di Silvia Signore
L’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, presentando alla comunità finanziaria il bilancio 2022 ha definito con orgoglio “eccezionali i risultati” con un risultato operativo da “record storico” grazie al contributo positivo “di tutte le aree di business” . Annunciate stime di profitti in decisa crescita per il 2023 e per l’anno appena chiuso un dividendo più ricco a 0,65 centesimi . Incremento che verrà replicato anche nel corrente esercizio. L’obiettivo del top management di Poste Italiane è quello di garantire un ulteriore aumento del 9% con un rendimento di 0,71 euro per azione.
“Il nostro programma di trasformazione, fondato su “Deliver22”, il nostro primo Piano Strategico, è stato ora attuato pienamente con tutti i principali target raggiunti. -aggiunge Del Fante – Ci stiamo trasformando da operatore logistico tradizionale in una piattaforma di distribuzione omnicanale, facendo leva sui nostri investimenti strategici in tecnologia e sulle funzionalità “data driven”. Le nostre persone hanno fatto e continuano a fare la differenza in modo significativo. Abbiamo assunto 26mila FTE, investito in formazione, aggiornamento e riqualificazione, con un valore aggiunto per FTE in crescita del 25% dal 2017″.
Analizzando il bilancio 2022, emerge la crescita dei ricavi nei recapiti che prosegue raggiungendo 11,9 miliardi, con un incremento del 6%. L’Ebit, cioè l’ utile operativo è risultato pari a 2,3 miliardi, con un aumento del 24,1% a 2,3 miliardi, equivalenti a più del doppio del livello del 2017 (che era di 1,1 miliardi), rispetto all’anno in cui Del Fante è arrivato al vertice della società.
“Negli ultimi 5 anni abbiamo affrontato diverse sfide, come quelle rappresentate dalla pandemia da Covid-19 e da un contesto macroeconomico turbolento. Questi fattori hanno avuto un impatto significativo sia sull’economia che sui nostri clienti. In risposta, l’approccio anti-fragile di Poste Italiane ha consentito di mantenere efficacemente tutti gli impegni nei confronti degli stakeholder. È con questo spirito che abbiamo effettuato un’approfondita valutazione per rendere il 2022 un punto di riferimento ben visibile da cui partire per il nuovo piano strategico che presenteremo nel corso dell’anno”. prosegue Del Fante.
“Guardando al 2023 ci aspettiamo che le tendenze favorevoli dei business siano superiori rispetto all’effetto dell’inflazione sui costi – ha commentato Del Fante – Riteniamo che i nostri obiettivi siano raggiungibili in diverse condizioni di mercato e che siano supportati dai forti progressi commerciali registrati fino ad oggi“. “Abbiamo realizzato un risultato operativo di livello record, – ha aggiunto il manager – più che raddoppiato rispetto al 2017 Tutti i settori hanno contribuito al trend di crescita della redditività operativa sottostante, confermando ancora una volta solide basi per la crescita futura. Ci siamo trasformati da operatore logistico tradizionale in una piattaforma di distribuzione omnicanale, facendo leva sui nostri investimenti strategici in tecnologia“.
I ricavi nel settore dei pagamenti e mobile, hanno continuato a crescere di anno in anno, di un 30% arrivando a 1,1 miliardi. “Numeri che comprovano “, evidenzia l’azienda, “il ruolo svolto da PostePay come leader nel mercato in rapida crescita ed evoluzione dei pagamenti digitali in Italia”.
Le transazioni effettuate a mezzo carta Postepay sono passate nel dettaglio dai 457 milioni nel 2021 a 582 milioni nel 2022, con un aumento del 27,2% su base annua. Poste ha consolidato anche la propria rilevante posizione come fornitore di identità digitali: PosteID nel 2022 è stata scelta da 23,8 milioni di clienti (+12,7%) “a conferma del ruolo determinante nell’accelerare la transizione al digitale dell’Italia”.
Analizzando l’andamento delle varie aree di attività del gruppo Poste Italiane, si riscontra una consolidata stabilità nel settore corrispondenza, pacchi e distribuzione, con ricavi per 3,7 miliardi, “mostrando una solida resilienza rispetto ai 3,6 miliardi del 2017” commenta in una nota la società. Il fatturato si è attestato a 4,9 miliardi (+3,3%) nel settore dei servizi finanziari. “Sui depositi, Poste storicamente è sempre stata vista come un porto sicuro dai risparmiatori italiani se guardiamo indietro negli ultimi 20 anni, durante tutte le crisi“, ha aggiunto Del Fante, lasciando intendere che si tratta ormai di una consolidata caratteristica. Nel settore assicurativo invece il giro d’affari è aumentato del 15,7% a 2,2 miliardi.
Infine in relazione allo sbarco nell’energia l’ultimo settore di espansione del gruppo dopo la telefonia e l’assicurazione auto, la nuova offerta che era stata lanciata a giugno del 2022 per dipendenti e pensionati delle Poste, adesso è disponibile per tutti sul mercato registrando 150mila contratti. Del Fante ha spiegato che la nuova proposta per la fornitura di gas e luce alle famiglie “va molto bene, siamo sopra i target” precisando che Poste Italiane è sulla “buona strada per superare la soglia di 300mila contratti a fine anno”.
“Siamo consapevoli del nostro ruolo di pilastro strategico per l’Italia, in quanto parte integrante del Paese da oltre 160 anni, e con questo spirito abbiamo lanciato il progetto Polis per sostenere il Paese e le comunità locali. Il progetto Polis fornirà una nuova modalità di accesso a una serie di servizi della Pubblica Amministrazione, generando al contempo opportunità di cross-selling e supportando la trasformazione del nostro modello di servizio in futuro. Guardando in avanti al 2023, ci aspettiamo che le tendenze favorevoli dei business siano superiori rispetto all’effetto dell’inflazione sui costi. Riteniamo che i nostri obiettivi siano raggiungibili in diverse condizioni di mercato e che siano supportati dai forti progressi commerciali registrati fino ad oggi”. conclude l’ Ad di Poste Italiane.