Il quadro complessivo di avanzamento degli interventi legati ai XX Giochi del Mediterraneo – Taranto 2026 evidenzia alcune criticità, ma anche segnali di miglioramento nell’ultimo periodo. Tra questi, l‘esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Commissario straordinario nella realizzazione di alcune opere, la stipula di convenzioni con società partecipate pubbliche e con diversi soggetti attuatori e la previsione di una piattaforma dedicata al controllo avanzamento lavori.
E’ quanto emerge dalla delibera n. 21/2024/CCC, che il Collegio del controllo concomitante della Corte dei conti ha adottato nell’adunanza in composizione integrata con la Sezione regionale di controllo per la Puglia.
L’analisi della magistratura contabile si è incentrata soprattutto sulla tardiva approvazione del cronoprogramma – peraltro già superato – delle opere infrastrutturali, sul rilevato aumento da 150 a 167,675 milioni di euro dei costi previsti, sulla necessità di alcune modifiche progettuali e sulla loro eventuale incidenza rispetto alle tempistiche, già molto strette, fissate. Attenzione è stata focalizzata anche sulla determinazione dei corrispettivi per le società a controllo pubblico di cui si vale la Struttura commissariale e sulla destinazione dei beni strumentali a fine edizione dei Giochi.
E’ al riguardo necessario – sottolinea la magistratura contabile – che il Commissario assicuri l’aggiornamento e il rispetto dei cronoprogrammi procedurali, nonché la funzionalità delle previste modifiche progettuali, sia nell’ottica del vincolo di destinazione delle risorse finanziarie disponibili, che della sostenibilità ed effettività dei costi degli affidamenti in favore delle società a controllo pubblico.
La Corte ha specificato che tali affidamenti potranno effettuarsi senza previa pubblicazione del bando solo in presenza dei presupposti indicati in materia dall’Avvocatura dello Stato, invitando il Commissario straordinario a riferire entro sessanta giorni sulle eventuali misure adottate, a fini acceleratori, anche sul versante del monitoraggio sui soggetti attuatori.
Questa la delibera della Corte dei Conti
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