ROMA – Il condono per Ischia naufraga sugli scogli di Montecitorio. La maggioranza è stata battuta sull’emendamento all’articolo 25 del decreto Genova che disciplina le pratiche di condono a Ischia, che la commissione Lavori pubblici e Ambiente al Senato sta votando. L’emendamento 25.12 chiede di sopprimere la parte per cui alle istanze di condono si applichino le norme della legge 28 febbraio 1985 n. 47. Ventitré voti favorevoli contro 22 e un’astensione pesante com’è quella della senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Nugnes. Mentre il pentastellato Gregorio De Falco ha votato sì all’emendamento.
L’emendamento è stato presentato dalla senatrice di Forza Italia Urania Giulia Rosina Papatheu, catanese, classe 1965 . La conversione in legge del decreto legge scade il 28 novembre e con l’approvazione dell’emendamento il testo dovrebbe tornare all’esame della Camera. Al Senato invece gli emendamenti approvati in commissione vengono rivotati in aula. Ed il testo, come sostiene il capo dei “grillini” (la cui famiglia è esperta in sanatorie e condoni , passerà come è stato approvato alla Camera. Un’operazione che certamente farà insorgere l’opposizione parlamentare.
Dall’aula chiusa della commissione per votare gli altri emendamenti esulta su Twitter Urania Giulia Rosina Papatheu: «Alla prova dei fatti questo governo si dimostra debole e senza maggioranza. #winteriscoming». La legge 47/1985 detta “Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia. Sanzioni amministrative e penali”. Nel capo IV gli articoli si occupano della sanatoria delle opere edilizie, mentre il capo V detta disposizioni finali.
“25.12 Al comma 1, sopprimere il seguente periodo: «Per la definizione delle istanze di cui al presente articolo, trovano esclusiva applicazione le disposizioni di cui ai Capi IV e V della legge 28 febbraio 1985, n. 47».”
L’emendamento della senatrice catanese Papatheu
Luigi Di Maio ha riunito a Palazzo Chigi i ministri e i capigruppo del Movimento 5 stelle dopo il voto in Senato degli “ortodossi” contro il condono a Ischia contenuto nel decreto Genova. Ma secondo i soliti “pifferai” del Movimento “è uno degli usuali incontri del martedì sera dei vertici M5s” . Solo che questa sera si svolge nella sede della presidenza del Consiglio perché i ministri si trovavano già qui per il Cdm. “Questo è periodo di restituzione di tagli di stipendio e mi auguro che tutti vogliano restituire i loro stipendi agli alluvionati perché questo è un periodo importante: stiamo per tagliare due milioni di euro degli stipendi dei parlamentari”, ha dichiarato Di Maio parlando, davanti Palazzo Chigi, dei senatori M5S che hanno votato in dissenso sul dl Genova mandando gambe all’ aria il Governo in commissione, sulla norma che riguarda il condono di Ischia.
Il capogruppo grillino al Senato, Stefano Patuanelli, a margine dei lavori della commissione ha detto: “Quello che è successo in commissione Lavori Pubblici non riguarda né il governo né la maggioranza, che è e resta solida. Riguarda solo due persone che hanno tradito l’impegno preso con i cittadini: Gregorio De Falco e Paola Nugnes. I lavori in commissione vanno avanti e in Aula correggeremo questa spiacevole stortura”. Avete letto bene ! Per questa gentaglia sotto mentite spoglie di politicanti, dissentire, equivale a tradire. Alla faccia della democrazia, dell’ “uno vale uno” !
Subito si sono scatenati via Twitter i commenti dei senatori dell’opposizione. “Oggi in Commissione il Governo è stato battuto sul condono edilizio. Voglio dire pubblicamente grazie ai senatori Cinque Stelle che hanno avuto il coraggio di votare contro questa schifezza“, ha scritto su twitter l’ex presidente del Consiglio e senatore Pd, Matteo Renzi. “Governo in minoranza in commissione lavori pubblici al #Senato sul condono di #Ischia. Battaglia vinta dall’opposizione” ha twittato Riccardo Nencini, segretario del Partito socialista, eletto al Senato nel collegio di Arezzo-Siena per il centrosinistra. “Di Maio battuto! In Commissione al Senato è stato appena approvato un emendamento sul condono edilizio a Ischia per evitare almeno che si usassero le regole del 1985 (le più permissive). È un primo passo, ma non basta. Quella norma va cancellata dal Dl Genova“, ha twittato il vice presidente della Camera, Ettore Rosato (Pd). “Sul vergognoso condono edilizio il Governo è andato sotto, almeno in commissione. Anche molti parlamentari di maggioranza hanno avuto la dignità di votare contro. Speriamo che succeda lo stesso in Aula“, ha commentato il deputato del Pd Francesco Bonifazi su Twitter .