David Nebiolo Quarantasette anni, giornalista professionista, già all’Adnkronos, all’Eridania Begin Say e all’agenzia Apcom, ha svolto negli ultimi anni compiti di capo ufficio stampa prima all’Ice (Istituto italiano per il commercio estero) dove si occupava anche di relazioni istituzionali e di eventi, poi alla Cia (Confederazione italiana agricoltori). Il suo nome si è imposto al termine di una selezione pubblica per titoli e colloqui durata oltre un anno e condotta per conto di Agcom da una commissione di cui ha fatto parte Edoardo Segantini giornalista economico del Corriere della Sera .
La nomina di Nebiolo come responsabile della comunicazione di Agcom era stata messa in discussione dal M5S che l’aveva definita ‘opaca’. “Nomina opaca? Le scelte della Commissione Agcom, di cui ho fatto parte come membro esterno, sono state fatte secondo le regole del bando di concorso, secondo la legge e secondo la massima trasparenza, come dimostra anche il fatto che i colloqui erano aperti al pubblico, a garanzia dei candidati e dei commissari”, ha replicato Segantini, “l’obiettivo era trovare il professionista più adatto a ricoprire l’incarico di responsabile della comunicazione. Il criterio che abbiamo adottato, nei limiti della nostra autonomia decisionale, è stato quello di scegliere un professionista che avesse esperienze sia di giornalista che di comunicatore. E la scelta compiuta risponde pienamente al criterio e all’obiettivo. Mi chiedo, in tutto questo, dove sia l’opacità”.