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5 Novembre 2024 07:26

Decreto agosto: lo Stato entra in ILVA. L’ennesimo spreco di denaro pubblico ?

Come ben noto il “dossier ILVA”, su cui hanno messo le mani i ministri grillini Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli combinando più guai ed inutili proclami al vento, giace da mesi sulle scrivanie del Ministero dello Sviluppo Economico che adesso ha messo 470 milioni di euro a disposizione di Invitalia per entrare nella società al momento controllata da Arcelor Mittal. Il Governo ha sbloccato inoltre altri 30 milioni di Ilva in amministrazione straordinaria , società proprietaria degli impianti dati in gestione ad ArcelorMittal , per realizzare interventi di carattere sociale in favore dei comuni dell'area di crisi ambientale e cioè Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte

Tra le novità dell’ultima ora del decreto di agosto approvato ieri sera con l’inedita formuletta “salvo intese tecniche“, è spuntata fuori la norma che prelude l’ingresso dello Stato nell’ ex-Ilva. L’ennesimo regalo del Governo giallorosso, sempre meno credibile ed imbarazzante, alla multinazionale franco-indiano Arcelor Mittal sbarcata a Taranto per fare affari a spese dei contribuenti, sfruttando la cassa integrazione, e ricattando le imprese dell’indotto, nei cui confronti ha gruppo Arcelor Mittal, che stanno mettendo a serio rischio l’economia jonica !

Come ben noto il “dossier ILVA”, su cui hanno messo le mani i ministri grillini Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli combinando più guai ed inutili proclami al vento, giace da mesi sulle scrivanie del Ministero dello Sviluppo Economico che adesso ha messo 470 milioni di euro a disposizione di Invitalia per entrare nella società al momento controllata da Arcelor Mittal. Soldi questi che costituiscono la differenza tra i 900 milioni di euro che il Decreto legge 142/2019 aveva messo a disposizione di Invitalia per il consolidamento patrimoniale del Mediocredito Centrale (guidato dal nipote del capo dello Stato Mattarella n.d.r.) ed i 430 milioni utilizzati utilizzati per l’aumento di capitale della Banca Popolare di Bari.

In un primo momento per i 470 milioni di euro ancora a disposizione era stato ipotizzato un utilizzo finalizzato alla realizzazione di di altre operazioni finanziarie nel settore creditizio, per creare la “Banca del Sud“. Invece la nuova norma emanata ieri dal Governo Conte bis, con obiettivo principale l’ex ILVA di Taranto, consente la destinazione ed utilizzo per “iniziative strategiche” , comprendenti la “partecipazione diretta o indiretta al capitale, a sostegno delle imprese e dell’occupazione, anche nel Mezzogiorno“.

Invitalia potrebbe anche acquisire la maggioranza della società attualmente controllata dal gruppo Arcelor Mittal, ma tutto dipenderà dalla “due diligence” (cioè dell’analisti patrimoniale-finanziaria-industriale) del valore dell’ ex-Ilva, ed alla composizione azionaria finale.

Il Governo ha sbloccato inoltre altri 30 milioni di Ilva in amministrazione straordinaria , società proprietaria degli impianti dati in gestione ad ArcelorMittal , per realizzare interventi di carattere sociale in favore dei comuni dell’area di crisi ambientale e cioè Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte.

Con il decreto legge  n. 191/2015,  emanato venerdì, il ministero dello sviluppo economico ha approvato un piano di interventi finalizzato a garantire attività di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate delle città del Tarantino.

Il Piano, redatto dalla struttura commissariale in stretta collaborazione con i Sindaci, avrà una durata triennale e prevede molteplici interventi di carattere infrastrutturale e servizi che andranno ad incidere in maniera positiva e strutturale sul substrato socio-economico dei Comuni interessati. 

Si tratta di un’iniziativa oggetto di attenzione e particolarmente attesa dal territorio per il suo carattere sperimentale e per la novità dei progetti che si andranno a realizzare, che sono stati redatti a seguito di un confronto con tutte le Istituzioni locali (Diocesi, Prefettura, Presidente e Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, Direzione casa circondariale, ASL), con i competenti assessorati e con le associazioni presenti sul territorio.

L’Amministrazione Straordinaria, inoltre, è stata supportata nella redazione del Piano da una società specializzata in interventi sociali e si è confrontata con un Comitato di saggi, composto da accademici, che hanno seguito l’evoluzione della redazione del Piano assicurando la sua idoneità e conformità alle finalità indicate dal legislatore. 

Nei prossimi giorni verrà fatta un’esposizione puntuale dei progetti e, in collaborazione con i Sindaci dei Comuni interessati, si procederà alla realizzazione degli stessi. 

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