Altri milletrecento immigrati sbarcati a Taranto, soccorsi nelle scorse ore nelle acque del Mediterraneo, nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”. Uomini, donne e bambini che altrimenti avrebbero perso la vita in mezzo al mare allo stremo di forze ed in balia di traghettatori senza scrupoli. Alcuni giorni fa sempre a Taranto con la nave “Zeffiro“della Marina Militare erano arrivati circa 500 migranti .
Sono quasi 10mila i migranti dopo essere stati soccorsi nel Mediterraneo. sbarcati da maggio a oggi nel capoluogo jonico . Fra le persone salvate 176 donne, delle quali 7 in gravidanza, e di 110 minori, provenienti da Siria, Gambia, Pakistan, Palestina, Marocco, Senegal, Libia e Sud Sudan
I mezzi aeronavali della Marina Militare durante il fine settimana sono stati impegnati in tutto il bacino. In particolare, fra venerdì e domenica, sono state assistite dalle navi impegnate nell’operazione Mare Nostrum tra cui le fregate Aliseo e Fasan, la corvetta Sfinge e la nave anfibia San Giusto e gli elicotteri imbarcati, oltre 2500 persone .I mezzi aeronavali della Marina durante il fine settimana sono stati impegnati in tutto il bacino. In particolare, fra venerdì e domenica, sono state assistite dalle navi impegnate nell’operazione Mare Nostrum tra cui le fregate Aliseo e Fasan, la corvetta Sfinge e la nave anfibia San Giusto e gli elicotteri imbarcati, oltre 2500 persone .
I 1311 migranti che sbarcati questa mattina nel porto di Taranto dalla nave “Fasan” al comando del capitano di fregata Marco Bagni, erano stati salvati tra venerdì e sabato nel Canale di Sicilia a sud di Lampedusa, mentre a bordo della nave anfibia “San Giusto” vi sono altri 1189 migranti soccorsi da navi della Marina Militare, dalle unità della Capitaneria di Porto “Peluso“, “Dattilo” intervenute in assistenza con altre motovedette minori e coaudiuvate da alcune imbarcazioni mercantili.
«All’atto dell’imbarco è stato effettuato uno screening sanitario di tutti i recuperati e la situazione è sotto controllo. Tra di loro ci sono sette donne in stato di gravidanza e la situazione più toccante è stata quella di una donna magrebina che, colpita da una forte emorragia, ha rischiato di abortire», ha raccontato il capitano Bagni. La donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Palermo ed ora sta bene. « I naufraghi – ha aggiunto il comandante di nave Fasan – sono stati soccorsi in sei diverse operazioni in mare effettuate con la cooperazione di altre navi della Marina, come lo Sfinge ed alcune motovedette della Guardia Costiera».
Ieri sera invece vi è stato l’ultimo operazione di salvataggio effettuato da parte della fregata “Aliseo” che ha condotto in salvo 227 migranti tra cui 40 donne e 95 minori che saranno trasbordati sulla nave “San Giusto” e che verranno sbarcati domani a Salerno.I 1311 migranti che sbarcati questa mattina nel porto di Taranto erano stati salvati tra venerdì e sabato nel Canale di Sicilia a sud di Lampedusa, mentre a bordo della nave anfibia “San Giusto” vi sono altri 1189 migranti soccorsi da navi della Marina Militare, dalle unità della Capitaneria di Porto .
Il Comune di Taranto, la Prefettura, la Croce Rossa, le ASL in collaborazione a diverse organizzazioni di volontariato ed alla Caritas, hanno allestito un’area di ospitalità per i primi soccorsi a terra con l’ausilio di varie strutture, tra cui l’ex palazzetto dello sport “Ricciardi“, un asilo comunale dismesso “Baby Club”, e l’ex mercato ortofrutticolo del rione Tamburi. La Croce Rossa e l’ ASL coordinano le operazioni sanitarie attraverso l’organizzazione di due presidi medici avanzati, e si è fatto ricorso anche alle strutture dell’ospedale della Marina Militare di Taranto.