Quella che vi raccontiamo è una “good news” cioè una buona notizia, che vogliamo offrire come “esempio“, a chi vive in una città come quella di Taranto che versa da troppo tempo nel degrado più assoluto: ambientale, economico, occupazionale, commerciale. Leggete questo articolo e rifletteteci….Questa è “buona” politica, un esempio che a Taranto difficilmente qualcuno degli amministratori pubblici locali potrebbe mai pensare di poter realizzare. Ed a volta basta veramente poco….
I bimbi di Guastalla in provincia di Reggio Emilia si sono dovuti accontentare per tre anni di soluzioni di ripiego. Il terremoto, che aveva colpito la provincia emiliana nel maggio del 2012, aveva raso al suolo via i due asili nido cittadini, e colpito anche il Municipio, la biblioteca, la sede dell’Usl e il Teatro della cittadina.
Poi però gli emiliani si sono rimboccati le maniche ed in riva al Po la vita è ricominciata a scorrere. A Guastalla — appena 15 mila abitanti — hanno riparato le strade, hanno consolidato gli edifici e, soprattutto, hanno pensato di offrire una nuova casa ai cittadini del futuro: i bambini. Così è nato il progetto di quello che in molti, oggi, definiscono come “l’asilo più bello del mondo“.
La struttura, verrà ufficialmente inaugurata il prossimo 19 settembre., è stata realizzata Un solo piano, sviluppato orizzontalmente, l’edificio è stato progettato piccolo per accogliere i più piccoli: 120 bambini da zero a tre anni. E piccola è stata anche la spesa: 1.650 euro per metro quadro. “L’idea — ha spiegato l’architetto bolognese Mario Cucinella a capo del team che l’ha progettato — nasce da una mia considerazione personale. Ho ancora in mente l’asilo dove andavo io: incredibilmente è uno dei più chiari ricordi della mia infanzia, un edificio che viaggia nella memoria. Vorrei restasse nella memoria dei bambini che lo vivranno come il mio asilo è rimasto nella mia”.
Cucinella è direttore del comitato scientifico di Plea (Passive and Low Energy Architecture). Nel 2014 ha collaborato, in qualità di tutor, con Renzo Piano al “progetto G124″ per il recupero delle periferie in Italia
Dunque prima di tutto la semplicità e la riconoscibilità. “Ho pensato — ha proseguito l’architetto — a un edificio che raccontasse una storia mentre accoglie i bambini. L’entrata dà il senso della pancia, di un grande ventre, c’è il richiamo alla balena di Pinocchio, e naturalmente al ventre materno». Attenzione, ovviamente, ai materiali utilizzati. L’edificio è stato realizzato con elementi naturali o riciclati a basso impatto ambientale. Anche la struttura portante è fatta da telai di legno lamellare, in modo da garantire la massima sicurezza rispetto alle sollecitazioni sismiche, al contempo alleggerendo l’impatto della struttura scolastica“.
Lo studio di Cucinella ha cercato di creare un dialogo col paesaggio circostante. Così i telai di legno lamellare ricordano alberi che si innalzano verso il cielo. Cura, infine, per agli aspetti di sostenibilità energetica. L’edificio, infatti, è in classe energetica A, è dotato di un innovativo impianto per il recupero dell’acqua piovana che permetterà una riduzione del 57% della domanda idrica e, grazie ai pannelli al fotovoltaici e solari termici istallati in copertura, riuscirà ad autoprodurre il 45% del proprio fabbisogno energetico.
Il nuovo asilo è uno dei progetti cofinanziati anche grazie attraverso le donazioni post-sisma, a cominciare dal concerto al Campovolo Italia Loves Emilia del settembre 2012. Il sito donazionisisma.it riporta un resoconto delle donazioni versate sul conto corrente della Regione Emilia-Romagna, degli sms e dei fondi provenienti dal concerto, contando 850.000 euro donati per questo progetto, di cui 250.000 dal concerto Italia Loves Emilia. Altro che il concerto del 1° maggio a Taranto. Ecco a che fine andrebbero organizzati i concerti del 1° maggio tarantino.
“La costruzione di ambienti per i più piccoli — ha dichiarato Cucinella — può essere uno spunto di riflessione sul ruolo dell’architettura che non è solo materia da riviste patinate ma può diventare strumento educativo: lo spazio condiziona i comportamenti e bambini cresciuti in un ambiente confortevole, stimolante, adatto alle loro esigenze saranno adulti più consapevoli“.