di REDAZIONE ECONOMIA
Il Decreto Sostegni presentato dal premier Draghi si appresta ad essere convertito in legge, posta la questione di fiducia alla Camera sulla legge di conversione del decreto legge n. 41/2021, nella versione approvata dal Senato in prima lettura, recante le “misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19“. Il testo, meglio conosciuto come Decreto Sostegni, ha ottenuto il sì definitivo del Parlamento, introduce tra le varie misure, alcune importanti novità in materia di cartelle esattoriali.
Annullate le cartelle esattoriali fino a 5000 euro
L’art. 4 comma 5 del ddl 3099 dispone infatti che “Sono automaticamente annullati i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del presente decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010” benché ricompresi in precedenti definizioni agevolate che fanno riferimento ai debiti affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2017.
La misura del Governo Draghi è prevista in favore delle persone fisiche che, nel periodo d’imposta del 2019, hanno conseguito un reddito imponibile su cui calcolare le imposte sui redditi fino all’importo di 30.000 euro e di quei soggetti che, diversi dalle persone fisiche, hanno conseguito nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi sempre fino a 30.000 euro.
Sono state escluse da questo saldo e stralcio le seguenti somme:
- quelle dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati poi illegali;
- i crediti che derivano da provvedimenti di condanna della Corte dei conti;
- le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie definite da provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- le risorse proprie UE come dazi e diritti doganali;
- i contributi che provengono dalla imposizione di diritti sulla produzione dello zucchero;
- l’IVA che viene riscossa all’importazione.
Definizione agevolata avvisi bonari
Prevista anche la sanatoria per le comunicazioni elaborate entro il 31.12.2020 (dichiarazioni 2017) o da elaborare entro il 31 dicembre 2021 (dichiarazioni 2018), se non sono state inviate per la sospensione ordinata dai provvedimenti emessi nel periodo emergenziale. Grazie alla definizione agevolata non sono dovute le sanzioni e le somme in più richieste con gli avvisi bonari. Dovute solo le somme a titolo d’imposte, interessi e contributi previdenziali.
La misura è prevista per quegli agli operatori economici che hanno subito riduzioni del volume d’affari superiore al 30% nel 2020 a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica.
Differimento sospensione termini
Differita dal 28 febbraio al 30 aprile 2021 la fine del periodo di sospensione dei termini di versamento delle somme che derivano dalle cartelle di pagamento e dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge.
Posticipato dal 28 febbraio al 30 aprile 2021 il termine finale relativo alla sospensione degli obblighi di accantonamento che derivano dai pignoramenti presso terzi eseguiti dall’agente della riscossione e dai soggetti di cui all’art. 52, comma 5, lettera b), del dlgs n. n. 446/1997.
Le altre misure del decreto sostegni
In sintesi ecco alcune delle principali misure contenute nel Decreto Sostegni. Si parte da un’ indennità per i lavoratori in somministrazione del comparto sanità in servizio al 1 maggio 2021, contributi a fondo perduto per i titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o che producono reddito agrario purché l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 risulti inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. Altro contributo a fondo perduto fino a 1000 euro per le start up in presenza di determinate condizioni, nel limite di spesa di 20 milioni di euro per il 2021.
Gli Indennizzi prevedono delle percentuali differenziate di sostegno così distribuite: 60% per le imprese con fatturato fino a 100 mila euro; 50% per quelle tra 100 mila e 400 mila euro; 40% tra 400 mila e 1 milione; 30% tra 1 e 5 milioni; 20% per quelle con fatturato tra i 5 e i 10 milioni di euro. I soggetti che presentano i requisiti per beneficiare del contributo a fondo perduto sono anche esonerati dal pagamento della prima rata IMU.
Aiuti poi fino a 1000 euro per le imprese che hanno attivato la Partita Iva nel 2018, ma la cui attività è iniziata nel 2019 in base a quanto emerge dal Registro delle Imprese.
Istituito fondo, con una dotazione di 700 milioni di euro per il 2021, per la concessione di contributi in favore di quei soggetti che esercitano attività di vendita di beni o servizi al pubblico nei comuni all’interno di comprensori sciistici. Più risorse al Fondo per il sostegno contributivo di autonomi e professionisti.
Riduzione delle spese per le utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse da quelle per uso domestico per i mesi di aprile, maggio e giugno 2021, ma anche esonero dal pagamento del canone Rai per tutto il 2021 in favore delle strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte dagli enti del Terzo settore ed esenzione TOSAP fino al 31 dicembre 2021.
Le partite Iva possono chiedere contributi a fondo perduto in base alla differenza di fatturato del 2019 e del 2020. Ben 800.000 i professionisti iscritti alle varie gestioni separate che potranno accedere al sistema degli aiuti.
Blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021 e indennità per i lavoratori dello spettacolo.
Blocco delle procedure di sfratto fino al 30 settembre 2021 e al 31 dicembre 2021 e novità per le famiglie grazie all’istituzione di un Fondo per i genitori lavoratori separati o divorziati per garantire la continuità nell’erogazione dell’assegno di mantenimento e all’incremento dei fondi per il reddito di cittadinanza e al rinnovo del reddito di emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. In sede di conversione previsto un altro aiuto per le famiglie, ossia il blocco degli sfratti per morosità o pignoramento dell’immobile. La sospensione dell’esecuzione viene prorogata:
- al 30 settembre 2021, per i provvedimenti di rilascio adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020;
- al 31 dicembre 2021, per quelli che vanno dal 1° ottobre 2020 al 30 giugno 2021.
Per i casi restanti il blocco termina il 30 giugno 2021.
Più fondi per l’acquisto dei vaccini, misure in favore degli enti locali e tra le misure finali urgenti da segnalare l’Istituzione di un fondo per l’inclusione delle persone con disabilità.