ROMA – Slittato alle 12 il nuovo vertice sul programma previsto alle 9.30 tra delegazioni Pd-M5S e il premier incaricato Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Ieri è sembrato vacillare l’accordo per un governo 5S-Pd sulle dichiarazioni di Di Maio. Ieri Luigi Di Maio, forzando la mano nell’incontro, aveva consegnato una lista di 20 punti al premier incaricato sottolineando che ‘o si approva il programma M5s oppure è meglio il voto’. aggiungendo che tra le priorità dei grillini non c’è la modifica dei decreti sicurezza, un’altra ragione di scontro con il Pd, oltre alla pretesa di Di Maio di fare il vicepremier . In mattinata, dopo l’incontro al Colle sono emersi in ambienti parlamentari della maggioranza timori che Conte stia anche ipotizzano la possibilità di rinunciare al mandato conferitogli dal Presidente della Repubblica, alla luce delle difficoltà emerse nelle ultime ore.
Ieri sera il premier incaricato ha incontrato a Palazzo Chigi Franceschini e Orlando del PD , D’Uva e Patuanelli del M5S. “C’è un percorso per un programma condiviso” ha assicurato Palazzo Chigi in una nota. Conte a margine del funerale del cardinale Silvestrini, ha detto: “Discorso duro? Non l’ho sentito proprio” . Il premier incaricato avrebbe chiesto una rosa di nomi per ciascun ministero. Ma dal Partito Democratico precisano: “Precondizione è un chiarimento sulle parole di Di Maio“.
Il premier incaricato Conte è salito al Colle prima dell’incontro con le delegazioni di Pd e M5S, che arrivano a palazzo Chigi appena prima delle 12.30. Mentre si trova a colloquio con Mattarella, iniziano le dichiarazioni di esponenti di entrambi gli schieramenti. Dal Pd parla la vicesegretaria Paola De Micheli: “Vogliamo un chiarimento sul programma e di questo stiamo parlando con il presidente Conte. Continuiamo a lavorare a un programma serio per gli italiani e non accettiamo ultimatum“. Mentre dal fronte M5S è intervenuto Alessandro Di Battista che definisce le reazioni del partito democratico un “paradosso”. Secondo lui, è paradossale « il fatto che quelli del Pd considerino «ultimatum» idee e soluzioni sacrosante per il benessere collettivo. Luigi ha parlato come ha il dovere di parlare il Capo politico del Movimento. Ha parlato come avrei parlato io e migliaia di attivisti. Ha parlato a nome di un Movimento che un anno e mezzo fa ha vinto le elezioni proprio perché ha proposto gli stessi temi di ieri“, ha scritto in un post su Facebook.
Infine arrivano anche le dichiarazioni di Matteo Salvini, che si rivolge direttamente al presidente Mattarella: “Basta, metta fine a questo vergognoso mercato delle poltrone, convochi le elezioni e restituisca la parola e la dignità agli Italiani“.
E’ durato oltre 2 ore il vertice a Palazzo Chigi conclusosi questo pomeriggio alle 15:15 tra Giuseppe Conte e le delegazioni del Pd e dei 5 stelle . I primi riscontri sembrano essere positivi. Graziano Delrio, capogruppo dei Dem alla Camera ha riferito: “Abbiamo continuato l’approfondimento dei dossier insieme al presidente del consiglio incaricato, quindi abbiamo fatto ulteriori passi avanti. Adesso il presidente si incaricherà di fare una sintesi quasi definitiva del lavoro di oggi“. A sua volta Andrea Marcucci, capogruppo del partito democratico in Senato sottolinea come “sul fronte politico è chiaro che c’è bisogno di un chiarimento, ci aspettiamo che avvenga di qui a breve“. Sul fronte M5S il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, è ottimista: “Oggi abbiamo continuato la ricognizione sui temi, vedremo nelle prossime ore, la ricognizione è andata bene. Stiamo lavorando“. Il capogruppo alla Camera del M5S, Francesco D’Uva, , ha dichiarato: “Abbiamo parlato di programmi e del documento che abbiamo già condiviso per vedere se si può andare incontro alle istanze di tutte le forze politiche interessate. Si sta lavorando per andare avanti. I tempi? Il prima possibile“.