L’ex presidente dell’ ANM Luca Palamara, con una nota al vetriolo replica al magistrato Nello Rossi avvocato generale della Corte di cassazione, esponente della corrente di Magistratura Democratica e direttore della rivista “QUESTIONE GIUSTIZIA” : “Francamente da Nello Rossi, dall’altezza della sua “statura morale e culturale“ mi sarei aspettato qualcosa in più che non la solita logora litania dell’hotel Champagne e la rievocazione impropria, in stile don Abbondio, del procuratore Tinebra deceduto dal 2017 e che dunque non può replicare“.
“Magari, a proposito dell’interazione tra magistratura e politica” continua Palamara “sarebbe stato più utile rievocare i rapporti tra Violante e Caselli, e per quanto riguarda l’eterodirezione, sarebbe stato più efficace riportare quanto ben raccontato da Ciccio Misiani a proposito di magistratura democratica e Partito comunista. Ed infine, venendo ai meccanismi di carriera interni alla magistratura, sarebbe stato sicuramente più interessante spiegare come un magistrato di Cassazione possa diventare procuratore aggiunto“.
Palamara continua: “Oppure come un procuratore aggiunto possa diventare avvocato generale della Cassazione. Oppure come un avvocato generale della Cassazione possa diventare componente della Scuola di formazione dei magistrati. È ovvio che ogni riferimento alla carriera del dottor Nello Rossi, il cui valore professionale e politico non può assolutamente essere messo in discussione, e’ puramente casuale. In ogni caso la risposta per spiegare questi meccanismi di carriera sarebbe stata molto semplice: sono le correnti bellezza!“.
Sarebbe molto bello poter approfondire questi temi in un pubblico confronto tra magistratura e politica alla presenza dei protagonisti di quegli anni e di quelle storie. Palamara ha dato la sua disponibilità, chissà cosa ne pensa Nello Rossi ?