto-Statte , dove viene ricoverato in una stanza a pressione negativa. Vengono effettuati tamponi anche ai familiari. “Vivo isolato – scrive in conclusione del suo sfogo sui social – ma evidentemente non abbastanza, e spero di avere le spalle forti per sopportare tutta la cattiveria che sapete esprimere. Voi avreste fatto ciò che ho fatto io: queste erano le direttive“.

Il suo commento  ha le sembianze più che di una riflessione, bensì di uno sfogo, con il quale si rivolge direttamente ai tanti utenti dei social che alla diffusione della notizia l’hanno attaccato, reputandolo a ragione secondo noi uno sconsiderato poiché ha lasciato la zona rossa ed è tornato in Puglia.

A comunicare la positività dei tamponi degli altri due contagiati pugliesi è stato il governatore Michele Emiliano attraverso una nota : “L’indagine epidemiologica condotta dal Dipartimento di Prevenzione della ASL della Provincia di Taranto ha identificato i soggetti con i quali è entrato in contatto il paziente di Torricella. Si tratta della moglie e del fratello, ai quali è stato effettuato il test risultato positivo. Entrambi sono in quarantena fiduciaria da ieri. Anche per questi due casi sospetti si provvederà ad effettuare il test di seconda istanza da parte dell’Istituto superiore di sanità. Attualmente sono in corso le attività per sottoporre a permanenza domiciliare con sorveglianza attiva domiciliare i passeggeri del volo con il quale il paziente è rientrato da Milano Malpensa. L’elenco ed i relativi numeri di telefono è stato ricevuto nel pomeriggio dalla compagnia aerea e fatto oggetto di una apposita ordinanza contingibile ed urgente, che sarà notificata attraverso i Carabinieri dei NAS del Comando Provinciale di Bari”.

Nel frattempo sono in corso le attività per sottoporre a permanenza domiciliare con sorveglianza attiva tutti i passeggeri del volo con il quale il 33enne tarantino è rientrato in Puglia dimostrando una irresponsabilità ogni oltre limite. L’elenco ed i relativi numeri di telefono è stato ricevuto nel pomeriggio dalla compagnia aerea e fatto oggetto di una apposita ordinanza urgente, che sarà notificata attraverso i Carabinieri dei Nas del Comando Provinciale di Bari.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha reso noto inoltre che i tamponi dei 20 casi faringei dei casi sospetti giunti al Laboratorio di riferimento regionale, sono risultati tutti negativi al test per SarsCoV-2, l’agente eziologico del COVID-19,  , ad eccezione dei due parenti stretti del cittadino di Torricella, proveniente dalla città di Codogno. Il livello di allerta resta molto elevato e l’attività di screening per il nuovo virus dei casi sospetti continua incessantemente.

Sulla questione è intervenuta anche Francesca Franzoso  consigliere regionale di Forza Italia, , con una nota “La gestione di un virus è una cosa seria, non un cruciverba o un gioco di parole. In pieno caos Coronavirus la Regione, anziché emanare ordinanze urgenti per gestire l’emergenza, va avanti a colpi di ‘inviti’ e ‘raccomandazioni’ e vara la ‘quarantena fiduciaria’. Ordini, direttive e disposizioni, insomma ciò che serve, è ciò che manca: una grande assunzione di responsabilità”.

“In Puglia le disposizioni urgenti in materia di coronavirus – prosegue la Franzoso–  si declinano in un semplice, inutile e quasi offensivo, ‘invito’ del Presidente della Regione ai cittadini provenienti dalle zone rosse a comunicare la propria presenza al medico di medicina generale.  I medici di famiglia, a loro volta, sono allo sbando – senza istruzioni né coordinamento – perché non sanno cos’altro fare oltre che invitare alla quarantena volontaria, o come l’ha creativamente definita oggi il responsabile del Dipartimento Salute, ‘fiduciariaInsomma, la prevenzione, in Puglia è affidata al buon senso dei cittadini. Peccato che qui il buon senso c’entri poco. In tanti, semplicemente, non sanno cosa fare in mancanza di direttive univoche e di controlli rigidi e serrati“.

E così accade che il primo caso di Coronavirus, gestito in ‘quarantena fiduciaria’ abbia paralizzato un intero paese preoccupata dall’esito degli esami effettuati ai familiari di Massimo Mezzolla il ‘paziente 1’  pugliese, “considerato che per loro l’isolamento non c’è stato, ma hanno continuato la loro normale attività quotidiana, le ripercussioni saranno molto più serie” conclude la Franzoso.

Soltanto dalle 18 di questo pomeriggio la Regione Puglia si è degnata di attivare un numero verde informativo sul Coronavirus. Gli operatori del servizio rispondono al numero 800- 713931 tutti i giorni dalle 8 alle 22 .

Per informazioni generali sul Coronavirus, sulle misure  in atto e sui numeri da contattare per segnalare il transito o il contatto con persone provenienti da aree a rischio è online la sezione del portale istituzionale: regione.puglia.it/coronavirus.  Meglio tardi che mai !

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