ROMA – Il Consigliere laico del CSM Antonio Leone, componente della Prima Commissione a seguito delle varie notizie di stampa pubblicate oggi a seguito delle dichiarazioni dei Consiglieri Pierantonio Zanettin (anch’egli consigliere laico del centrodestra) e del togato Piergiorgio Morosini nel corso del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura tenutosi mercoledì 20 settembre, ed a seguito della “fake news” ripresa dall’Agenzia Ansa delle ore 20.24, ha esternato alcune precisazioni in un suo comunicato diramato dall’ufficio stampa del CSM.
La pratica Rossi/Banca Etruria della quale il Consigliere Zanettin ha chiesto provocatoriamente la desecretazione per una forma di “par condicio” con la vicenda Consip, in realtà chiarisce Leone “non è mai stata secretata, ed è stata decisa pubblicamente nel plenum del 20 luglio 2016″ aggiungendo che “fare pertanto insinuazioni così come ha fatto il Consigliere Zanettin circa un palese doppiopesismo mi sembra, a dir poco, azzardato“.
E’ vero che la desecretazione di atti non equivale a pubblicazione né fa venir meno il dovere di riservatezza sugli atti stessi, per cui non potevasi in alcun modo, e senza autorizzazione, portare a conoscenza di terzi estranei il contenuto di essi. Nella nota dell’ Agenzia Ansa diramata alle h. 20.24 del 20 settembre 2017, che è stata ripresa da numerose testate (il Mattino, La Stampa e altri) si legge: “CSM; fuga di notizie. Non è stato il PM Woodcock a dare ai giornalisti l’intercettazione della telefonata Adinolfi-Renzi nella quale Enrico Letta veniva definito ‘incapace’. A questa conclusione è arrivata la Prima Commissione del CSM che oggi in maniera non proprio ortodossa l’ha resa pubblica in un Plenum piuttosto animato a Palazzo dei Marescialli”.
“La notizia è totalmente non vera” dice il consigliere Leone, “ed è una Fake News poiché la Prima Commissione ( disciplinare n.d.r. ) non si è mai, dico mai, pronunciata sulla pubblicazione delle intercettazioni Renzi-Adinolfi sulla quale stanno indagando le procure, né ha mai attribuito la responsabilità di essa a chicchessia. Quanto riferito quindi nella Agenzia Ansa è totalmente non vero. Se si evitassero, da parte di tutti, comizi politici in Plenum forse ne guadagnerebbe principalmente l’Istituzione che rappresentiamo”