Il decreto, che conferma in gran parte i contenuti anticipati dal Governo, è suddiviso in sei capitoli e cambia le norme anche per “golden power” (cioè la protezione rispetto a scalate e operazioni transnazionali delle aziende strategiche per lo Stato), scadenze fiscali con la moratoria di tasse e contributi, proroga dei termini processuali e altre disposizioni in materia di salute e lavoro.
I prestiti garantiti dallo Stato
Il meccanismo di garanzie statali per i prestiti alle imprese si avvale di 400 miliardi di euro che dovranno assicurare liquidità alle imprese messe in ginocchio dall’emergenza coronavirus. Il provvedimento anticipa quello che sarà il vero decreto di aprile, che verrà varato entro la metà del mese e che metterà in campo 15 miliardi di aiuti per lavoratori (anche autonomi) e famiglie.
Le banche e la circolare operativa dell’Abi
Le banche, sin dalle 9 del mattino, si sono rese immediatamente operative rispetto ai dettami del nuovo decreto grazie a una circolare pubblicata e trasmessa dall’Abi, a tutte le banche italiane. Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha precisato che “alle 9 di giovedì mattina – aggiunge – tutte le banche divengono immediatamente operative, tutti i bancari vedranno la circolare e si realizzerà la certezza del diritto. A proposito dell’esame del credito i soldi vengono dati appena la competente autorità pubblica avrà dato la garanzia“.
Ecco la circolare dell’ ABI-Associazione Bancaria Italiana che spiega come verranno gestiti e rilasciati i prestiti garantiti dallo Stato.
ABI-circolare-loquidità-1Dl imprese: finanziamenti garantiti solo costi istruttoria
Tra le varie norme del decreto imprese, l’Abi indica che le banche possono applicare ai finanziamenti che godono della garanzia del Fondo centrale per le pmi “un tasso di interesse, nel caso di garanzia diretta o un premio complessivo di garanzia, nel caso di riassicurazione, che tiene conto della sola copertura dei costi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria”.
La circolare dell’ ABI evidenzia i principali articoli del decreto varato dal Governo. Nella circolare firmata dal Presidente Antonio Patuelli, dal Direttore generale Giovanni Sabatini e dal Vice direttore generale Gianfranco Torriero si legge che il rilascio della garanzia “è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo. La Banca potrà pertanto erogare il finanziamento con la sola verifica formale del possesso dei requisiti, senza attendere l’esito dell’istruttoria del gestore del Fondo medesimo“.
Prestiti finalizzati ad attività in Italia
Niente dividendi e riacquisto di azioni proprie per un anno e l’ obbligo di destinare il finanziamento per costi del personale e investimenti di attività localizzate in Italia. Sono i due principali paletti di accesso al credito garantito previsti dal «dl Imprese». Meno vincolante la norma sul lavoro: «L’impresa che beneficia della garanzia assume l’impegno a gestire i livelli occupazionale attraverso accordi sindacali». Vengono poi sterilizzate le commissioni che si possono limitare al recupero dei costi ed essere inferiori ai prestiti senza garanzia.
Stop per tutti i processi fino a 11 maggio
Lo stop ai procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari, fissato dal Cura Italia al 15 aprile, viene differito all’11 maggio. Lo prevede il decreto Imprese, che ha efficacia anche sulle commissioni tributarie, magistratura militare e Corte dei Conti. Le norme non si applicano ai procedimenti penali i cui termini scadono nei sei mesi successivi all’11 maggio. Per i processi amministrativi la proroga è dal 16 aprile al 3 maggio incluso ma con esclusivo riferimento alla notifica dei ricorsi.
Sace, pronta «Garanzia Italia»
La Sace si prepara ad attivare «Garanzia Italia», nuovo strumento straordinario per sostenere le imprese italiane nel reperire liquidità e finanziamenti necessari per fronteggiare l’emergenza Covid-19. È quanto si legge in una nota della società pubblica controllata da Invitalia. Sono già in fase avanzata i lavori con la Task Force con l’Abi, così come i tavoli con i principali istituti bancari, per analizzare e rendere operativi tutti gli aspetti previsti dal decreto Imprese. Per avere informazioni sull’iniziativa si può anche chiamare il numero verde 800-020030.
Sbloccati aumenti per medici famiglia
Sbloccati gli incrementi contrattuali per i medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali. Lo prevede il Dl imprese. “Al fine di corrispondere al maggior impegno richiesto ai medici convenzionati per garantire la continuità assistenziale durante l’emergenza in corso – si afferma – la norma anticipa gli effetti economici relativi all’Accordo collettivo nazionale 2016-18 previsti per la Medicina convenzionata». Ad oggi nessuna delle 3 categorie in realtà ha ricevuto tutti gli incrementi contrattuali previsti.