ROMA – “Attenti ai furbi, agli approfittatori, ai venditori di illusioni. Non esistono corsi di preparazione per diventare giornalisti, tantomeno bisogna pagare per conseguire uno status che può riconoscere solo l’Ordine dei giornalisti in base a regole chiare stabilite dalla legge e dall’Ordine“: è quanto dichiarava lo scorso 26 luglio 2019 il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia dopo alcune segnalazioni ricevute su fantomatici corsi di giornalismo a pagamento pubblicizzati di recente.
Le segnalazioni in realtà altro non era che una nostra inchiesta giornalistica, mentre tutto il resto della stampa barese e pugliese con in testa il sindacato pugliese, l’ Assostampa di Bari si giravano dall’altra parte e taceva sul fenomeno dei tesserini a pagamento e sullo sfruttamento delle persone
“Non ci sono corsi a pagamento, anche quelli di aggiornamento, sono organizzati dall’Ordine e sono gratuiti”, osservava a suo tempo Pietro Ricci presidente Ordine dei giornalisti della Puglia . “Vogliamo mettervi in guardia da quanti, spesso giornalisti professionisti o pubblicisti, ogni anno danno vita a improbabili percorsi di studio o selezioni il cui unico scopo è lucrare sulle vostre aspirazioni e farvi lavorare gratis per le testate dalle quali essi stessi traggono guadagni“.
Cioè esattamente il caso della testata online Barinedita, di cui ci siamo occupati in passato e che continua a spacciare come “redattori” persone che non sono neanche giornalisti !
Ma proprio oggi sul socialnetwork Facebook abbiamo trovato questo nuovo avviso: “Si aprono le iscrizioni per il nuovo corso di giornalismo di Barinedita, dedicato a coloro che vogliono imparare ad utilizzare il linguaggio giornalistico (anche solo per cultura personale) e che intendono collaborare per la nostra testata. Il corso formerà infatti i futuri COLLABORATORI di BARINEDITA” IL DIRETTORE DELLA TESTATA, Marco Montrone, professionista (e già giornalista per Il Sole 24 Ore, l’Unità, La Gazzetta del Mezzogiorno, Leggo), al suo 27esimo corso come docente, impartirà lezioni teoriche e pratiche…“
Ci chiediamo a questo punto cosa aspettino l’ Ordine dei Giornalisti di Puglia e l’ Assostampa pugliese a rivolgersi alla Guardia di Finanza e verificare la regolarità del lavoro dei giornalisti e collaboratori della testata Barinedita, nonchè sulla legittimità di questi corsi visto che violano la Legge ?
Ma cosa ci si può aspettare da un sindacato come l’ Assostampa di Puglia che annovera fra i suoi “collaboratori” Doriana Imbimbo la “staffista” del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, rinviata a processo dalla Procura di Taranto per “truffa“, fortemente voluta e sostenuta dal suo amico Mimmo Mazza, vicepresidente del sindacato dei giornalisti in Puglia, plurindagato dalle Procure di Taranto, Bari e Roma anche per delle nostre denunce, e con più di qualche “pesante” causa civile intentata dalla famiglia Riva, i proprietari dell’ ex-ILVA
Non è un caso la circostanza che il giornalista-sindacalista Mimmo Mazza con una sua società recentemente costituita di cui detiene il 50% delle quote (pur avendo un contratto di esclusiva con la Gazzetta del Mezzogiorno) incassa soldi per pubblicità dal Comune di Taranto violando tutte le norme deontologiche giornalistiche ? Ah quante coincidenze….
P.S.Nel frattempo Giuseppe De Tommaso direttore della Gazzetta (o “Mazzetta” come titolo anni fa il quotidiano La Repubblica ?) fa finta di niente. Ed il Consiglio di Disciplina dell’ Ordine dei giornalisti pugliese continua ad insabbiare tutto nel valzer delle dimissioni e sostituzioni dei suoi componenti….