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21 Novembre 2024 14:17

Decreto approvato dal Cdm.Stop obbligo vaccino per sanitari, restano mascherine in ospedali e Rsa. Elenco dei 31 sottosegretari (8 viceministri).

Il governo ha approvato anche la lista dei viceministri e sottosegretari. Il presidente Meloni: ""Ho fatto il possibile utilizzando criteri di esperienza parlamentare oltre che nel settore specifico". L'elenco dei nominati. La conferenza stampa in diretta del premier Meloni

Verrà anticipata la scadenza dell’obbligo vaccinale per chi esercita la professione sanitaria, compresi quindi medici e infermieri, dal 31 dicembre 2022 al 1° novembre 2022. Lo prevede la bozza del decreto Covid-Giustizia che, secondo quanto si apprende, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri. Sarà prorogato l’obbligo di mascherine in ospedali, Rsa e ambulatori, secondo la nuova ordinanza che sarà firmata a breve dal ministro della Salute, Orazio Schillaci. L’obbligo, che scade oggi, dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno.

Bozza Decreto Giustizia. Slitta al 30 dicembre l’entrata in vigore del decreto legislativo di riforma del processo penale, originariamente, prevista per domani, secondo quanto dispone la bozza del decreto legge. Lo slittamento è stato disposto, come è stato spiegato da fonti del Governo, per garantire l’impatto ottimale della riforma sull’organizzazione degli uffici giudiziari, accogliendo anche la richiesta di 26 procuratori generali che, in una lettera al ministro Carlo Nordio, hanno messo in evidenza i problemi e le difficoltà interpretative delle norme, in assenza di una disciplina transitoria, soprattutto per la parte relativa alle indagini preliminari. Il rinvio, hanno chiarito le stesse fonti, rispetta comunque le scadenze del PNRR, che prevede che la riforma sia attuata entro la fine dell’anno.

L’accesso ai benefici penitenziari, inoltre, si legge sulla bozza del decreto legge, per i condannati per reati di mafia e terrorismo è possibile “anche in assenza di collaborazione con la giustizia” se è avvenuta una “riparazione pecuniaria” del danno alle vittime e se è stata dimostrata la cessazione dei collegamento con la criminalità organizzata attraverso “elementi specifici“.

Rave party: reclusione, multe salate e confische

Reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica“. È quanto si legge nella bozza del decreto legge all’esame oggi del Consiglio dei ministri – composta di 9 articoli e che riguarda anche norme in materia di giustizia e di Covid – nella parte che riguarda il contrasto ai rave party. In caso di condanna, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”.

Cdm, via libera a lista sottosegretari e viceministri

Il consiglio dei ministri ha approvato la nomina dei sottosegretari e dei viceministri. È quanto si apprende al termine del Consiglio dei ministri. Bruno Frattasi è stato nominato nuovo prefetto di Roma. Frattasi, fino a oggi capo di gabinetto del Viminale con l’ex ministro Lamorgese, succede all’ex prefetto Matteo Piantedosi, nominato ministro dell’Interno del governo Meloni. Il Governo Meloni ha nominato 8 viceministri e 31 sottosegretari.  Le donne sono 13 su 39. Fratelli d’ Italia ha 18 caselle, la Lega 11, Forza Italia 8, Noi Moderati 1 e poi c’è Vittorio Sgarbi

Queste le nomine di Governo:

Sottosegretari alla Presidenza del consiglio
Alessio Butti (Fratelli d’ Italia) all’ Innovazione;
Giovanbattista Fazzolari (Fratelli d’ Italia) all’ Attuazione del programma;
Alberto Barachini (Forza Italia) all’ Editoria;
Alessandro Morelli (Lega) al Cipe;

Esteri
Edmondo Cirielli (Fratelli d’ Italia) viceministro

Giorgio Silli (Noi Moderati)
Maria Tripodi
(Forza Italia)

Interni
Emanuele Prisco (Fratelli d’ Italia)
Wanda Ferro
(Fratelli d’ Italia)
Nicola Molteni (Lega)

Giustizia
Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) , viceministro

Andrea Delmastro Delle Vedove (Fratelli d’ Italia)
Andrea Ostellari (Lega)

Difesa
Isabella Rauti (Fratelli d’ Italia)
Matteo Perego (Forza Italia)

Economia
Maurizio Leo (Fratelli d’ Italia) viceministro

Lucia Albano (Fratelli d’ Italia)
Federico Freni (Lega)
Sandra Savino (Forza Italia)

Mise

Valentino Valentini (Forza Italia) viceministro,
Fausta Bergamotto (Lega)
Massimo Bitonci
(Lega)

Mite

Vannia Gava (Lega) viceministro
Claudio Barbaro (Fratelli d’ Italia)

Agricoltura
Patrizio La Pietra (Fratelli d’ Italia)
Luigi D’Eramo
(Lega)

Infrastrutture e trasporti

Edoardo Rixi (Lega) viceministro, .

Galeazzo Bignami (Fratelli d’ Italia)
Tullio Ferrante (Forza Italia)

Lavoro e politiche sociali
Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’ Italia)

Claudio Durigon (Lega)

Istruzione
Paola Frassinetti (Fratelli d’ Italia)

Università e ricerca
Augusta Montaruli ((Fratelli d’ Italia))

Cultura
Gianmarco Mazzi (Fratelli d’ Italia)
Lucia Borgonzoni (Lega)
Vittorio Sgarbi (Rinascimento

Salute
Marcello Gemmato (Fratelli d’ Italia)

Rapporti con il Parlamento
Giuseppina Castiello (Lega) 
Matilde Siracusano
(Forza Italia)

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente Meloni assicura che per la scelta dei sottosegretari ha usato il ”criterio del merito”.Ci sono state valutazioni nel merito ma io non ho incontrato problemi. Il criterio era di individuare le persone migliori per determinati incarichi. Ovviamente facendo delle mediazioni. C’era il tema di rappresentanza femminile -ammette il presidente del Consiglio- e quella territoriale, non è mai un lavoro facilissimo, ma noi abbiamo fatto tutto in poche ore e dove ho avuto dei dubbi, non ho avuto problemi a farli presenti e ad avere risposte positive…”.

La conferenza stampa odierna ha segnato anche l’ingresso nello staff della comunicazione del presidente del Consiglio, guidato dalla storica portavoce di Giorgia Meloni, Giovanna Ianniello, di Fabrizio Alfano, nel ruolo di capo ufficio stampa. Capo del servizio politico dell’Agenzia Italia, e stimatissimo tra i colleghi, Alfano e’ stato il portavoce di Gianfranco Fini quando ricopriva la carica di presidente della Camera.

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